“Conclave”, il film: potere, fede e un segreto in Vaticano

Ho letto Conclave di Robert Harris anni fa, divorandolo in un weekend. Un thriller che parla di fede, potere e coscienza, ambientato nel luogo più chiuso del mondo: la Cappella Sistina durante l’elezione del nuovo pontefice.

Ora che il romanzo ha preso vita sullo schermo, in uscita oggi su NOW e SKY Cinema, il tempismo lascia senza fiato: due giorni dopo, il 7 maggio, comincerà davvero un conclave, chiamato a designare il successore di papa Francesco.

Il romanzo: fede, intrigo e tensione spirituale

Pubblicato nel 2016, Conclave è una delle opere più intense e riuscite di Harris. L’autore britannico mette in scena un microcosmo chiuso, governato da regole antiche e silenzi pesanti. Il protagonista, il cardinale Lomeli, decano del collegio, affronta un viaggio interiore mentre tenta di mantenere ordine e trasparenza in un ambiente segnato da ambizione e rivalità. Harris scrive con asciuttezza e ritmo, alternando momenti di tensione politica a riflessioni sul dubbio, sulla fede e sul senso del comando spirituale.

Non c’è un vero “cattivo”, ma molti personaggi moralmente complessi. Il colpo di scena finale, credibile e spiazzante, chiude il romanzo in modo perfetto.

Il film: un conclave cinematografico di grande atmosfera

Diretto da Edward Berger (Niente di nuovo sul fronte occidentale), il film Conclave arriva oggi in streaming con un cast di altissimo profilo. Ralph Fiennes è un cardinale Lomeli intenso e misurato, alle prese con la sua coscienza e i segreti degli altri. Accanto a lui recitano Stanley Tucci, John Lithgow, Lucian Msamati e Sergio Castellitto, in una gara d’attori che funziona.

La regia sceglie un tono sobrio e teso, evitando il sensazionalismo e puntando su sguardi, dettagli e atmosfere claustrofobiche. La ricostruzione della Cappella Sistina, sontuosa e opprimente, diventa il palcoscenico perfetto per un dramma interiore che ha il respiro del grande cinema.

Guarda il trailer:

“Conclave”, il film, tra finzione e realtà: trama, cast, recensione, anticipazioni e dove vederlo in TV

Il Vaticano sul grande schermo: un fascino irresistibile

Il conclave, la figura del papa e i segreti del Vaticano hanno sempre esercitato un fascino potente sul cinema. Miniserie TV come Il papa buono (su Giovanni XXIII) o film come I due papi di Fernando Meirelles, con Anthony Hopkins e Jonathan Pryce, hanno raccontato il lato più umano del potere spirituale.

Habemus Papam di Nanni Moretti ha scelto un tono intimista e surreale, mostrando un papa riluttante alle prese con il peso della responsabilità. Angeli e demoni, più romanzato, ha sfruttato il contesto vaticano per costruire un thriller d’azione.

Anche Il Padrino – Parte III intreccia finzione e realtà: Francis Ford Coppola inserisce nella trama l’elezione di papa Luciani (Giovanni Paolo I), con un chiaro riferimento alle ombre e ai misteri che circondano il potere ecclesiastico.

Rispetto a questi titoli, Conclave adotta uno sguardo più sobrio e realistico: si concentra sulle dinamiche interne, senza cercare lo scandalo o la caricatura.

La rivoluzione di The Young Pope e The New Pope

Nel raccontare il Vaticano e i suoi misteri, la televisione ha lasciato un segno profondo con The Young Pope (2016), la serie creata e diretta da Paolo Sorrentino. Jude Law interpreta Lenny Belardo, il giovanissimo e carismatico papa Pio XIII, una figura rivoluzionaria e spiazzante, sospesa tra fede assoluta e sfida al sistema. Sorrentino costruisce un racconto visionario e provocatorio, in cui il Vaticano diventa il teatro di un confronto tra sacro, potere e fragilità umana.

Con The New Pope (2020), sequel diretto, Sorrentino amplia il discorso: accanto a Law, arriva John Malkovich nei panni di Giovanni Paolo III, un papa intellettuale, raffinato e tormentato. La serie esplora ancora più a fondo la solitudine del comando, le tensioni interne alla Chiesa e la tensione tra modernità e tradizione. Visivamente sontuose, narrativamente audaci, The Young Pope e The New Pope hanno ridefinito l’immaginario contemporaneo del papato, fondendo estetica barocca e introspezione psicologica.

Da segnalare, in entrambe le serie la performance robusta e indimenticabile di Silvio Orlando, nel ruolo del cardinale Angelo Voiello e del cardinale Hernandez.

Questa rappresentazione visionaria e quasi onirica del papato si pone all’opposto del realismo di Conclave, che sceglie invece la via della sobrietà e della tensione interiore, senza rinunciare al mistero.

Dove vedere “Conclave” il film

Il fatto che Conclave esca proprio oggi, a 48 ore dall’inizio del vero conclave, non è solo una coincidenza editoriale. Il film, in onda su NOW Tv e su Sky Cinema, non pretende di anticipare nulla, ma offre uno sguardo potente e umano su un evento che resta avvolto nel mistero. Guardarlo ora significa entrare, almeno per finzione, in quelle stanze chiuse dove si decide il futuro della Chiesa cattolica.

In un tempo di cambiamento profondo, il film Conclave non dà risposte, ma solleva domande essenziali. Chi guida davvero? E chi dovrebbe farlo? Il film, come il romanzo, ricorda che dietro ogni elezione c’è sempre una battaglia tra coscienza e potere. E che ogni scelta, anche la più sacra, è fatta da uomini.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.