Herbert Golser a Montebello: la poesia del legno incontra la storia del Rinascimento

Dal 26 luglio al 6 settembre 2025, le storiche sale del Palazzo Roveresco di Montebello, antico gioiello rinascimentale tra le colline marchigiane, aprono le porte alla mostra L’anima del legno dell’artista austriaco Herbert Golser, a cura di Riccardo Freddo e Luca Baroni. Un progetto che unisce arte contemporanea e memoria storica, in un luogo che fu dimora di Lavinia Feltria della Rovere, figura di spicco del Rinascimento italiano.

Un viaggio tra forza, fragilità e materia viva

Dopo la sua mostra personale nella suggestiva Rocca Paolina di Perugia, Golser prosegue il suo percorso artistico in un altro sito simbolico del patrimonio italiano. Al centro della sua ricerca: il legno, materia antica e organica, trattata come un organismo vivo, ricettivo, mutevole.

Le sue sculture lignee e incisioni delicate nascono da frammenti abbandonati della natura – tronchi, rami spezzati, scarti – che l’artista non solo recupera, ma trasforma in opere vibranti di energia e significato. Golser non scolpisce semplicemente: libera la memoria nascosta nella materia, lasciando che aria, umidità e tempo partecipino alla creazione.

Nulla si perde, tutto si rigenera

Nel lavoro di Golser, ogni pezzo di legno è un frammento di storia, una materia viva che si rigenera. La sua pratica artistica si muove tra estetica e sostenibilità, riflettendo una filosofia del fare profondamente contemporanea: nulla è scarto, tutto può rinascere.

Il risultato è un dialogo silenzioso ma potente tra uomo e natura, dove le sculture diventano presenze sensibili, capaci di evocare emozioni, ricordi e connessioni profonde.

herbert golser - una veduta dall'alto di montebello

Una nuova vita per Palazzo Roveresco

Questa mostra è molto più di un evento espositivo: rappresenta l’inizio di un progetto curatoriale di lungo periodo, volto a restituire al Palazzo Roveresco un ruolo attivo nella produzione culturale contemporanea.

Ispirandosi allo spirito illuminato di Lavinia Feltria, promotrice di un cenacolo culturale aperto al dialogo e alla sperimentazione, i curatori intendono trasformare Montebello in un luogo di incontro tra storia, ricerca e arte internazionale.

Lavinia Feltria: una donna fuori dal tempo

Colta, raffinata, appassionata di scienze e lettere, Lavinia Feltria fu una figura eccezionale nel panorama rinascimentale dominato dagli uomini. Cresciuta alla corte di Urbino, parlava latino e francese, corrispondeva con intellettuali e artisti del suo tempo e ospitò persino Torquato Tasso, che le dedicò alcuni versi.

Amante della botanica, fece coltivare piante rare nei giardini del palazzo secondo gli antichi trattati erboristici. Dopo la morte del marito, si ritirò a Montebello, dove creò un ambiente vivace di scambi artistici e spirituali. Una cronaca del tempo narra che nel suo studio conservasse un frammento di legno misterioso, considerato “portatore di memoria” – un dettaglio sorprendentemente in risonanza con la poetica di Golser.

L’artista e la memoria della materia

Il legno non è mai muto” affermano i curatori. “Le opere di Golser non si impongono, ma si offrono come presenze da ascoltare, come silenzi che raccontano. Con questa mostra, vogliamo riprendere l’intuizione di Lavinia Feltria: dare spazio a chi crea, a chi riflette, a chi cerca una connessione autentica tra passato e presente”.

Un dialogo tra epoche, sensibilità e linguaggi che prende vita grazie alla forza di un artista capace di interrogare la materia nella sua essenza più profonda.

Informazioni utili

La mostra L’anima del legno è patrocinata dalla Rete Museale Marche Nord ed è visitabile:

  • Sabato e domenica dalle 10:00 alle 18:00
  • Negli altri giorni su prenotazione via mail o chiamando questo numero

Herbert Golser

Nato a Golling nel 1960, Herbert Golser vive e lavora in Bassa Austria. Diplomato con lode all’Università di Arti Applicate di Vienna sotto la guida di Bruno Gironcoli, è riconosciuto a livello internazionale per la sua capacità di plasmare legno e marmo con incredibile finezza, fino a renderli quasi trasparenti.

Le sue opere, sospese tra arcaico e contemporaneo, sono esposte in tutta Europa – dall’Austria all’Italia, dalla Svizzera all’Ungheria – e rappresentano una poetica silenziosa e profondamente evocativa, che trasforma la materia in spirito.

herbert golser - i curatori della mostra riccardo freddo e luca baroni

I curatori: Riccardo Freddo e Luca Baroni

Riccardo Freddo è un esperto di arte contemporanea con un percorso internazionale. Laureato alla LUISS, ha proseguito gli studi a Stanford e alla Columbia University, per poi lavorare in istituzioni come Christie’s, Sotheby’s e Paddle8. Dopo un master alla Sorbonne, ha fondato nel 2023 la residenza d’artista The Place of Silence in Umbria. Attualmente è Institutional and Museum Liaison della Galleria Rosenfeld di Londra.

Luca Baroni, co-curatore della mostra, è attivo nella promozione di progetti culturali legati al territorio e all’arte visiva. Con una particolare attenzione al dialogo tra artisti e luoghi storici.

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