Omeopatia o non omeopatia? Questo è il problema…
Cara signora Fumero, soffro da anni di emicrania a grappolo. Sono stata recentemente da un bravo neurologo che ovviamente, dopo i consueti esami, mi ha indicato i farmaci da prendere. A me non piace l’idea di prendere dei farmaci perché non voglio rovinarmi il fegato.
Una mia amica mi ha suggerito di andare da un altro medico che cura con l’omeopatia. Lei che ne pensa? Ci crede? Pensa posso guarire?
Con tanta stima. Ivana
Cara Ivana, spero di poterti dare del tu! Conosco la cefalea a grappolo fortunatamente per vie traverse, cioè alcune persone che conosco ne soffrono. Io grazie al cielo, no!
Hai fatto bene a recarti da un neurologo che è la figura preposta per queste cose. Per quanto riguarda l’omeopatia, però, non riesco a darti nemmeno un parere perché non ne so abbastanza…non ne ho mai fatto esperienza (ma non voglio escludere a priori che non la farò mai!).
Omeopatia si…
Posso dirti quello che ho sentito: da una parte ci sono coloro che la reputano una valida soluzione terapeutica (tra cui molti medici), e dall’altra, solo l’ingestione di pillolette di zucchero (buona parte della comunità scientifica). Queste due opposte “fazioni” spesso si scontrano duramente e non è facile farsi un’idea.
Io avevo un’amica che soffriva di un forte eczema fin da bambina. Le prendeva braccia e labbra. Si è recata da un’omeopata e per un mese o più, l’eczema si è trasformata in rosse piaghe da cui spesso usciva addirittura sangue. Poi, più niente. E ora, a distanza di una vita, non l’ha mai più avuto.
Omeopatia no…
Viceversa, conosco altri casi in cui l’omeopatia non pare aver sortito nessun effetto. Non so se hai mai sentito parlare di quel comico americano (se non erro) che per dimostrare che l’omeopatia non funziona inghiottì durante uno spettacolo diversi flaconcini omeopatici per curare l’insonnia senza riportare neanche il più timido accenno di sonnolenza.
In ogni caso, cara Ivana, bisogna – che si parli di medicina omeopatica o tradizionale – fare anche i conti con l’effetto placebo che pare, secondo alcune fonti, avere il merito del 30/40% nel funzionamento di un farmaco o in una guarigione! E’ meraviglioso pensare di avere una mente così potente in grado anche di poter guarire il corpo!
Per tornare al tuo caso, però, tu mi parli appunto di un bravo neurologo a cui ti sei rivolta. Definendolo “bravo”, immagino tu ti sia trovata bene e che abbia conquistato la tua fiducia. Prima di prendere qualsiasi decisioni in merito, potresti parlarne con lui (anche per le tue paure legate al prendere farmaci). Alla fine, l’ultima parola, la decisione finale spetterà a te. Ognuno di noi appartiene a se stesso e ha il diritto, una volta raggiunta l’età della ragione, di provvedere alla propria salute come meglio crede, prendendosi però le proprie responsabilità relativamente alle scelte che si andranno a fare.
Un forte abbraccio. Margherita.
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