Camper che passione! Giorgio Camporese arriva a Modena

Le vacanze in camper rappresentano una scelta sempre più diffusa tra coloro che desiderano un modo di viaggiare all’insegna della libertà e della scoperta e lo sa bene il noto youtuber Giorgio Camporese, che da anni viaggia per l’Italia con il suo camper. Ma prima di parlare di Giorgio e della sua esperienza a Modena, facciamo un breve recall.

Il camper offre la possibilità di esplorare nuove destinazioni senza vincoli di orari o strutture fisse, consentendo un contatto più autentico con i luoghi visitati. Si tratta di una forma di turismo che permette di vivere a pieno l’avventura, immergendosi nella natura e nelle tradizioni locali, senza rinunciare al comfort di avere sempre a disposizione la propria “casa su ruote”.

L’Italia, con la sua ricchezza di paesaggi e cultura, è una meta perfetta per i camperisti, anche se questo tipo di turismo può incontrare alcune sfide legate ai servizi e alle infrastrutture disponibili. Tuttavia, la crescita del settore e l’aumento delle immatricolazioni di camper testimoniano il potenziale inespresso di un mercato in continua espansione, spinto dalla voglia di viaggiare in modo indipendente e sostenibile.

Ma quando è nata davvero la moda di usare il camper come svago?

C’era una volta…il camper

La storia del camper risale ai primi dell’ottocento. Ovviamente, non erano motorizzate e dotate di tutti i confort odierni, ma erano case attrezzate su ruote, trainate da cavalli. Erano usate per compiere lunghi viaggi, trasportavano merci e persone e viaggiavano in carovane (da qui il nome “caravan”). Diventano in breve tempo la “casa viaggiante” o per circensi e intrattenitori di spettacolo. Un mezzo comodo per spostarsi su lunghi tragitti e portare il proprio spettacolo in giro per il mondo.

Quando fa il suo esordio nel mondo il motore a scoppio, si cominciano ad avere i primi veicoli motorizzati. Qui nascono due tipi di case viaggianti, quelli dotati di un motore e somiglianti agli attuali furgoni o camionette, e quelli che invece hanno una cabina e un traino a motore. La distinzione fa si che nasca il termine “roulotte” per quelli a traino e camper o caravan per quelli integrati.

Negli anni sessanta, ma soprattutto settanta è il momento in cui si consolida la figura del camper come strumento ufficiale di vacanza. Sono i tedeschi a lanciare, per così dire, la moda. Chi non ricorda il buon vecchio modello Westfalia Volkswagen montato su un modello T1? Ancora oggi è un pezzo da collezione molto ambito.

Erano parcheggiati un pò ovunque in tutta Europa, rigorosamente color verde militare o decoati con fiori, scritte e simboli inneggianti alla libertà e all’anarchia.

Vacanze in camper - nella foto il vecchio modello della Volkswagen verde con tetto estensibile , aperto sul fianco adibto all'interno con letti e cucina

Modena, città a misura di camperisti

Modena si dimostra una città a misura di camperisti, meta perfetta per chi per i propri momenti di vacanza sceglie la casa su ruote. A promuovere con ottimi voti la città di San Geminiano e i suoi dintorni, è Giorgio Camporese camperista da oltre trent’anni e noto Youtuber che da diverso tempo racconta attraverso il suo canale che vanta 5.600 iscritti e 40mila visualizzazioni al mese, i viaggi on the road.

Sul suo canale descrive le bellezze dei luoghi che attraversa, soffermandosi anche sulla qualità dei servizi offerti a coloro che scelgono le vacanze in camper: una forma di turismo che in Italia continua a crescere, con potenziale che appare ancora inespresso e che, fanno notare gli appassionati, purtroppo non sempre lungo lo Stivale viene accolto con favore dalle amministrazioni locali.

La scoperta delle tradizioni modenesi

“Modena e dintorni si sono rivelati uno scrigno di opportunità, alcune note, altre da scoprire con la voglia e la curiosità tipica dei camperisti che escono volentieri dagli itinerari più classici. Abbiamo trovato davvero di tutto a partire dalla cucina tradizionale, che offre prodotti tipici come il parmigiano reggiano, il lambrusco e l’aceto balsamico tradizionale di Modena D.O.P. di cui abbiamo scoperto la storia grazie alla visita in una affascinante acetaia. Per restare in tema, bellissimo anche il Mercato Albinelli che ricorda ambienti di cui in molti casi si è persa traccia” racconta Giorgio Camporese.

Il tour di Giorgio Camporese

Lo Youtuber padovano, accompagnato dalla moglie Anna Maria, è arrivato in città nel pomeriggio di mercoledì 18 settembre ed è stato ospitato sino a domenica 22 in via Collegarola nell’ampio spazio attrezzato curato dal Camper Club Mutina. Un’area particolarmente apprezzata dai camperisti che è in grado di ospitare contemporaneamente sino a 45 camper e che lo scorso anno ha ospitato oltre 10mila persone, l’80% delle quali straniere.

Durante le giornate di permanenza a Modena ha toccato quattro diversi comuni: Modena, dove ha visitato, tra gli altri, il Palazzo Ducale, il duomo, il Museo Enzo Ferrari e il Mercato di via Albinelli, Nonantola con sosta all’Abbazia, da Giacobazzi Vini e dal produttore di Parmigiano Reggiano bio Reggiani; Campogalliano dove sono stati ospitati dal Museo della bilancia e, infine, Castelfranco Emilia con visita al Museo Pagani e, presso l’Acetaia Gambigliani Zoccoli gestita da Mario Gambigliani Zoccoli, presidente dell’Associazione Esperti Degustatori Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. e del Consorzio Produttori Antiche Acetaie – ABTM D.O.P.

Camper - un uomo corpulento in mezzo a tante botti distese a terra

Un’iniziativa per promuovere il turismo in camper

Un piccolo test, letteralmente on the road, organizzato dall’Associazione Esperti Degustatori Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. che ha deciso di invitare lo Youtuber per cercare di intercettare una forma di turismo che continua ad espandersi: secondo i dati diffusi in occasione del recente Salone del Camper tenutosi a Parma negli ultimi sette mesi le immatricolazioni sono cresciute del 22%.

“Questa iniziativa rientra tra le molte attività che svolgiamo come Consorzio e Associazione per far conoscere la cultura ‘balsamica’, per mostrare cosa avviene a monte, prima di trovare il prodotto confezionato nella bottiglietta di Giugiaro. In questo caso, grazie alla disponibilità di Giorgio Camporese, abbiamo colto l’opportunità di farci conoscere al mondo dei camperisti, un pubblico particolarmente curioso e desideroso di scoprire le eccellenze e le curiosità dei luoghi che attraversano con i loro camper” ha dichiarato Mario Gambigliani Zoccoli.

Considerazioni di Giorgio Camporese sui servizi per i camperisti

“Con riferimento ai servizi e all’accoglienza rispetto a chi si muove in camper ho trovato molti punti di forza e devo fare i complimenti al Camper Club Mutina: si percepisce che l’area di sosta con le numerose piazzole ben delimitate e gli spazi circostanti sono stati ideati da chi conosce le nostre esigenze perché a loro volta camperisti. Se dovessi dare un consiglio all’amministrazione locale cercherei di lavorare per migliorare il collegamento con il centro città prevedendo anche una fermata del servizio pubblico vicino all’ingresso del parcheggio” ha concluso Giorgio Camporese.

La crescita dell’area di sosta per camper a Modena

Per avere un’idea dei numeri che riguardano l’unica area di sosta ufficiale riservata ai camper a Modena abbiamo sentito Norina Alberti, presidente del Club: “Complessivamente abbiamo 45 piazzole. Dopo il Covid, il lavoro, ogni anno aumenta di circa il 20%. Nel 2024, vista la tendenza, prevediamo di accogliere più di seimila camper. Prevalgono i turisti stranieri che arrivano davvero da tutto il mondo. Ricordo che abbiamo persino ospitato un gruppo di cinesi, che si spostavano su sei camper con motorizzazione IVECO, che si sono fermati da noi prima di arrivare a Suzzara dove ha sede lo storico stabilimento dell’azienda.”

Ora non resta che aspettare qualche giorno per vedere sul suo omonimo canale YouTube il dettagliato e imparziale racconto della trasferta modenese di Giorgio Camporese.

Giorgio Camporese - tre persone avanti a un camper - uno di loro tiene in mano un apbottiglietta, l'altro una bicicletta mentre la donna indossa una maglia bianca a strisce rosse

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”