“FolleMente” di Paolo Genovese sbanca al box office con un film geniale, un cast stellare e una storia fuori dagli schemi! Scopri anche cosa ne pensano i protagonisti in un’intervista molto divertente (recensione senza spoiler).
Preparatevi a un viaggio folle, ironico e sorprendente dentro la mente umana! Paolo Genovese torna sul grande schermo con FolleMente, una commedia romantica che non si accontenta di raccontare una storia d’amore, ma la disseziona, la smonta e la ricompone in un modo completamente inedito.
La trama, ovviamente, senza spoiler. Piero e Lara si incontrano per un primo appuntamento a casa di lei. Fin qui, tutto normale. Ma quello che sembra l’inizio di una classica serata tra due sconosciuti si trasforma presto in un’avventura psicologica spassosa e geniale, un viaggio nei meandri della loro mente dove razionalità, passioni e insicurezze si danno battaglia senza esclusione di colpi.
Un viaggio che gli stessi attori ci racconteranno tra poco in una bellissima intervista.
Un’idea che arriva da lontano
Genovese non ha certo preso spunto da Inside Out della Pixar, come qualcuno potrebbe pensare. L’idea di FolleMente ha radici ben più lontane, come afferma lo stesso regista, addirittura in uno spot pubblicitario che il regista realizzò nel 1999 per il canone Rai. Già allora giocava con il concetto di una mente abitata da voci e pensieri contrastanti, anticipando di anni quello che oggi diventa un lungometraggio fresco e originale. “Tutti noi siamo pluriabitati”, ha raccontato in un’intervista. Infatti, a pensarci bene, quante volte ci ritroviamo ad aver pensieri che sembrano “vocine” che suggeriscono da diversi punti di vista, soluzioni o ipotesi?
Ora, immaginate di dare un corpo e un volto a queste tanti “io” che coabitano contemporaneamente nella nostra testa. E immaginate che ognuno rappresenti una personalità univoca e ben distinta, un tratto caratteriale, una qualità, un’emozione. La mente si affolla di gente e diventa una sorta di “parlamento”dove ognuno dice la sua, ovviamente, secondo il proprio punto di vista.
Ora portate tutto sul grande schermo, scegliendo per ogni personaggio un attore, e il gioco è fatto!
Un cast spettacolare per personalità esplosive
A dare volto ai protagonisti diretti magiistralmente da Paolo Genovese, troviamo Edoardo Leo e Pilar Fogliati, una coppia che funziona alla perfezione. Ma le vere star sono le loro personalità interiori, che prendono vita grazie a un cast corale eccezionale.
Dentro la testa di Piero troviamo Marco Giallini nei panni del Professore, la voce della razionalità, Maurizio Lastrico alias Romeo, il lato romantico, Claudio Santamaria che interpreta Eros, la passione pura, e Rocco Papaleo che incarna Valium, l’anima pigra e disillusa.
E che dire della mente di Lara? Claudia Pandolfi è Alfa, autoritaria e severa, Emanuela Fanelli è Trilli, il lato seduttivo e malizioso, Maria Chiara Giannetta è Scheggia, l’anima impulsiva, e Vittoria Puccini è Giulietta, la sognatrice innamorata dell’amore.
Questa scelta registica non è solo brillante, ma dona al film un ritmo serrato e una dimensione teatrale irresistibile. I dialoghi sono il cuore pulsante della storia, rendendo ogni scena una piccola battaglia psicologica tutta da gustare.
Una regia che scava nell’animo umano
Come reagirà Piero quando scoprirà che la sua razionalità non è poi così infallibile? E Lara sarà pronta a dare ascolto alla sua parte più impulsiva? Ma soprattutto, cosa succede quando le loro personalità interne si scontrano tra loro, lasciando che siano le emozioni più vere a prendere il sopravvento?
Paolo Genovese gioca con queste dinamiche con ironia e intelligenza, portandoci ad immedesimarci nei personaggi e nelle loro lotte interiori. Quante volte anche noi ci siamo trovati a combattere tra il cuore e la testa, tra il desiderio di lasciarci andare e la paura di sbagliare?
Il regista si diverte a giocare con la psicologia e lo fa con una maestria che pochi registi italiani possiedono. Non è solo una commedia romantica, ma un vero e proprio esperimento narrativo: le personalità interiori prendono forma e interagiscono tra loro, permettendoci di esplorare insicurezze, desideri e paure in modo originale e mai banale. Il montaggio, dinamico e preciso, alterna alla perfezione i pensieri interiori con le azioni reali, mentre la fotografia riesce a rendere vivi e accoglienti anche gli ambienti più chiusi.
Risate, introspezione e colonna sonora: il mix perfetto
Uno dei punti di forza di FolleMente è il suo equilibrio perfetto tra comicità e riflessione. Si ride di gusto, grazie a battute brillanti e situazioni assurde, ma allo stesso tempo si riflette sulle relazioni, sulla paura di amare e sulle mille maschere che indossiamo quando ci buttiamo in una storia d’amore.
E poi c’è la colonna sonora, curata da Maurizio Filardo, impreziosita dalla title-track di Levante e da un omaggio a Il Marchese del Grillo di Mario Monicelli.
Ma c’è un’altra canzone che ha catturato la mia fantasia, ancor prima di vedere il film: Somebody to Love dei Queen. C’è un motivo preciso per cui questa immortale hit è parte integrante della storia, e ve ne parlo in dettaglio in questo articolo: Dai Queen a “FolleMente”: il viaggio senza tempo di “Somebody to Love”.
Un successo che fa bene al cinema italiano
Il film ha riscosso un notevole successo al botteghino, registrando un esordio da record per il cinema italiano post-pandemia: 10 milioni di incassi nei primi dieci giorni dall’uscita nelle sale. Un film che piace al pubblico e che anche la critica ha accolto positivamente, elogiandone la freschezza e l’originalità.
FolleMente riesce a innovare la commedia romantica senza stravolgerne la formula, offrendo una visione divertente e, al contempo, profondamente umana delle relazioni sentimentali.
Con una sceneggiatura brillante e uno stile inconfondibile, FolleMente non è solo intrattenimento, ma anche uno spunto di riflessione su chi siamo davvero quando ci innamoriamo. Una commedia intelligente, profonda e irresistibile, capace di lasciare un segno nel cuore e nella mente. Insomma, un film da non perdere!
Ed ora, gustatevi l’intervista!
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