Destinazione Montenegro: Tour virtuale al Monastero di Ostrog.

Scopri con noi i luoghi più interessanti del mondo. Oggi, destinazione Montenegro: tour virtuale al Monastero di Ostrog.

Quinta tappa del nostro viaggio virtuale in giro per il mondo. Destinazione Montenegro. Rispettando appieno le vigenti normative del decreto legge #iorestoacasa partiamo per una passeggiata virtuale in un altro posto speciale. Oggi andiamo in uno dei monasteri più visitati dei Balcani. Partiamo per un tour virtuale al Monastero di Ostrog.

Viaggiare in Montenegro è per certi aspetti come fare un viaggio nel tempo, dove tutto conserva lo splendore dei tempi antichi. Con la speranza che non venga deturpato, mi sembra doveroso inserirlo nella lista dei luoghi da visitare, anche più di una volta, dal quale tornare con il rimpianto di non aver visto di più. Oltre al mare e alle bellissime spiagge trovate tante bellezze naturali e numerosi patrimoni culturali. Vedrete con i vostri occhi come un popolo fiero delle sue tradizioni sia riuscito a sviluppare e a mantenere, nel corso degli anni, un invidiabile spirito di umanità e solidarietà.

Un po’ di storia

Uno dei posti che più vi affascinerà di questa terra è il Monastero di Ostrog. Già da lontano, mentre percorrete le strade tortuose per raggiungerlo, quasi non crederete ai vostri occhi. Una chiesa che sembra sospesa tra cielo e terra, letteralmente incastonata in una parete rocciosa a strapiombo sulla valle di Zeta a 900 metri di altezza. Per arrivare fin lassù bisogna camminare parecchio, ma una volta giunti si viene ripagati da una vista panoramica che abbraccia i monti circostanti e la valle sottostante.

Il monastero è dedicato a san Basilio di Ostrog. Distrutto e ricostruito più volte, la struttura attuale risale al 1923, quando un incendio lo devastò quasi completamente, risparmiando solo le chiesette sotterranee. Questo luogo rappresenta il punto di incontro di tre religioni: ortodossa, cattolica e musulmana, in quanto tutti i loro fedeli credono nei miracoli di San Basilio.

Tour Virtuale al Monastero di Ostrog

Tutto il complesso è strutturato in due parti: il monastero superiore e il monastero inferiore. 

ll monastero inferiore ospita la chiesa della Santissima Trinità. È inoltre la residenza di 25 monaci e 8 suore. Clicca qui per una visuale a 360°.

La parte superiore contiene la Chiesa della Presentazione, che ospita le reliquie di San Basilio e gli affreschi del XVII secolo, nonché la Chiesa di Santa Croce, una piccola chiesa rupestre. Le decorazioni sulle pareti sono fatte direttamente sulle pareti di roccia. Anche l’arredo interno è in perfetta armonia con la natura circostante. Clicca qui per vedere gli interni. Qui avrai una visuale dell’esterno. Se clicchi qui avrai una vista dai piccoli balconi. Clicca qui per una vista sulla valle.

Tour virtuale al Monastero di Ostrog. il monastero bianco incastrato nella parete della montagna

La tradizione impone che i pellegrini si inerpichino scalzi da un monastero all’altro per chiedere grazie al santo, sepolto in una cripta scavata nella roccia. Secondo le credenze locali, le reliquie di San Basilio non hanno negato miracoli a nessuno. Per questo motivo viene visitato da persone di qualsiasi religione. Inoltre, sin da tempi remoti, personaggi illustri sono giunti fin qui perché si ritiene che il posto abbia poteri magici. Tra i montenegrini ci sono innumerevoli storie di effetti miracolosi delle reliquie di San Basilio. Una vicenda ci narra di una donna che poggiò la culla con il suo bambino sopra un muro del monastero. Il bambino iniziò ad agitarsi e la culla cadde rovinosamente da ben 70 metri di altezza. La culla si distrusse ma il bambino rimase illeso. Ma la storia più interessante è la storia di William Bill Bar.

L’incredibile storia di William Bill Bar

Una delle più intriganti è la storia di William Bill Bar. Il senatore repubblicano dell’Illinois nel 1970 si salvò da un attentato, ma rimase gravemente ferito e fu costretto ad amputarsi una gamba. Nonostante tutto, il dolore non si placava. Durante una delle tante notti tormentate, il senatore fece uno strano sogno nel quale ricorda di aver visitato una piccola chiesa bianca incastonata in una montagna, accompagnato da un signore anziano che parlava una lingua a lui sconosciuta. Il senatore raccontò il sogno alla moglie, ma nessuno dei due riuscì a capirne il senso.

Il miracolo di San Basilio

Gli anni passarono e William Bar imparò a convivere con il dolore. Mentre la moglie cercava disperatamente di trovare una cura al marito, il senatore per puro caso ha incontrato un ortopedico di origini jugoslave, il quale gli propose una protesi nuova. Durante una visita nell’ufficio del dottore, su una parete della stanza notò l’immagine di una piccola chiesa bianca dedicata a San Basilio. Incuriosito, si fece raccontare la storia di quel posto e decise di andare a visitarlo, spinto da un inspiegabile desiderio. Nel 1980, insieme ad altri pazienti amputati, partì per il Montenegro. Prima di intraprendere il viaggio, il senatore decise di digiunare e di imparare una preghiera in lingua serba. Una volta giunto sul posto, si sentì subito meglio. Trascorreva tutti i giorni in monastero. Si inginocchiava davanti alle spoglie di San Basilio e recitava la preghiera in serbo che aveva imparato. Fu così che il dolore piano piano scomparì del tutto. Il senatore tornò a casa guarito nel corpo e nell’anima. 

Che ci crediate o no, questo è un posto che non dimenticherete facilmente. Se vuoi conoscere tutti i luoghi interessanti di questa affascinante terra, clicca qui.

Maria Grazia De Luca
Maria Grazia De Luca
Laureata in Lingue e Letterature Straniere con un Master in Traduzione e personal trainer a tempo perso. Appassionata di viaggi e sport all'aria aperta. Amo girare il mondo ma più che una viaggiatrice mi piace definirmi una VISITATRICE, MGVISITOR infatti è il nome del mio blog. Quando mi trovo in un posto nuovo immagino di essere un’ALIENA appena arrivata sulla Terra, che osserva con interesse e curiosità tutto ciò che è attorno, che vuole imparare il più possibile da questa stravagante ma bellissima civiltà. Vado a caccia di emozioni, visito luoghi che pochi conoscono, amo vedere gli animali nel loro habitat, parlare con le persone, mangiare insieme a loro e conoscere le loro storie perché penso fermamente che l’umanità, in fondo, non sia una brutta specie. CULTURA, CIBO e NATURA: queste sono le tre parole chiave, i tre elementi fondamentali per vivere un viaggio! Nonostante mi senta, a volte, un extraterrestre, mi impegno a restare “umana”. “Stay Human”
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