(Adnkronos) – "Sono deluso dal fatto che il presidente Zelensky non ha ancora letto la proposta (di pace americana, ndr) di poche ore fa. Il suo entourage la adora, ma lui no". In un colloquio con i giornalisti, Donald Trump è tornato ad accusare il presidente ucraino, 'reo' di "non essere pronto" a sottoscrivere la bozza. Il nuovo round di trattative fra Usa e Ucraina è terminato sabato senza un risultato evidente, con Zelensky – che oggi sarà ricevuto a Londra dal premier britannico Keir Starmer, insieme a Emmanuel Macron e Freidrich Merz mentre domani a Roma da Giorgia Meloni -, che ha definito i colloqui "costruttivi anche se non facili". "Alla Russia il piano va bene, ma non sono sicuro che questo valga anche per Zelensky" le parole del presidente americano, sempre più insofferente, dopo aver incassato l'elogio del Cremlino per il nuovo, durissimo atteggiamento degli Stati Uniti nei confronti dell'Europa. Trump del resto, ha fatto sapere ieri al Forum di Doha il figlio maggiore del tycoon, potrebbe abbandonare il processo di pace in Ucraina. E questo perché la questione non rappresenta una priorità per gli americani mentre "il pubblico americano non ha voglia" di guerre infinite e di ulteriori finanziamenti per gli sforzi militari per Kiev. Una nuova doccia fredda per l'Ucraina e i suoi alleati europei, spronati dagli Usa a "farsi avanti" e fare di più. Il capo della delegazione ucraina alle trattative sul piano di pace, Rustem Umerov, ha però reso noto che Zelensky riceverà il briefing completo sul contenuto delle trattative e i documenti relativi con gli Stati Uniti solo oggi. Le trattative, che hanno coinvolto lui e il capo di stato maggiore, Andrii Hnatov, si sono protratte per diversi giorni. "L'obiettivo principale di noi ucraini era quello di ottenere dagli americani informazioni complete sui loro colloqui a Mosca e tutte le bozze delle proposte di questo momento per poterle discutere nei dettagli con il Presidente ucraino", ha spiegato Umerov. La questione territoriale rimane "la più problematica" nei negoziati, ha quindi spiegato un rappresentante vicino al dossier in una intervista all'Afp. La questione "rimane aperta", ha aggiunto. "Vladimir Putin non vuole concludere un accordo senza che l'Ucraina ceda territori" nel Donbass. Gli Stati Uniti, ha poi aggiunto la fonte, spingono l'Ucraina ad approvare "più velocemente" il piano ma l'Ucraina "non può accettare qualsiasi cosa senza esaminare i dettagli". Il Cremlino chiede intanto di poter capire i risultati delle trattative fra Stati Uniti e Ucraina che si sono svolti dopo l'incontro fra Vladimir Putin e gli inviati della Casa Bianca Steven Witkoff e Jared Kushner. "Sulla base dei risultati della riunione di Mosca, Witkoff e Kushner hanno lavorato con una delegazione di negoziatori ucraini guidata da Rustem Umerov. Ora per noi è importante capire i risultati di questo lavoro", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Per i leader europei, sottolinea la Cnn, il momento è inquietante: gli Stati Uniti stanno guidando i colloqui di pace in Ucraina proprio mentre la loro posizione nei confronti dell'Europa si irrigidisce, alimentando il timore che questo cambiamento possa influenzare i negoziati in un momento critico. Queste questioni saranno probabilmente sul tavolo oggi nell'incontro tra Zelensky e il leader britannico, francese e tedesco. I numeri uno europei "faranno insieme il punto della situazione e dei negoziati in corso nel quadro della mediazione americana", ha affermato Macron. La Russia "si sta bloccando in un approccio di escalation e non sta cercando la pace", ha continuato Macron. "Dobbiamo continuare a fare pressione sulla Russia per costringerla alla pace", ha poi affermato, aggiungendo: "Perché ciò che è in gioco in Ucraina è anche la sicurezza dell'Europa nel suo complesso". Intanto, sette capi di Stato e di governo dell'Ue, tutti di Paesi affacciati sul Mar Baltico tranne uno, hanno scritto una lettera ai presidenti del Consiglio Europeo e della Commissione Europea per sostenere la necessità di raggiungere un accordo, nel prossimo summit a Bruxelles, sul cosiddetto prestito di riparazione all'Ucraina, basato sui beni congelati alla Banca centrale della Federazione Russa. "Il tempo è essenziale – scrivono – raggiungendo una decisione sul prestito di riparazione al Consiglio Europeo di dicembre, avremo l'opportunità di mettere l'Ucraina in una posizione più forte per difendersi e in una posizione migliore per negoziare una pace giusta e duratura. Siamo pronti a collaborare in modo costruttivo con voi a tal fine". La lettera è firmata dai capi di governo di Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Polonia, Svezia e Irlanda. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà intanto domani per discutere dell'Ucraina, ha reso noto la Rappresentanza della Slovenia, che detiene la presidenza per il mese di dicembre e ha convocato la seduta insieme a Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Grecia e Corea. La riunione inizierà alle 10 del mattino (ora di New York).
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