Gaza, tregua umanitaria: entrano primi camion di aiuti. Nuovi raid, “almeno 38 morti”

(Adnkronos) – Mentre camion carichi di aiuti umanitari hanno iniziato a entrare nella Striscia di Gaza dal valico di Rafah, vengono denunciati nuovi raid che avrebbero provocato almeno 38 morti.  La Mezzaluna Rossa egiziana ha annunciato che sta inviando più di 100 camion con oltre 1.200 tonnellate di aiuti alimentari verso il sud di Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom, controllato da Israele. Gli aiuti ammontano a circa 840 tonnellate di farina e 450 tonnellate di ceste alimentari assortite, specifica l'ente in un comunicato su Facebook, sottolineando che l'invio di aiuti "si inserisce negli sforzi dell’Egitto per fornire supporto alimentare agli abitanti della Striscia", nel contesto della "pausa tattica" annunciata da Israele per consentire agli aiuti umanitari di raggiungere la popolazione affamata. Il volume degli aiuti umanitari introdotti dalla Mezzaluna Rossa egiziana a Gaza dall’inizio della crisi ammonta a oltre 35.000 camion, che hanno trasportato oltre 500.000 tonnellate fra alimenti, acqua, forniture mediche e medicine, materiali per soccorso e alloggio, prodotti per igiene personale, latte e pannolini per bambini, oltre ad ambulanze e camion di carburante, evidenzia il post. La misura annunciata da Israele si applicherà quotidianamente, fino a nuovo avviso per 10 ore, in aree densamente popolate in cui le forze armate non sono attualmente impegnate: Al-Mawasi, Deir el-Balah e Gaza City. In una dichiarazione diffusa su Telegram, l’Idf ha precisato che saranno predisposti corridoi sicuri dalle 6 alle 23 per consentire il passaggio sicuro dei convogli delle Nazioni Unite e delle organizzazioni umanitarie che consegnano e distribuiscono cibo e medicine alla popolazione nella Striscia di Gaza”. Inoltre, per la prima volta dall'inizio della guerra, l'Idf dichiara di aver lanciato aiuti umanitari nella Striscia di Gaza si legge sul 'Times of Israel'. L'esercito israeliano ha dichiarato su Telegram che nella notte ha “effettuato un lancio aereo di aiuti umanitari come parte degli sforzi in corso per consentire e facilitare l'ingresso di aiuti nella Striscia di Gaza”.  È la prima volta che Israele lancia aiuti aerei a Gaza dall'inizio dell'attuale guerra, dopo che in precedenza aveva permesso solo ad altri Paesi di effettuare tali operazioni. La dichiarazione è stata rilasciata solo in inglese e non è presente nelle pagine X né in ebraico né in inglese. Hamas ha definito i lanci aerei di aiuti umanitari su Gaza, autorizzati da Israele, "una mossa ingannevole" volta a eludere le richieste internazionali di cessazione dell’assedio e a "ripulire la propria immagine". In un comunicato diffusosu Telegram, il movimento palestinese ha dichiarato: "Il piano dell’occupazione di controllare gli aiuti attraverso i lanci aerei e i corridoi rappresenta una forma di gestione della fame che mette a rischio la vita dei civili". Secondo Hamas, "porre fine al crimine della fame richiede la cessazione dell’aggressione, la rottura dell’assedio e l’apertura dei valichi terrestri per il flusso degli aiuti sotto supervisione delle Nazioni Unite". Il gruppo accusa inoltre Israele di utilizzare il Fondo Ghf, sostenuto da Stati Uniti e Israele, per controllare la distribuzione degli aiuti, provocando "la morte di oltre mille persone e il ferimento di quasi 6.000, in un chiaro crimine di guerra". Il comunicato si chiude con un appello: "Sottolineiamo l’importanza di continuare la pressione internazionale e popolare per rompere l’assedio e fermare il genocidio, e mettiamo in guardia dal lasciarsi ingannare dalla propaganda dell’occupazione". Intanto almeno 38 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza dall'alba, secondo fonti ospedaliere locali. Tra le vittime, 24 civili che si erano radunati per ricevere aiuti umanitari. L’ospedale Al-Awda, nel nord della Striscia, ha riferito di almeno 9 morti e circa 50 feriti tra chi si trovava nei pressi del corridoio di Netzarim, nel centro di Gaza. Lo riporta Haaretz. Il direttore dell’ospedale Al-Shifa ha inoltre reso noto che, nelle ultime 24 ore, si sono registrati altri tre decessi legati alla fame e alla mancanza di medicine, tra cui quello di una bambina. La crisi umanitaria nella Striscia continua ad aggravarsi, mentre gli accessi agli aiuti restano limitati e i bisogni fondamentali insoddisfatti. "Seguo con molta preoccupazione la gravissima situazione umanitaria a Gaza dove la popolazione civile è schiacciata dalla fame e continua a essere esposta a violenze e morte. Rinnovo il mio accorato appello al cessate il fuoco, alla liberazione degli ostaggi, al rispetto integrale del diritto umanitario". Così Papa Leone XIV all'Angelus da piazza San Pietro. "Il mio cuore è vicino a tutti a coloro che soffrono a causa dei conflitti e della violenza. In particolare prego per le persone coinvolte negli scontri al confine tra Thailandia e Cambogia, specialmente per i bambini e le famigli sfollate", ha detto il Papa ricordando anche le violenze del sud della Siria.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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