Francesco Montanari legge “La metamorfosi” di Kafka (videointervista)

Intervista con Francesco Montanari: il celebre attore romano rende omaggio a Franz Kafka, nei 100 anni dalla morte, attraverso la lettura de “La metamorfosi”.

Maggio è per antonomasia il mese dedicato ai libri e, oltre al Salone Internazionale del Libro di Torino, in ogni comune di Italia si organizzano eventi letterari. Ma ci sono associazioni culturali che lavorano tutto l’anno con lo scopo di promuovere la lettura, come l’associazione Aps #cosavuoichetilegga?, punto di riferimento nel Ponente Ligure per la qualità degli appuntamenti che organizza per promuovera la cultura e l’arte.

L’evento di lunedi scorso è però stato davvero di una qualtà eccelsa: l’attore Francesco Montanari ci ha letteralmente rapito e trasportato ne “La metamorfosi” di Kafka, accompagnato da un’atmosfera musicale suggestiva e coinvolgente.

Un progetto letterario che ha visto il suo debutto nella Sala Consigliare di Palazzo Doria a Loano (SV) e che sarà uno spettacolo itinerante di grande successo in tutta Italia.

Ideato e coordinato da Elena Marazzita, direttrice artistica di AidaStudio Produzioni, una realtà di produzione e distribuzione spettacoli consolidata che collabora costantemente con rinomati enti lirici e teatri tradizionali italiani, insieme a associazioni musicali, istituzioni pubbliche e private, festival e rassegne, unendo le suggestioni del mondo letterario e teatrale con le performance dei più talentuosi artisti italiani.

Francesco Montanari

Classe 1984, Francesco Montanari non ha bisogno di presentazioni. Una passione per la recitazione coltivata fina dai banchi di scuola, che lo ha portato a calcare i palcoscenici e i set cinematografici con straordinario successo.

La sua carriera ha preso il volo grazie a ruoli indimenticabili che gli hanno permesso di mettere in mostra il suo eclettismo artistico. Da “Romanzo Criminale” a “Il Cacciatore” passando per “Il grande gioco” e “Squadra antimafia”, Francesco si cala perfettamente nei panni di personaggi complessi e sfaccettati, regalando interpretazioni intense e coinvolgenti che hanno catturato l’attenzione del pubblico e della critica.

Ma il talento di Francesco Montanari non si limita al grande schermo. Il teatro, sua grande passione, è il palcoscenico dove si confronta con successo in ruoli impegnativi e opere di grande valore artistico, consolidando ulteriormente la sua reputazione come uno degli attori più talentuosi della sua generazione.

La sua carriera è in continua evoluzione, con nuove sfide e nuovi progetti che lo vedono sempre più protagonista nel panorama del grande e del piccolo schermo.

Francesco Montanari è, tra gli attori contemporanei italiani, una stella della settima arte pronta a regalarsi e a regalarci emozioni, creando un pathos con il pubblico come solo i grandi professionisti sanno fare.

Francesco Montanari

La metamorfosi

Capolavoro del celebre scrittore praghese Franz Kafka, è un racconto che continua a suscitare interesse e dibattiti oltre un secolo dopo la sua pubblicazione nel 1915.

Ambientato in un mondo surreale e oppressivo, il romanzo affronta temi universali come l’alienazione, l’isolamento e la disumanizzazione.

Il protagonista, Gregor Samsa, si sveglia una mattina trasformato in un insetto gigante. Questo evento inspiegabile e orribile segna l’inizio di una serie di eventi che cambieranno radicalmente la vita di Gregor e della sua famiglia. La sua trasformazione fisica diventa una metafora potente per l’alienazione e la disconnessione che molte persone provano nella società moderna.

Attraverso la narrazione, Kafka esplora le reazioni di Gregor e dei suoi familiari di fronte a questa metamorfosi.

Inoltre, Kafka utilizza la figura dell’insetto come simbolo della condizione umana degradata. Gregor, una volta un rispettato commesso viaggiatore, si trasforma in un essere repellente e privo di dignità agli occhi degli altri. La sua incapacità di comunicare e la sua crescente alienazione rappresentano la lotta dell’individuo contro le forze disumane e incomprensibili del mondo.

Francesco Montanari e “La metamorfosi” di Kafka

La prosa acuta e surreale di Franz Kafka si trasforma magicamente in un monologo ad alto tasso adrenalinico e di alta scuola di recitazione.

Francesco Montanari vive ed interpreta il personaggio di Gregor e dei suoi famigliari attraverso una lettura “recitata” (non è un gioco di parole) ad alto coinvolgimento emotivo: da voce narrante a Gregor, il protagonista, passando dalla sorella ai genitori, trasforma la voce e il linguaggio del corpo a seconda dei personaggi, rendendo quanto mai vivo ed interessante il testo di Franz Kafka. Una interpretazione intensa e suggestiva che ha letteralmente stregato il pubblico presente.

L’attore romano si avvicina al leggio quasi con timidezza, la stessa timidezza di un ragazzino del catechismo chiamato a leggere l’Antico Testamento durante la Messa, ma bastano poche righe di lettura per trasformarlo in quello che effettivamente è: un grandissimo attore, un superbo performer.

Con la stessa umiltà, finito il monologo, riceve il meritatissimo applauso da parte del pubblico.

Ma non c’è spettacolo senza musica, come scrivo sempre, e senza musicisti.

Un applauso particolare al M° Giovanni Costantini (violoncello) e al M° Maurizio Camardi (sax, dukduk e programmazione), autore di buona parte delle musiche originali.

Un sapiente mix di musica classica, pop, elettronica e sperimentale, suonata da due sontuosi musicisti di fama internazionale, che ha accompagnato, completato ed arricchito la lettura de “La Metamorfosi”.

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L’intervista

Vi confido un segreto: tanti anni fa, frequentavo il Liceo, e il prof di filosofia ci diede da leggere “Il processo” di Kafka come compito delle vacanze.

Comprai il libro, lo aprii, lessi qualche pagina, lo buttai in un angolo e presi spunto dal “Bignami” (i boomer come me sanno di cosa stia parlando) per il riassunto da consegnare a fine estate (e presi pure un bel voto).

Grazie Francesco: sei riuscito a farmi apprezzare Kafka.

Ma non solo. Francesco è una di quelle persone che, dopo pochi minuti, ti sembra di conoscere da sempre: umile e disponibile come solo i grandi, quelli con la “G” maiuscola, sanno essere.

È nata così un’intervista interessante e coinvolgente, tutt’altro che “kafkiana”, forse, anzi, sicuramente, troppo breve (avevo “in canna” ancora parecchie domande), ma si sa: i tempi sono sempre stretti, i manager continuano a fare il segno di “stringere” (detto affettuosamente, eh…), e l’artista ha bisogno della giusta concentrazione prima di andare in scena.

Per il momento, e solo per il momento (cit.), è tutto (ci reincontreremo, ne sono certo): buona visione e buon ascolto.

Credits

L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale APS #cosavuoichetilegga? con il patrocinio dell’Assessorato a Turismo, Cultura e Sport del Comune di Loano, nell’ambito dell’iniziativa “Letture a Palazzo”

Coordinamento artistico, ideazione e produzione artistica a cura di Elena Marazzita.

Distribuzione esclusiva a cura di AidaStudio Produzioni.

foto di gruppo

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.