Spaccasanremo serata finale da infarto: i momenti top e flop!

Benvenuti a Spaccasanremo serata finale: il commento pulp, che spacca, di Antonio Di Trento.

Il duetto mancato e gli ascolti record

Ma stasera risentiamo il duetto tra Bresh e Cristiano De André? Scherzo. Ieri, 2 palloni. Ci siamo! Carletto porta a casa l’edizione più vista di sempre, e mancano ancora gli ascolti della finale.

Le performance della serata

Francesca Michielin è stata sottona, ma pare ne sia uscita. La canzone è nel suo stile, ma abbiamo sentito da lei cose migliori. Voto: 6. Willie Peyote prende sempre più piede e alla faccia di chi dice che questa edizione non si è occupata del sociale, lui lo fa con ritmo. Voto: 7.

Mi sono dimenticato di raccontarvi di Gabry Ponte che apre la finale. Ma ho rimosso, come tutta la musica dance che lui ha prodotto in questi anni. Viva l’house music. Marcella Bella arriva sul palco con una capigliatura che sembra una montagna verde e una tutina che neanche Taylor Swift. Purtroppo il pezzo non suona. Voto: 5.

Bresh presenta La tana del granchio, un titolo che sembra più adatto a un film di Dario Argento che a una canzone. Voto: 5. Modà, voto non pervenuto. Rose Villain si presenta con una zanzariera che lascia intravedere tutto, anzi senza intra. Se dovessimo votare la bellezza di lei, sarebbe un 10. Ma votiamo il brano e l’interpretazione. Voto: 5.

Tra tormentoni e delusioni

Clara è bravissima, davvero brava. Voto 50 a lei, ma solo 4 al brano. The Kolors portano un gran giro di basso, ma la canzone nell’insieme è meno forte della scorsa edizione. Un tormentone da asporto. Voto: 6.

Gabbani non parte, evidentemente è lo spinterogeno. Voto: 5. Noemi fa Noemi, con una voce stupenda e originale, ma con testi che parlano di borse sotto gli occhi e robe come se ti innamori muori serenamente. Voto: non lo so. Hunt canta Mille volte ancora, ma direi che basta questa volta. Voto: 5.

Elodie canta Dimenticarsi alle 7 a mezzanotte, c’è qualcosa che non torna. Voto: 6. Fedez, finalmente sul pezzo, fa bene il suo lavoro. Voto: 6.

Le esibizioni finali

Cristicchi è puntuale, emozionante, vero. Voto: 8. Il momento Irama non posso commentarlo, non ho strumenti per questo tipo di supporto struggente. Voto boh!

Shablo, Guè, Joshua e Tormento cantano La mia parola, ma l’operazione non riesce. Voto: 5. Sono le 00:45 e svegliano Massimo Ranieri per farlo salire sul palco. Cattivi. Voto: 5. Sono lontani i tempi di Adesso andate via, voglio restare solo.

Gaia, vestita malissimo, canta Chiamo io chiami tu. La canzone sarà un tormentone già da ieri. Voto: 6. Sarah Toscano chiude le esibizioni di questo festival. La ragazza non è una sprovveduta. Voto: 6.

Il verdetto e la delusione finale

Carletto alla cinquina e poi fuoco alle polveri. Fedez, Olly, Corsi, Cristicchi, Brunori Sas. Dramma: Giorgia è fuori. Le cose inspiegabili della vita. Vince Olly. Ciao, al prossimo anno. Sono troppo deluso. Giorgia forever.

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In collaborazione con Latina Oggi

Antonio Di Trento
Antonio Di Trentohttps://evasioniinnocenti.blogspot.com/
Conduttore radiofonico e giornalista, laureato in Lettere e Filosofia con una tesi in Storia e Critica del Cinema presso l'Università Sapienza di Roma. Ha ricoperto il ruolo di responsabile dell'ufficio stampa per diverse aziende e società e, dal 2019 al 2024, è stato portavoce presso il Parlamento europeo a Bruxelles. Tra i fondatori dell'Agenzia di Comunicazione 26 Lettere, ha curato e cura rubriche di musica, cultura ed enogastronomia per diverse testate giornalistiche, sia online che cartacee. È autore del blog Evasioni Innocenti, dove scrive di amore, sentimenti e altri disastri. Di sé dice: "Sono nato in riva al mare, ieri con decorrenza oggi. Mi piace la leggerezza, in qualunque salsa. Se mi alzo presto, mi siedo sul divano e ci resto fino alle 11; poi colgo l'occasione e realizzo, ma sempre con la testa staccata dalle spalle. A volte sembro lento come un messicano, altre veloce come Speedy Gonzales (che, in fondo, è sempre sudamericano). Sono “assuefatto” alla musica di Pino Daniele e dei Level 42, alla scrittura di Peppe Lanzetta, al teatro di Enzo Moscato e al cinema di Pappi Corsicato. Vivo con Silvia e 5 cani, a duecento metri da mia madre, da tutti conosciuta come: la Peppina nazionale.
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