Raccontano le loro storie e i loro viaggi, le loro speranze e i loro progetti. Lo fanno attraverso il loro talento e il linguaggio universale della musica, che aiuta ad abbattere confini e pregiudizi. Un’orchestra costituita da 14 persone provenienti da 7 nazioni e 3 continenti diversi all’interno di Procida 2022.
Dalla musica arriva, dunque, un messaggio di accoglienza. I musicisti sono stati selezionati con attraverso la rete nazionale SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione) per rifugiati politici e richiedenti asilo. Da questo ensamble multietnico nascono 7 brani inediti. Racconti di viaggi, speranza, amore e vita.


Il progetto Amih
“Con Amih il nostro programma culturale continua, in linea con il claim ‘La cultura non isola’, il suo percorso di trasformazione dell’isola in un laboratorio di felicità sociale, con progetti culturali educativi e all’insegna dell’inclusione. Parola più che mai attuale nel vocabolario complesso della contemporaneità”. Dichiara Agostino Riitano, direttore di Procida 2022.
Amih è un progetto di residenza artistica che al termine di un percorso laboratoriale iniziato il 12 novembre, porterà al concerto di oggi 25 novembre, al Procida Hall. I brani, originali e inediti, da “Amih” a “Why you had to leave” (Perché sei dovuto partire) sintetizzano le storie di vita personale dei partecipanti al progetto. I musicisti hanno scelto di affidare al potere catartico della musica le tappe più dolorose dei loro complessi vviaggi che li hanno portati sulle coste italiane.


“I musicisti stanno lavorando a composizioni originali, che prendono spunto dalle rispettive culture, stili e lingue”, spiega il chitarrista e compositore Osvaldo Di Dio, direttore musicale del progetto. “L’idea è proprio quella di celebrare la bellezza generatrice che può scaturire quando diversi linguaggi, musiche e culture si trovano a stretto contatto. La musica è un terreno privilegiato attraverso cui tale processo può realmente concretizzarsi. L’auspicio è che ciò possa diffondersi anche in altri ambiti in un periodo così
Culture stili e lingue diverse uniti dalla musica
“La nostra isola – afferma il sindaco Dino Ambrosino – è da sempre votata all’accoglienza, come testimonia la sua storia remota e quella più recente, con l’apertura, nel 2018, del primo SPRAR, oggi SAI, su una piccola isola”.


Amih Ensemble
Osvaldo Di Dio (Italia): direzione musicale, Chitarra
Vincenzo Virgilito (Italia): basso Elettrico
Antonio Fusco (Italia): batteria e percussioni
Ashti Abdo (Kurdistan): saz (tambûr): voce, percussioni, duduk, marranzano
Mehdi Limoochi (Iran): Chitarra, setar
Maick Mamady (Guinea): Voce
Friday Enabulele Williams (Nigeria): Voce
Ousainou Ceesay (Gambia): Voce
Mariya Hronovska (Ukraina): Voce
Irena Sosnivska (Ukraina): Voce
Oksana Holotyak(Ukraina): Voce Francesco Almini: Euphonium (Banda Isola di Procida) Angelo Parascandola: Sassofono (Banda Di Procida) Giampaolo Vicerè: Fisarmonica
Il Sistema Accoglienza Integrazione
Nel 2001 il Ministero dell’Interno Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, l’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI) e l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (UNHCR) siglano un protocollo d’intesa per la realizzazione del PNA – Programma Nazionale Asilo, il primo sistema pubblico per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, diffuso su tutto il territorio italiano, con il coinvolgimento delle istituzioni centrali e locali, secondo una condivisione di responsabilità tra Ministero dell’Interno ed enti locali.
Dopo una serie di passaggi si giunge, al D.L. 21 ottobre 2020, n.130, convertito in Legge 18 dicembre 2020, n.173. Questo rinomina il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati SIPROIMI in SAI – Sistema di accoglienza e integrazione.


Come funziona
La nuova norma prevede l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale oltre che dei titolari di protezione, dei minori stranieri non accompagnati, nonché degli stranieri in prosieguo amministrativo affidati ai servizi sociali, al compimento della maggiore età. Possono essere accolti, inoltre, i titolari dei permessi di soggiorno per protezione speciale, per casi speciali (umanitari in regime transitorio, titolari di protezione sociale, vittime di violenza domestica, vittime di sfruttamento lavorativo). Oltre alle vittime di calamità, anche i migranti cui è riconosciuto particolare valore civile e i titolari di permesso di soggiorno per cure mediche.
Nell’ambito del Sistema sono previsti due livelli di servizi di accoglienza; al primo livello accedono i richiedenti protezione internazionale e al secondo livello, finalizzato all’integrazione, accedono tutte le altre categorie sopra elencate. ll Sistema di accoglienza e integrazione SAI è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.