Butterfly, il thriller più discusso è di Martta Kaukonen

La parola ti scava dentro. La parola ti seduce. La parola ti inganna e non ti lascia scampo. Butterfly di Marttta Kaukonen, edizioni Longanesi, scardina ogni cliché di genere e offre un’esperienza che si avvicina più a un sogno inquietante che a una narrazione tradizionale.

Una è la terapeuta, l’altra è la paziente. Una delle due ha un segreto da nascondere. E una delle due è pronta a uccidere per ottenere quello che vuole. Dalla Finlandia un thriller d’esordio che esplora la zona oscura della relazione tra psicologo e paziente. Per la prima volta in un romanzo la narrazione assume il punto di vista disturbante di una serial killer donna e svela il lato oscuro della psicanalisi.

copertina del libro Butterfly  con una farfalla purpurea in copertina

Butterfly tra poesia e labirinto

Kaukonen dimostra una padronanza straordinaria della lingua, utilizzandola come un bisturi per sezionare le fragilità umane. La scrittura è densa, evocativa, intrisa di metafore e simbolismi che trasformano ogni scena in un piccolo enigma da decifrare. Le descrizioni sono talmente vivide da risultare quasi tangibili, ma anziché offrire certezze, amplificano il senso di smarrimento rendendo Butterfly più simile a un quadro surrealista che a una trama convenzionale.

Un thriller che abbraccia l’insolito

Ciò che distingue Butterfly è la sua capacità di fondere elementi tipici del thriller con un’atmosfera da incubo kafkiano. ll romanzo si sviluppa come una spirale che avvolge il lettore in un’ansia sottile e persistente. Butterfly è un viaggio ipnotico e disturbante, che richiede al lettore di abbandonare ogni aspettativa e lasciarsi trasportare in un mondo dove nulla è come sembra.

Martta Kaukonen ha creato un’opera d’arte che sfida le convenzioni del genere, dimostrando che il thriller può essere molto più di un semplice gioco di suspense. Può essere un’esplorazione profonda delle ombre che abitano l’animo umano. Non è un libro per tutti, ma per chi ama le storie che rompono le regole e lasciano un segno indelebile. Butterfly è una scelta imprescindibile.

helsinki sky line licenza CC

La trama

Clarissa Virtanem è la psichiatra più famosa della Finlandia e il suo successo è decisamente meritato perché nessuno è più bravo di lei nell’entrare nella mente delle persone e salvarle da loro stesse. È per questo che Ira, giovane ventenne, ha deciso di bussare alla porta del suo studio. Il motivo è comune: ha un disturbo ossessivo compulsivo di cui non riesce a liberarsi. Clarissa accetta di curarla ma, una volta stabilita la segretezza del rapporto
terapeuta-paziente, Ira confessa la verità: il suo vero disturbo è l’omicidio seriale e vuole che Clarissa la aiuti. Ma qualcosa nelle parole di Ira stona. I confini della relazione tra le due donne si confondono e il piano della realtà e quello della menzogna entrano pericolosamente in contatto.

C’era troppo sangue nella stanza. No, non avevo critto le parole delle canzoni dei Beatles sulle pareti con il sangue, come la Manson Family. Però sul
tappeto c’era una macchia enorme. Non era a forma di cuore, era una di quelle macchie d’inchiostro in cui chi fa i test psicologici dice di vedere una farfalla perché on ha il coraggio di ammettere che sembra una vagina. (…) Quando mi allontanai dal cadavere e mi avvicinai alla macchia, fu come camminare su un prato bagnato di pioggia. Le mie impronte insanguinate mi seguivano. Mi sentii raggelare. Com’era possibile che quella macchia assomigliasse così tanto alla prima tavola del test di Rorschach?

Per chi vuole immergersi nelle prime trenta pagine del thriller Butterfly può cliccare qui

Helsinki ghiaccio
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I protagonisti

IRA Una giovane donna tormentata da un passato oscuro e doloroso, che tenta con tutte le sue forze di seppellire. Ma quel passato continua a riaffiorare, travolgendo la sua esistenza con ansia opprimente, stress insostenibile, visioni angoscianti e una battaglia incessante contro la bulimia. La sua vita è una prigione di sofferenza, un inferno che sembra non avere fine. Ira ha smesso di chiedere aiuto. Lo aveva fatto in passato, implorando comprensione e sostegno, ma tutto ciò che ha ricevuto è stato indifferenza e incomprensione. Nessuno ha mai veramente ascoltato il suo dolore, nessuno ha mai capito cosa le sia accaduto.

Clarissa Virtanem, riconosciuta come una delle psicologhe più competenti, apprezzate e altamente stimate in tutta la Finlandia. Ma anche una star dei talk show dove compare in tailleur griffato e tacco dodici perché vuole rispondere a un cliché.

Pekka, marito di Clarissa. Oscurato dalla brillante e affermata moglie e perennemente ossessionato dalla gelosia e dal timore che possa avere un amante.

Arto, giornalista freeleance che ha smesso di essere il migliore sulla piazza da quando l’alcool si è impadronito della sua vita e della sua anima.

Martta Kaukonen

immagine da Longanesi

Martta Kaukonen (1976), laureata in Arte, vive a Helsinki ed è una critica cinematografica per il più importante quotidiano della Finlandia Helsingin Sanomat. Da sempre appassionata di narrativa, nel 2021 ha deciso di dedicarsi alla scrittura di un romanzo. Attingendo ad alcuni meccanismi tipici dei thriller da grande schermo ha dato alla luce il suo esordio Butterfly, un grande successo di critica e pubblico in patria subito acquisito in quindici paesi.

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte e Cultura. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla realizzazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva. Cura dal 2024 la.promozione della fondazione Sergio Bonfantini e dal 2021 la promozione della Fondazione Carlo Bossone. .Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “ del dottor Ravazzani. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Ha curato per il Comune di Collegno 2 mostre d'arte di respiro nazionale nel 2021 e nel 2022 con circa 90.000 visitatori. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".