Astrasonora: relazioni tossiche, alienazione e desiderio di fuga nell’album d’esordio

Astrasonora rappresenta il primo, intenso capitolo del percorso degli Astrasonora, trio romano che sceglie di raccontare senza filtri ciò che spesso resta nascosto. Astasonora non è solo un album, ma una dichiarazione d’intenti: un’opera che attraversa territori emotivi complessi, fatti di fragilità, conflitti interiori e resistenza quotidiana.

I dieci brani che compongono il disco danno vita a un viaggio sonoro nei margini dell’esperienza umana, dove elettronica, new wave e tradizione cantautorale italiana si fondono in modo naturale e coerente. Il risultato è un suono essenziale ma incisivo, capace di sostenere testi diretti, talvolta scomodi, che parlano di alienazione sociale, paura del futuro, disillusione e ricerca di speranza.

Astrasonora sceglie di non inseguire l’estetica fine a sé stessa: ogni traccia è costruita per restituire autenticità, anche quando questa fa male. Le atmosfere sono cupe ma mai prive di luce, lasciando spazio a una tensione costante tra smarrimento e volontà di resistere. Come afferma la band, Astrasonora dà voce a ciò che spesso si evita di nominare, trasformando il dolore e le contraddizioni in materia sonora viva, reale, profondamente umana.

astrasonora - la copertina del nuovo omonimo album che raffigura un minotauro davanti a una finestra

Track by track

Nel loro album d’esordio, gli Astrasonora costruiscono una sequenza di storie autonome ma connesse, unite da un filo emotivo comune fatto di fragilità, conflitto e disillusione.

Iperbole apre il disco esplorando la degenerazione di una relazione segnata da gelosia e paranoia. L’amore si trasforma in ossessione, fino a perdere ogni significato, lasciando solo rabbia e vuoto.

Con Bastogi, primo brano scritto dalla band, il racconto si sposta nella periferia romana: un amore che tenta di sopravvivere tra degrado, dipendenze e un bisogno disperato di connessione.

Nostalgia ritrae una donna che rifiuta l’amore ma continua a cercarlo in modo sbagliato. Apparentemente forte, resta intrappolata tra rimpianti e distanza emotiva.

Alabastro affronta il tema dei cambiamenti invisibili dell’età adulta: normalizzazione, nuove priorità e il senso di non riconoscersi più.

In Quarzo il cambiamento diventa personale e doloroso, nato da un amore difficile che costringe il protagonista a reinventarsi.

Plastico racconta l’annullamento di sé in una relazione di dipendenza emotiva, dove una persona viene ridotta a oggetto.

Nadir cattura l’intensità degli amori estivi: brevi, profondi, destinati a finire ma impossibili da dimenticare.

Minotauro incarna le contraddizioni dell’era digitale, tra complottismo, vizi notturni e moralismi online.

Abu Dhabi osserva il desiderio di fuga di chi rincorre illusioni come unica via di resistenza.

Chiude Finale, riflessione su relazioni svuotate dall’estetica e dalla perfezione apparente, dove dietro le immagini resta solo distanza.

Astrasonora

La band nasce a Roma nel 2025. È la voce cruda della realtà, un viaggio tra il disagio quotidiano e la bellezza nascosta nel caos della vita. Con testi che raccontano senza filtri storie di alienazione, speranza e resistenza, la band dipinge scenari urbani e mentali, trasformando il grigio del quotidiano in suono in una sintesi elettronica e poetica, dove l’energia della new wave incontra liriche intense e dirette. È musica italiana senza retorica: lucida, disillusa, autentica.

Dicono di sé stessi: “Siamo Astrasonora: Claudio, Daniele e Francesco. Veniamo da Roma, ma da quartieri diversi, dove l’asfalto bolle d’estate e la musica serve a non impazzire. Lavoriamo in uffici con neon tremolanti e macchinette del caffè, cercando di sopravvivere. La nostra musica nasce così: tra divani sfondati, parcheggi vuoti e giornate tutte uguali. Raccontiamo ciò che c’è davvero: il disagio quotidiano, le relazioni che si sfilacciano, la noia e le esplosioni interiori. Mettiamo in musica quello che di solito si evita di dire. Nessun filtro, solo realtà”.

Credits

Testi e melodie vocali: Daniele Giannini
Musiche e produzione artistica: Claudio Del Proposto
Batterie elettroniche e visual design: Francesco Stefanini
Registrato, mixato e masterizzato presso: Jungle Music Factory (Roma, Italia)
Tecnico di registrazione, mix e mastering: Francesco Grammatico
Prodotto da: Claudio Del Proposto
Artwork: Francesco Stefanini
Foto ufficiali: Daniele L. Bianchi

“Astrasonora” è disponibile dal 12 dicembresu tutte le piattaforme digitali.

Potete seguire Astrasonora su FacebookInstagramSpotify e sul canale YouTube.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.
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