Streptococco: aumentano i casi nei bambini, causa post-covid

Secondo un rapporto pubblicato sull’ANSA, nel 2023 si è verificato un aumento delle infezioni da Streptococco, soprattutto tra i bambini più piccoli, periodo in cui abbiamo abbandonato protezioni anti-Covid come mascherine e distanziamento sociale.

Lo studio condotto da Pediatria e Microbiologia della Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS e dell’Università Cattolica, pubblicato su Lancet Microbe, ha rilevato che il 13-16% dei campioni analizzati è risultato positivo allo streptococco, livelli simili a quelli pre-pandemici. Durante la pandemia (2020-2022), si è osservata una significativa riduzione delle infezioni provocate da questo batterio, sicuramente dovuta alla minore esposizione al batterio grazie alle misure di protezione anti-Covid. Ma proprio per via dell’alta protezione ricevuta in tempo di pandemia che, con la riduzione di tali misure, i bambini più giovani (3-6 anni), potrebbero non aver sviluppato un’immunità adeguata durante il periodo di restrizioni e, quindi, essere oggi più vulnerabili al contagio.

Cos’è lo streptococco

Lo streptococco è un genere di batteri che comprende diverse specie, alcune delle quali sono parte normale della flora batterica umana, mentre altre possono provocare malattie. Questi batteri prendono il nome dalla loro caratteristica disposizione a catena o a gruppi, che ricorda una collana o una catena di perle al microscopio. La classificazione delle specie di streptococco si basa principalmente su caratteristiche quali la forma, la disposizione e le reazioni biochimiche.

Alcune specie sono commensali, il che significa che vivono normalmente sul corpo umano senza causare danni o malattie. Possono essere presenti nel tratto respiratorio superiore, sulla pelle, nelle vie genitali femminili e nell’intestino, contribuendo al mantenimento dell’equilibrio microbico.

Tuttavia, altre specie di streptococco possono causare infezioni quando le condizioni diventano favorevoli per la loro proliferazione e invasione dei tessuti ospiti. Queste infezioni possono variare da lievi, come la faringite streptococcica, a gravi, come la fascite necrotizzante.

Quali infezioni provoca?

Le infezioni da streptococco possono avere conseguenze significative sulla salute umana. Possono interessare diverse parti del corpo umano, sono comuni e possono variare da lievi a gravi. Ad esempio, la faringite può causare mal di gola, febbre e mal di testa. In alcuni casi, può anche portare a complicazioni più gravi, come la febbre reumatica o la glomerulonefrite post-streptococcica.

Le infezioni da streptococco possono diffondersi attraverso diverse vie, tra cui il contatto diretto, le goccioline respiratorie e persino attraverso il cibo contaminato. Alcuni ceppi di streptococco sono particolarmente noti per la loro capacità di causare malattie sistemiche, come la tossicità dello streptococco di gruppo A (streptococco beta-emolitico di gruppo A), che provoca faringiti ma che può portare a complicazioni più critiche e pericolose.

La diagnosi delle infezioni da streptococco spesso coinvolge la coltura di campioni biologici, come il sangue, il muco o il tessuto infetto, seguita da test per identificare il ceppo specifico di streptococco coinvolto. Il trattamento di queste infezioni può variare a seconda del tipo e della gravità dell’infezione, ma può includere antibiotici, analgesici e interventi chirurgici in casi gravi.

Lo Streptococco nei Bambini

I bambini sono particolarmente suscettibili alle infezioni da streptococco. La faringite è comune nei bambini in età scolare e può causare assenze scolastiche prolungate. Inoltre, l’infezione da streptococco può manifestarsi in altre forme, come l’impetigine, un’infezione cutanea altamente contagiosa.

Nella maggior parte dei casi, i sintomi spariscono dopo poco tempo, con un’adeguata cura di antibiotici (consultare sempre il medico prima di somministrare medicinali), ma, in alcuni casi, l’infezione può essere più importante e causare complicazioni serie e pericolose. Per questo è fondamentale consultare un medico all’apparire dei primi sintomi.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”