Shiseido Italy S.p.A., azienda nota nel settore delle creme solari e dei cosmetici di alta gamma, è finita sotto i riflettori dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Il motivo? Una campagna pubblicitaria ritenuta fuorviante che ha portato a una sanzione piuttosto salata: 400.000 euro.
Le giornate si allungano, il profumo di gelsomino si mescola all’aria tiepida del mattino, e le domeniche iniziano a tingersi di blu. Il mare torna ad essere meta di gite fuori porta e arriviamo al venerdì con il pensiero già rivolto alla sabbia sotto i piedi, a quel tuffo liberatorio, al sole che accarezza la pelle. È il momento in cui ci viene spontaneo stenderci al sole per ricaricare le energie, ma è anche il momento in cui proteggere la pelle diventa fondamentale.
Esporsi senza le dovute precauzioni può trasformare una giornata piacevole in un ricordo doloroso, tra scottature, eritemi e quella fastidiosa sensazione di pelle che tira. E proprio per questo motivo, le creme solari sono tra i prodotti più acquistati nei mesi caldi.
Ma sappiamo davvero cosa stiamo mettendo sulla pelle?
Quando la protezione è solo pubblicitaria
Shiseido Italy S.p.A., una delle aziende più conosciute nel settore della cosmetica di lusso, è recentemente finita al centro di una questione che ha fatto molto discutere. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha sanzionato l’azienda con una multa da 400.000 euro per aver diffuso, attraverso il sito web e i social, una comunicazione poco chiara su alcuni dei suoi solari della linea Expert Sun Protector.
Il cuore della questione è la tecnologia chiamata SyncroShield, descritta nei messaggi pubblicitari come “rivoluzionaria” e in grado di potenziare la protezione dai raggi UV quando il prodotto entra in contatto con acqua, sudore o calore. Un’affermazione che suona quasi miracolosa: mentre gli altri solari tendono a perdere efficacia dopo un bagno o una corsa sulla spiaggia, questo sembrava rafforzarsi.
Perché è stata multata?
Il rischio, secondo l’Autorità, è che messaggi del genere inducano i consumatori a credere che basti una sola applicazione per restare protetti per tutta la giornata. Ma leggendo le precauzioni riportate nel foglietto illustrativo, emerge tutt’altro. La stessa Shiseido consiglia infatti di riapplicare il prodotto frequentemente, soprattutto dopo il bagno o se si suda molto. In pratica, una comunicazione per il grande pubblico che contraddice le indicazioni tecniche contenute nella confezione.
Nello specifico, nel testo del provvedimento dell’Autorità si legge:
Il procedimento concerne i comportamenti posti in essere da Shiseido consistenti nella diffusione tramite sito internet e canali social, quali Facebook, Instagram, ecc., di una campagna pubblicitaria relativa alle creme solari “Expert Sun Protector Lotion” – “Expert Sun Protector Cream” – “Expert Sun Protector Face Cream” – “Clear Suncare Stick SPF50+” basati su di una asserita tecnologia rivoluzionaria – SyncroShield – che permetterebbe ad acqua, calore e sudore di rinforzare il velo protettivo anti – UV dei prodotti. Il Sito continua a descrivere il prodotto come capace di rinforzare l’effetto protettivo contro i raggi UV dopo l’esposizione a calore, sudore o acqua e, nella sezione “Come si usa”, viene solamente specificato di applicare una generosa quantità, senza ulteriore raccomandazione o informazione d’uso.
Le affermazioni pubblicitarie sulla maggiore efficacia del prodotto, utilizzate nel sito per promuovere i solari Shiseido, sono smentite dalla lettura del foglietto illustrativo, contenuto all’interno della confezione, nel quale si legge, in particolare, “riapplicare frequentemente, soprattutto in caso di sudorazione, dopo ogni bagno o dopo aver asciugato la pelle con un asciugamano, al fine di mantenere un adeguato livello di protezione solare”.
Questo contrasto ha portato l’AGCM a considerare la campagna una pratica commerciale scorretta, in violazione degli articoli 20 e 22 del Codice del consumo, che tutelano i consumatori da messaggi ingannevoli o ambigui.
Quando il brand non basta
Il marketing, soprattutto quando arriva da marchi storici e affermati, gioca spesso su un terreno privilegiato: la fiducia. Tendiamo a credere che un nome noto nel settore sia garanzia di trasparenza e affidabilità, e raramente ci aspettiamo che possa indurci in errore. Ed è proprio questo il punto: proprio perché ci fidiamo, abbassiamo la soglia dell’attenzione. Ma quando si tratta di prodotti che applichiamo sul corpo, o che riguardano direttamente la nostra salute, è fondamentale restare vigili, leggere con cura, e non dare mai per scontato che fama equivalga a verità.
L’estate è il momento perfetto per rilassarsi, ma anche per prendersi cura di sé con più attenzione. Quando scegli un solare, affidati a prodotti testati, informati sulle modalità di applicazione e non dimenticare mai che la miglior abbronzatura è quella che non lascia segni rossi sulla pelle.
Come scegliere le creme solari
Sotto il sole, meglio non improvvisare. Ecco qualche consiglio per orientarsi tra etichette e promesse:
SPF (Sun Protection Factor): indica il livello di protezione dai raggi UVB. Un SPF 30 filtra circa il 97% dei raggi, un SPF 50 circa il 98%.
UVA e UVB: assicurati che il prodotto offra protezione ad ampio spettro, cioè sia efficace sia contro i raggi UVB (scottature) che UVA (invecchiamento e danni profondi).
Filtro chimico o fisico? I filtri fisici riflettono i raggi (come l’ossido di zinco), quelli chimici li assorbono. Entrambi sono sicuri se ben formulati.
Modalità d’uso: leggi SEMPRE se va riapplicato dopo il bagno, dopo aver sudato o ogni tot ore. Una protezione errata è come non averla.
Scadenza e PAO: controlla la data di scadenza o il simbolo del barattolo aperto (es. “12M” = 12 mesi dopo l’apertura).
Immagine di copertina generata con IA Bing
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