Disturbi dell’alimentazione: la comunità “Lo Specchio DAN”

Disturbi dell’alimentazione e della nutrizione: la Comunità “Lo Specchio DAN” inaugura il nuovo centro con 40 posti letto a Domusnovas risponde alla carenza di posti in Italia per la cura di coloro che sono affetti da DAN

Non ci stancheremo mai di parlare dei disturbi causati dalla pandemia e, nello specifico, della crescita dei disturbi dell’alimentazione che colpiscono maggiormente i giovani. A questo proposito, il progetto “Scusate il disturbo” realizzato l’anno scorso proprio dal nostro magazine, ha coivolto e interessato diversi comuni italiani, istituti scolastici e istituzioni. Ma non basta. Non basta.

Sono quasi 4 milioni gli italiani che soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (DAN). Il 70% di loro sono adolescenti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nella fascia d’età tra i 12 e i 25 anni questo tipo di patologie rappresentala seconda causa di morte, con circa 4 mila decessi l’anno nel nostro Paese.

Come, purtroppo, troppo spesso succede, non esiste una vera e propria rete strutturata a sufficienza per sostenere e supportare le persone che soffrono di queste patologie. Il bonus psicologico si è dimostrato un fallimento, vuoi per l’iter burocratico per accedervi, vuoi per l’alto numero di richieste e le associazioni o gli organismi autonomi che si attivano per la causa non godono del meritato supporto. Tutto è in mano al volontariato e al buon cuore delle persone. Il problema più grosso è realizzare dei lughi di aggregazione o dove le persone possono incontrare cure e sostegno con il supporto di personale specializzato.

La buona notizia è che esiste una struttura di tipo residenziale. La cattiva, è che è l’unica in Italia e si trova in Sardegna.

Un viaggio alla conoscenza di se stesso

‘Lo Specchio DAN’ è l’unica struttura in Italia di tipo residenziale e semi-residenziale specializzata nella cura di coloro che sono affetti contemporaneamente da dipendenze patologiche e da DAN, nonché l’unica a ricoverare gli adulti anche con figlio minore al seguito. “La nuova sede più grande è una speranza per i pazienti della Sardegna e delle altre Regioni italiane. Quando una società perde fiducia e speranza servono piccoli, quotidiani gesti concreti perché sia possibile credere nel cambiamento. C’è un posto che accoglie e cura, c’è un posto che ascolta il dolore di figli e genitori e un’equipe che lavora perché crede che cambiare e guarire sia possibile per tutti anche per quelli su cui non scommette più nessuno”, ha dichiarato Giovanna Grillo, Presidente e Responsabile legale de ‘Lo Specchio’.

Il percorso di cura di un ragazzo o di una ragazza affetti da disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, così come la storia dei luoghi di cura, possono essere paragonati ad un viaggio.

In un momento in cui aumentano inesorabilmente i casi di coloro che soffrono di queste patologie e diminuiscono i posti dove poterli curare – “Lo Specchio DAN” vuole dare una risposta concreta a giovani, adulti e famiglie.

In una terra come quella sarda, che è un’isola, il viaggio è la dimensione esperienziale che più si avvicina all’essenza di questi luoghi e che meglio incarna il cambiamento.

Vi invitiamo a conoscere un altro “Lo Specchio DAN”, una realtà che prenderà per mano tutti coloro che si uniranno a questo splendido percorso.

Lo Specchio DAN

Per rispondere all’aumento dei casi, “Lo Specchio Dan”, realtà che si occupa da anni di questi disturbi – accogliendo pazienti da tutta Italia tramite il SSN – inaugura una nuova struttura che sarà presentata nel corso della conferenza stampa in programma mercoledì 9 novembre a Domusnovas (SU), in Sardegna, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, medici, operatori e testimonianze di pazienti.

Questo permetterà a tutti coloro, in Italia,  che soffrono di queste patologie di essere accolti e curati in una nuova realtà.

La comunità ‘Lo Specchio DAN’ ha presentato a Domusnovas, in Sardegna, il nuovissimo centro che potrà ospitare 40 persone provenienti da tutta Italia, con un incremento di ben 23 posti letto rispetto ai 17 prima disponibili.

Lo specchio DAN un disegno con una donna con capelli neri lunghi abbraccia dei cuori colorati e tanti ragazzi abbracciano lei lungo i fianchi
Comunità Lo Specchio DAN

Una comunità…controcorrente

Mentre in diverse Regioni italiane la disponibilità di posti nelle strutture specializzate in queste patologie diminuisce, la comunità ‘Lo Specchio DAN’ ha deciso di invertire la rotta e di investire risorse finanziarie e umane per rispondere al preoccupante aumento di ragazze e ragazze colpite da malattie come tra le altre anoressia, bulimia e binge. Continuano infatti a crescere le morti legate ai disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (DAN), anche a causa della difficoltà di trovare assistenza specializzata.

Con l’inaugurazione del nuovo centro di Domusnovas intendiamo dare una risposta concreta alle tante famiglie che faticano a trovare assistenza in tempo utile. Intervenire in modo rapido è infatti cruciale per poter salvare la vita di chi è colpito da disturbi del comportamento alimentare”, ha spiegato Leonardo Mendolicchio, Direttore scientifico della comunità ‘Lo Specchio DAN’ e Responsabile U.O.C. Riabilitazione DAN dell’Istituto Auxologico italiano di Piancavallo.

Prima del Covid i morti annui per disturbi alimentari si aggiravano intorno ai 3000 l’anno, un numero già elevatissimo,mentre nel 2020 sono stati ben 5000. L’incidenza di anoressia e bulimia è aumentata del 45% per effetto della pandemia, con un picco soprattutto tra i giovanissimi tra i 10 e i 17 anni di età, colpiti fino a quattro volte di più rispetto al periodo pre-Covid a causa dell’isolamento sociale. Al contempo, è diminuita del 22% l’offerta di assistenza. Per questo è fondamentale poter contare su un numero maggiore di posti letto”, ha concluso.

La presentazione

Alla conferenza sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni. Francesca Locci, assessore ai Servizi Sociali di Domusnovas, ha portato i saluti della sindaca Isangela Mascia, e sottolineato come la nuova struttura per la cura disturbi alimentari sia “un fattore altamente positivo, anche per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema delicato che costringe tutti a riflettere”. Francesca Fialdini, conduttrice della docu-serie tv Rai “Fame d’Amore”, ha espresso l’augurio che questa novità inneschi un vero e proprio “contagio a livello nazionale”. “Il fatto che in una realtà come la Sardegna un piccolo nucleo si allarghi e aumenti sua offerta – ha aggiunto – è un sollievo”.

Pablo Belfiori, Direttore Sanitario de ‘Lo Specchio DAN’, ha ricordato che i disturbi del comportamento alimentare sono diversi dalle altre patologie psichiatriche “perché richiedono un intervento non solo medico-farmacologico, ma anche di tipo educazionale e nutrizionale”. Realtà come ‘Lo Specchio DAN’ hanno possibilità di curare i DAN, ha spiegato, proprio perché lavorano in un’ottica psico-nutrizionale. Fabrizia Falco psicologa coordinatrice de ‘Lo Specchio DAN’, ha ripercorso invece la storia della comunità dai suoi primi difficili passi, mentre Emanuele Fresa,Direttore area Piemonte Istituto Auxologico Italiano IRCCS, ha illustrato i vantaggi di creare sinergie e di lavorare in rete.

Nel corso dell’evento c’è stato spazio anche per i contributi di Elisabetta Manca, presidente dell’Associazione DCA Voci dell’Anima di Cagliari. Maria Giovanna Masala, presidente dell’Associazione Canne al Vento di Sassari, e Aurora Caporossi, fondatrice dell’Associazione Alimenta. Molto apprezzate infine le testimonianze dirette di due ex pazienti e delle influencer Giorgia Bellini e Giada Salvi, impegnate nella sensibilizzazione sui disturbi alimentari.

L’approccio multidisciplinare

Il tratto distintivo dell’approccio terapeutico praticato nel centro di Domusnovas è la multidisciplinarità e la presa in carico a 360° del paziente, che viene accolto in una vera e propria comunità-famiglia ed è sostenuto anche in vista di un futuro reinserimento lavorativo. A questo fine sono molti i laboratori di formazione proposti: orto, cucina, panificazione, giardinaggio, sartoria, teatro, musica, oltre ai corsi di pizzaiolo e agronomo, alle attività educative di cultura generale e ai percorsi di cinematografia. Per i minori è invece prevista la frequenza alla scuola pubblica.

Un’equipe multidisciplinare e qualificata, con orientamento clinico dedicato alla individualità di ogni paziente, utilizza inoltre strumenti psico-educativi per sostenere l’acquisizione di consapevolezza, l’autosufficienza e maggiori competenze. La persona è al centro del lavoro, mentre la psicoterapia e la riabilitazione nutrizionale sono integrate in modo costante, con lo scopo di migliorare l’equilibrio psicofisico di ogni ospite.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”