Otto tappe per scoprire il cuore e la penna di Georges Simenon: tra pipe, passaporti e passioni
Fino all’ 8 febbraio 2026, la Galleria Modernissimo di Bologna si trasforma in un atlante letterario tutto da esplorare con “Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere”, una mostra spettacolare curata da Gian Luca Farinelli e John Simenon (figlio dello scrittore) e realizzata dalla Cineteca di Bologna. Un’occasione imperdibile per addentrarsi nell’universo creativo e personale di uno degli autori più prolifici, enigmatici e affascinanti del Novecento.
Ecco dunque la mostra più detective dell’anno! Viaggi, misteri e parole di Georges Simenon, il romanziere che ha fatto della scrittura una missione e del mondo il suo studio.


Dalla nebbia di Liegi al sole d’Africa: la geografia di un genio inquieto
Chi è davvero Georges Simenon? Molto più del “papà di Maigret”. Nato a Liegi nel 1903, Simenon è uno scrittore da Guinness: oltre 400 libri pubblicati, tradotti in più di 50 lingue, e una velocità di scrittura da maratoneta della tastiera. Un romanzo in 11 giorni era nella norma.
La mostra è un itinerario in otto tappe, otto viaggi reali e simbolici che ci raccontano l’evoluzione di un uomo e del suo sguardo sul mondo. Si parte da Liegi, si passa per Parigi (dove il giovane Georges si firma ancora “Sim”), si sale a bordo con lui per viaggi in barca e treno attraverso l’Europa e l’Africa, fino agli Stati Uniti e alla definitiva approdo in Svizzera.
Curiosità: Simenon era un viaggiatore compulsivo e un osservatore acutissimo. Scattava migliaia di fotografie durante i suoi reportage, una vera ossessione per il dettaglio umano e ambientale.


Pipe, buste gialle e lettere d’amore: il mondo privato di Simenon in mostra
Nel cuore della mostra, ci sono manoscritti, dattiloscritti, pipe, matite e le famose “buste gialle”, veri e propri scheletri narrativi su cui costruiva i suoi romanzi. Ma anche gli album della moglie Tigy, le lettere con Gide, Miller, Fellini (con cui instaurò una sorprendente amicizia), Renoir, Truffaut…
Una sezione è dedicata al metodo di scrittura dello scrittore belga: rigoroso, maniacale, quasi da rituale sciamanico. “Scrivere è una forma di ipnosi”, diceva lui. E in effetti, i suoi romanzi avvolgono come un sogno lucido, anche quando esplorano gli angoli più cupi dell’animo umano.
“Capire non significa giustificare. È solo impossibile giudicare senza comprendere.”— Georges Simenon
Un pensiero che è anche il cuore pulsante della filosofia di Maigret, il commissario empatico che cerca sempre l’uomo dietro il crimine.


Coll. John Simeno
Il ritorno al cinema: Simenon sul grande schermo
Parallelamente alla mostra, il Cinema Modernissimo propone una retrospettiva da brivido: noir, drammi psicologici, passioni torbide e piccoli capolavori nascosti. Da Melville a Chabrol, da Duvivier a Béla Tarr, i registi più visionari hanno interpretato (e reinterpretato) i romanzi di Simenon in chiave personale.


Simenon e l’Italia: da Mondadori ad Adelphi, passando per Fellini
Lo sapevate che Simenon è presidente della giuria del Festival di Cannes nel 1960? E’ lui a sostenere “La Dolce Vita” di Fellini, innescando una lunga amicizia con il regista. Ed è proprio Fellini a consigliargli Adelphi come editore italiano, con l’uscita – nell’aprile del 1985 – di Lettera a mia madre.
Curiosità: nonostante scrivesse in francese, Simenon è pubblicato per la prima volta fuori dalla Francia proprio in Italia, da Mondadori, nel 1932. Un amore editoriale che dura da quasi un secolo.
“Non è l’uomo che fa i viaggi, ma i viaggi che fanno l’uomo.”— Georges Simenon
Un motto perfetto per chi visiterà questa mostra come un piccolo esploratore letterario.


Simenon e la pioniera della fotografia d’avanguardia Germaine Krull, a bordo dell’Ostrogoth. Insieme realizzarono il primo romanzo poliziesco illustrat La Folle d’ Itteville
, con 104 fotografie a corredo del testo. 1931/ Coll. John Simenon. © Simenon.™
Informazioni utili
📍 Dove: Galleria Modernissimo, Piazza Maggiore – Bologna
🗓 Quando: 10 aprile 2025 – 8 febbraio 2026
🎟 Organizzazione: Cineteca di Bologna, in collaborazione con John Simenon
💡 Con il sostegno di: Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura, Adelphi Edizioni e molti altri
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