(Adnkronos) – Record di droni russi contro l'Ucraina, nella notte ne sono stati lanciati 355. Lo ha reso noto su Telegram Yuriy Ignat, portavoce dell’Aeronautica militare di Kiev, definendolo come il più massiccio attacco con aerei senza pilota dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022. Oltre ai droni “di tipo Shahed”, di fabbricazione iraniana, sono stati lanciati anche 9 missili da crociera contro obiettivi ucraini. ''Kiev ha subito bombardamenti russi per la terza notte consecutiva. Questa notte l'allerta è durata sei ore. Il nemico ha colpito con droni d'attacco'', ha affermato il capo dell'amministrazione militare di Kiev Timur Takachenko. ''L'attacco ha causato danni nel quartiere di Dnipro. Le finestre di uno degli edifici residenziali sono state rotte. Inoltre, si è registrata la caduta di detriti sul territorio di una cooperativa e di un centro ricreativo. Fortunatamente, non ci sono stati feriti'', ha spiegato Takachenko con un post su 'X'. Volodymyr Zelensky denuncia "l'impunità totale" che continua a permettere alla Russia di condurre ancora attacchi come quello della notte scorsa. In un post su X, il presidente ha definito Vladimir Putin un "criminale", sottolineando il suo "disprezzo" per il mondo e la diplomazia e invocando ancora una volta "più sanzioni", come il congelamento delle finanze russe e lo stop alla vendita di petrolio. "Solo un senso di totale impunità può permettere alla Russia di effettuare tali attacchi e di continuare ad aumentarne la portata. Non c'è una vera logica militare in tutto questo, ma c'è un significato politico significativo – accusa Zelensky – In questo modo, Putin dimostra quanto disprezzi il mondo, quel mondo che spende più sforzi per il 'dialogo' con lui che per una reale pressione". Secondo il presidente ucraino, "come ogni criminale, la Russia può essere costretta solo con la forza. Solo con la forza, la forza degli Stati Uniti, dell'Europa, di tutte le nazioni che danno valore alla vita, si possono fermare questi attacchi e raggiungere una vera pace". Quindi il presidente ucraino ha rinnovato l'appello per "un aumento delle sanzioni" in risposta agli attacchi russi. "Il disprezzo della Russia per la diplomazia e il rifiuto di prendere in considerazione un cessate il fuoco devono essere accompagnati da un congelamento delle finanze russe e dall'interruzione del suo commercio di petrolio", ribadisce Zelensky, secondo il quale perché la Russia metta fine alla guerra deve essere "privata delle risorse che alimentano la sua volontà di combattere". Nella notte nuovo, duro affondo di Donald Trump contro Vladimir Putin e poi contro Volodymyr Zelensky. "Ho sempre avuto un ottimo rapporto con Vladimir Putin, ma gli è successo qualcosa – si legge in un post su Truth – È diventato assolutamente pazzo! Sta uccidendo inutilmente molte persone, e non parlo solo di soldati. Missili e droni vengono sparati sulle città dell'Ucraina, senza alcun motivo". Poi, il presidente americano continua: "Ho sempre detto che vuole TUTTA l'Ucraina, non solo una parte, e forse si sta rivelando giusto, ma se lo fa, porterà alla caduta della Russia!". Quindi l'attacco al presidente ucraino, che ieri aveva denunciato il silenzio americano sugli attacchi, sostenendo che "incoraggia" la Russia. "Il presidente Zelensky non sta facendo un favore al suo Paese parlando come fa. Tutto ciò che esce dalla sua bocca causa problemi, non mi piace, ed è meglio che smetta", intima Trump. Che poi conclude ribadendo: "Questa è una guerra che non sarebbe mai iniziata se io fossi stato presidente. Questa è la guerra di Zelensky, Putin e Biden, non di 'Trump', io sto solo aiutando a spegnere i grandi e brutti incendi che sono stati appiccati per grave incompetenza e odio". Trump ha parlato di Putin anche con i giornalisti che gli chiedevano se abbia intenzione di imporre nuove sanzioni alla Russia. Da Morristown, in New Jersey, prima di rientrare a Washington, il tycoon ha risposto: "Assolutamente, sta uccidendo molte persone. Non so cosa gli sia preso. Che diavolo gli è successo? Sta uccidendo un sacco di persone e non sono contento di questo". "Non sono contento di quello che sta facendo… – ha ribadito – Lo conosco da molto tempo, sono sempre andato d'accordo con lui, ma sta mandando razzi nelle città e uccidendo persone e non mi piace affatto. Siamo nel mezzo dei colloqui e lui manda razzi contro Kiev e altre città. Non mi piace affatto". ''Una reazione emotiva''. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha definito, in un briefing con la stampa, le parole di Trump. Peskov ha sottolineato che è stato raggiunto ''un traguardo molto importante'' con l'avvio dei negoziati con l'Ucraina grazie agli Stati Uniti. Ma ''allo stesso tempo è un momento molto importante, che implica un sovraccarico emotivo da parte di tutti i soggetti coinvolti e reazioni emotive''. In ogni caso, ha aggiunto Peskov, ''Putin sta facendo tutto il necessario per garantire la sicurezza della Russia'' perché ''le minacce del regime di Kiev continuano''. Il portavoce del Cremlino ha detto che la Russia è ''sinceramente grata agli Stati Uniti e al presidente americano Donald Trump'' per i ''grandi sforzi'' compiuti per organizzare negoziati diretti tra Mosca e Kiev. ''Si tratta di un risultato molto importante'', ha riconosciuto Peskov. ''L'avvio del processo negoziale, per il quale la parte americana ha compiuto grandi sforzi, è un risultato molto importante. Siamo sinceramente grati agli americani e personalmente al presidente Trump per il loro aiuto nell'organizzazione e nell'avvio di questo processo negoziale", ha detto Peskov ai giornalisti. Il portavoce del Cremlino ha poi spiegato che non è stata ancora completata, da parte russa, ''la bozza di memorandum da consegnare'' all'Ucraina, ''il lavoro continua''. ''Si tratta di un progetto serio, la bozza di un documento serio, che richiede un'attenta verifica e preparazione", ha sottolineato Peskov, come riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti. In un’intervista a Ukrinform, il generale Oleh Ivashchenko, capo dei servizi segreti esterni ucraini, ha dichiarato che i piani della Russia per l’Ucraina restano immutati: Mosca intende stabilire il “pieno controllo” sul territorio e “non ha alcuna intenzione di fermare questa guerra. Nella loro testa, stanno ricreando l'Unione Sovietica usando la forza dell'esercito”. Il generale ha anche affermato che accettando i colloqui di pace i russi lo fanno per “prendere tempo per riorganizzarsi". Secondo Ivashchenko, l’obiettivo immediato del Cremlino è la conquista completa delle quattro regioni ucraine parzialmente occupate: Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. “Ma il fatto che lo vogliano non significa che lo possano fare – ha spiegato – Sono esausti sul piano tecnologico, economico e diplomatico. Verso la fine dell’anno ci aspettiamo gravi difficoltà nell’economia russa, problemi finanziari e di forza lavoro”. Il generale ha infine affermato che le forze armate ucraine mantengono ancora una presenza attiva nelle regioni russe di Kursk e Belgorod. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Crea un account
Benvenuto/a! Registrati per un account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
Ucraina, attacco record di droni russi. Zelensky: “Impunità totale di Mosca, servono più sanzioni”

