Avvistamenti droni misteriosi USA: identificati come UAP, cosa sono e da dove vengono? Tra divieti e no-fly zone, come stanno reagendo gli americani?
Cieli americani, 2024: tra i grattacieli di New York e le pianure del Midwest, ombre meccaniche solcano il cielo. Non sono aerei, non sono elicotteri: sono droni. Grandi, piccoli, singoli o in formazione. Li avvistano ovunque, da cittadini curiosi a piloti preoccupati. Ma da dove vengono questi droni misteriosi? E soprattutto: cosa vogliono?
La presenza di questi droni ha scatenato una psicosi collettiva. Nei bar, sui social, nei talk show si parla di una nuova minaccia invisibile. C’è chi teme che siano strumenti di spionaggio, chi li associa a un imminente attacco degli extraterrestri, e chi pensa che siano solo uno scherzo tecnologico andato fuori controllo.
A peggiorare le cose è il numero crescente di avvistamenti: negli Stati Uniti ci sono più di un milione di droni legalmente registrati presso la FAA, e in un dato giorno migliaia di droni commerciali, per hobbisti o delle forze dell’ordine, volano legalmente nei cieli. Tuttavia, come dichiara l’FBI, ha ricevuto segnalazioni di oltre 5.000 avvistamenti di droni nelle ultime settimane, con circa 100 piste investigative generate. Per molti, questi numeri sono sufficienti per scatenare l’allarme.
Qualcuno ha persino raccontato di averli visti volare in formazione, come se stessero eseguendo un piano preciso. Ma il vero problema è un altro: nessuno sembra sapere la verità, e l’incertezza non fa che alimentare l’ansia collettiva.
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— Ursla_k80 (@ursla_k80) December 21, 2024
UFO o UAP?
Chiamiamoli come vogliamo: droni, UFO, UAP. Ma cosa significano davvero queste sigle? È qui che il dibattito si fa interessante. Il termine “UFO” (Unidentified Flying Object) evoca subito immagini di dischi volanti e alieni verdi, ma non è altro che un oggetto volante non identificato.
In tempi recenti, per sgombrare il campo da associazioni extraterrestri, è stato introdotto il termine “UAP” (Unidentified Aerial Phenomena), una definizione più tecnica e meno evocativa, che però copre lo stesso concetto: un oggetto o un fenomeno osservato nel cielo e non immediatamente spiegabile.
Nel caso di questi droni, tuttavia, la situazione è meno chiara di quanto sembri. Secondo quanto dichiarato dalla FAA, la maggior parte degli avvistamenti recenti riguarda dispositivi facilmente identificabili: droni commerciali, modelli per hobbisti, o anche mezzi delle forze dell’ordine. Ma se è così semplice, perché il clamore? E soprattutto, perché alcuni di questi oggetti volanti sembrano sfuggire ai radar, volare in formazione e persino apparire nei pressi di installazioni militari?
Una parte del mistero potrebbe derivare proprio dalla difficoltà di tracciare e distinguere questi dispositivi nel cielo notturno. La luce delle stelle, i riflessi e persino errori umani possono trasformare un drone ordinario in un oggetto volante “non identificato”. Ma il problema non è solo tecnico: è anche psicologico. Per molti, vedere un oggetto misterioso nel cielo risveglia paure e speranze antiche. E se non fosse un drone? E se fosse qualcosa di più? Una domanda che, da decenni, tiene gli esseri umani con il naso all’insù.
Il silenzio del governo: protezione o disinformazione?
Se c’è una cosa che alimenta la paranoia più dei droni stessi, è il silenzio delle autorità. La Federal Aviation Administration (FAA) e il Dipartimento della Sicurezza Interna (DHS), unitamente a FBI e DoD, sulla risposta in corso agli avvistamenti di droni segnalati, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che però dice poco e niente. “Non rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale” è diventata la frase più ripetuta nei comunicati. Ma allora, perché non ci dicono di più?
Le autorità hanno imposto, inoltre, un divieto totale di volo per i droni su tutto il territorio degli Stati Uniti, almeno fino al 17 gennaio 2025. Una misura drastica, che ha colpito non solo gli hobbisti, ma anche aziende che utilizzano droni per lavoro.
“Dopo aver esaminato attentamente i dati tecnici e i suggerimenti dei cittadini interessati, valutiamo che gli avvistamenti fino a oggi includano una combinazione di droni commerciali legali, droni per hobbisti e droni delle forze dell’ordine, nonché velivoli ad ala fissa con equipaggio, elicotteri e stelle segnalati erroneamente come droni. Non abbiamo identificato nulla di anomalo e non valutiamo l’attività fino a oggi come un rischio per la sicurezza nazionale o pubblica sullo spazio aereo civile nel New Jersey o in altri stati del nord-est“.
Quindi, secondo quanto riportato dalla FAA, gli avvistamenti finora analizzati includono una combinazione di droni commerciali legali, droni per hobbisti, droni delle forze dell’ordine e persino aerei ad ala fissa o elicotteri scambiati erroneamente per droni. Eppure, queste rassicurazioni non bastano a placare le preoccupazioni.
Restricted area: no fly zone for drones.
Il Dipartimento della Difesa ha confermato che sta monitorando con attenzione queste attività e ha adottato misure di rilevamento avanzate: “riconosciamo la preoccupazione di molte comunità. Continuiamo a supportare le autorità statali e locali con tecnologie di rilevamento avanzate e supporto alle forze dell’ordine. Esortiamo il Congresso a promulgare una legislazione anti-UAS quando si riunirà, che estenderebbe ed espanderebbe le autorità anti-droni esistenti per identificare e mitigare qualsiasi minaccia che potrebbe emergere“.
Tuttavia, il loro approccio prudente non è sufficiente a dissipare i dubbi.
Gli avvistamenti di droni vicino a installazioni militari e all’interno di spazi aerei riservati, come quelli registrati nel New Jersey, sollevano ulteriori interrogativi. Infatti, il comunicato prosegue assicurando che “il DoD prende sul serio l’accesso non autorizzato al suo spazio aereo e si coordina strettamente con le autorità federali, statali e locali delle forze dell’ordine, ove opportuno. I comandanti locali sono attivamente impegnati per garantire che siano in atto misure di rilevamento e mitigazione appropriate“.
“Monitorato” al punto da decidere di imporre il divieto di volo di privati in diverse aree degli States che, nel rapido volgersi di due giorni, sono passate da 22 a 30.
(Per conoscere le zone interessate dal divieto clicca qui)
Dalle teorie complottiste agli alieni: quando la fantasia supera la realtà
Dove non arrivano i fatti, arriva l’immaginazione. E qui il popolo del web è un maestro. Reddit, Twitter, TikTok: ogni piattaforma diventa un campo di battaglia per teorie e congetture.
C’è chi è convinto che i droni misteriosi siano strumenti di sorveglianza cinesi o russi, parte di un piano di spionaggio su larga scala. Altri, più cinici, pensano che siano test segreti del governo americano stesso, magari nuove tecnologie militari.
E poi ci sono i romantici del mistero: “Sono extraterrestri!“, scrive qualcuno. “Finalmente sono arrivati, e il governo ce lo sta nascondendo!” Non mancano neppure le teorie più bizzarre: droni inviati dal futuro per studiare il passato (cioè noi), o macchine costruite da un’intelligenza artificiale fuori controllo.
Le ipotesi si sprecano: basi aliene nascoste, tecnologie avanzate fuori controllo, o semplicemente un colossale errore di comunicazione da parte delle autorità. Non importa quanto siano improbabili, queste idee trovano sempre un pubblico pronto ad ascoltare. E in un’era in cui il sensazionalismo regna sovrano, ogni teoria, per quanto assurda, trova il modo di diffondersi, con la complicità dei social.
Psicosi da droni: tra laser e divieti
La psicosi non si ferma alle teorie. Alcuni cittadini hanno deciso di agire. Comprare un puntatore laser e sparare ai droni è diventata quasi una moda in alcune aree. Un modo per “difendersi”, dicono. Ma il governo non è d’accordo.
Le autorità hanno dovuto imporre un divieto sull’uso di laser verso il cielo, per evitare che questi colpiscano non solo i droni, ma anche aerei di linea, con il rischio di provocare incidenti mortali. In un episodio recente, un pilota ha riportato di essere stato accecato temporaneamente da un raggio laser, mettendo a rischio l’atterraggio del suo aereo.
E non finisce qui: è stato vietato perfino far volare droni privati, nel tentativo di distinguere i dispositivi misteriosi da quelli comuni. Secondo il governo, questa misura è necessaria per supportare le tecnologie di rilevamento avanzate e proteggere lo spazio aereo. Questo ha creato disagi per molti, dalle aziende che utilizzano droni per consegne rapide, agli appassionati che usano i droni per hobby. Insomma, la situazione è sfuggita di mano.
Ma sono davvero solo droni?
La domanda resta sospesa. Nessuno sembra avere una risposta definitiva. Gli avvistamenti di droni misteriosi continuano, le teorie si moltiplicano, e il governo sembra più interessato a tranquillizzare che a spiegare. Forse non sanno nemmeno loro di cosa si tratta. Forse è davvero un mistero più grande di quanto possiamo immaginare.
Oppure è tutto molto più semplice di così. Come dichiarano le autorità, potrebbero essere droni commerciali fuori rotta, esperimenti tecnologici o addirittura semplici allarmi infondati amplificati dalla frenesia mediatica. Ma finché non ci saranno risposte chiare, la questione continuerà a suscitare dubbi e preoccupazioni.
Infatti, notizia delle ultime ore, gli avvistamenti non riguardno solo più fli Stati Uniti, ma arrivano segnalazioni analoghe anche da Russia, Cina, Giappone, Germania, Romania e anche dall’Italia.
E se fossero solo le consegne di Natale?
Certo che come anno bisestile, questo 2024 finisce proprio “col botto”, e se ne va con un alone di mistero mica da poco.
E qui arriviamo alla battuta finale. Perché prendersela troppo?
Forse quei droni misteriosi non sono alieni, non sono spie, non sono nemmeno il governo che ci osserva. Forse è solo Amazon che si sta preparando a farci consegne di Natale più veloci. Dopotutto, chi non vorrebbe ricevere i propri pacchi direttamente dal cielo?
Finché non ci portano carbone, forse possiamo rilassarci.


immagine di copertina creata con IA Canva