Rocco Papaleo: “tornerò al cinema da regista con ‘Scordato’

“A marzo tornerò al cinema da regista con il mio ultimo film ‘Scordato’, un gioco di parole sul protagonista che è un accordatore ed è effettivamente ‘scordato’”, esordisce l’attore e regista Rocco Papaleo durante la masterclass che l’ha visto protagonista ieri sera durante la serata inaugurale della IV edizione del Festival del Cinema di PotenzaVisioni Verticali – Ambiente e Territori”.

E proprio per questo il celebre attore lucano ha accolto con grande entusiasmo la notizia dell’apertura a Potenza del CeSAM, il Centro Sperimentale delle Arti Mediterranee diretto da Marcello Foti, inaugurato proprio ieri presso l’ex istituto scolastico “Principe di Piemonte”, che sarà operativo a partire dal 2023. “Finalmente anche i giovani che vivono nel mio amato territorio possono studiare senza dover andare in un’altra città. Credo che l’apertura di questa scuola, che era proprio ciò che serviva alla nostra terra, rappresenti una nuova partenza”, ha continuato l’artista.

Papaleo ha poi ricordato l’inizio del suo successo grazie a Giovanni Veronesi – “È stato il mio talent scout, fu lui a suggerire il mio nome a Pieraccioni. Se non mi avesse notato, oggi non sarei qua”.

E ancora l’esordio come regista: “Ci sono voluti dieci anni prima di arrivare a Basilicata Coast to Coast, un film che all’inizio nessuno voleva fare e che ho realizzato anche grazie alle mie amiche Giovanna Mezzogiorno e Betta Olmi che mi convinsero a scriverlo”.

Visioni Verticali - Rocco papaleo e altri due uomini sono seduti su sgabelli in mezzo ad un palco, parlano e ridono

Sentieri di ferro

Ma, nell’attesa di vederlo di nuovo al cinema come regista con l’attesissimo film Scordato, Rocco Papaleo al momento è nel cast del docufilm Sentieri di ferro di Luca Curto, presentato in anteprima regionale proprio ieri sera al festival.

Scritto da Lucia Varasano e prodotto dalla Digital Lighthouse, il documentario è un viaggio emozionante lungo una ex ferrovia del Sud Italia, in stato di abbandono dagli anni ’80, che si trasforma in una greenway. “Un racconto necessario”, come lo ha definito lo stesso Papaleo, che nasce da una ricerca scientifica condotta proprio dalla Varasano presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

All’inizio l’idea era quella di raccontare il nostro territorio – ha dichiarato il regista Luca Curto –, ma poi abbiamo deciso di non fermarci solo ad un racconto storico delle ferrovie, ma di riuscire a capire quale potesse essere una fotografia antropologica”.

D’altronde, “riconvertire tracciati ferroviari è un fenomeno globale che nasce dagli Stati Uniti”, ha proseguito la sceneggiatrice che, insieme al regista e alla produzione hanno poi introdotto la visione del film che ha concluso la prima giornata di Visioni Verticali.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”