“Quando le montagne cantano” di Nguyen Phan Que Mai, tra romanzo storico e familiare: una storia di resilienza femminile nel Vietnam. Un paese in guerra. Una famiglia divisa. Una storia indimenticabile di coraggio e speranza.
Quando Le Montagne Cantano di Nguyen Phan Que Mai è un romanzo storico capace di raccontare fatti reali in apparenza lontani per i lettori occidentali, ma che insegnano qualcosa di importante.
È anche un romanzo magnifico, ma non bello per quello che descrive (Perchè descrive cose orrende): è magnifico per la forza con cui lo fa, per l’accuratezza storica nei suoi dettagli più oscuri, per la resilienza che comunica, la resistenza e la voglia di vivere di un intero popolo, racchiuse nella storia di tre donne, unite dalla famiglia.
Tre generazioni differenti, ma con un filo conduttore: la guerra.
Quando Le Montagne Cantano
È un tipo di narrazione che sorpassa il tempo, basato sul numero tre.
Tre tempi, tre donne, tre guerre.
Si appoggia, infatti, a tre archi temporali: il presente da cui parte tutto, con la protagonista Huong davanti alla tomba della nonna; il “gerundio“, cioè la via di mezzo, dove Huong aspetta il ritorno di sua madre, arruolatasi come medico, nel pieno della Guerra del Vietnam. Infine, il passato più remoto, la giovinezza della nonna Dieu Lan, la sua vita durante l’occupazione giapponese e la rivoluzione agraria che portò via tutto ai proprietari terrieri, e alla loro famiglia.
La madre di Huong non rappresenta un vero e proprio punto di vista narrativo, ma è una presenza costante, sia nel passato di Dieu Lan che in quello di Huong, e influenza le vicende con la sua assenza, il suo essere dispersa.
Periodi tumultuosi, pericolosi, tempi coi denti, che hanno distrutto migliaia di vite.
Scene crude, che non risparmiano nulla al lettore, emozioni violente, vissute dalle protagoniste, passate da una generazione all’altra.
Scelte compiute per sopravvivere che le segneranno per sempre.
Ma l’autrice ha voluto comunicare una cosa, con le testimonianze da lei raccolte e romanzate: c’è sempre speranza, chi sopravvive potrà tornare a vivere, in un modo o nell’altro.
Recensione (no spoiler)
È un romanzo dallo stile molto delicato, con frasi brevi, un racconto fatto più di emozioni che di parole complesse, e possiede quel tipo di emotività che arriva dritta al cuore. Ovviamente le tematiche trattate sono tantissime.
In tempo di guerra di cose orribili ne accadono tante, soprattutto in conflitti così lunghi e continui, con brevi momenti di vera pace – come è accaduto in quelle terre – e l’autrice le narra tutte, dall’abbandono all’inedia, dalla morte alla violenza e al lutto, ma anche la difficoltà di scegliere da che parte stare quando si tratta di guerre civili, l’odio verso la guerra stessa, la forza di una madre, le paure di chi non trova i suoi cari, le ansie dei giovani senza un futuro davanti.
Arriva tutto, forte e chiaro.
È impossibile non empatizzare con queste donne, che possiedono una forza immensa, una voglia di vivere che supera ogni ostacolo, anche la morte stessa.
E le pagine volano, facendo sentire chi legge vicino a un popolo che, graficamente e temporalmente, è tutto tranne che vicino.
È anche un modo per imparare, per scoprire un pezzo di storia che viene raccontato solo con gli occhi dell’Occidente e, per quanto faccia male, lascia così tanto.
In ogni senso.
Emotivamente e culturalmente.
Una condivisione di dolori che solo un libro ben scritto riesce a dare.
Nguyễn Phan Quế Mai
E’ una delle voci più significative della letteratura vietnamita contemporanea. Nata nel Vietnam del Nord nel 1973 e cresciuta nel Sud, ha vissuto in vari paesi asiatici ed europei. Dopo aver scritto per anni in vietnamita, ha esordito in inglese con il romanzo The Mountains Sing (in italiano Quando le montagne cantano), seguito da Dust Child (Dove vola la polvere), entrambi acclamati a livello internazionale. Le sue opere intrecciano memoria storica e vicende familiari, dando voce a chi è stato dimenticato dalla narrazione ufficiale. Vincitrice di numerosi premi – tra cui il PEN Oakland Award e il BookBrowse Best Debut – ha fatto della scrittura uno strumento di riconciliazione e testimonianza.
Quando Le Montagne Cantano, di Nguyen Phan Que Mai (Editrice Nord)