Giacomo Casanova 1725 – 2025: l’eredità di un mito

Scrittore, poeta, avventuriero, diplomatico, icona di un mondo e di una civiltà: Casanova è fondamentale chiave di lettura del Settecento europeo, del mondo delle grandi corti e delle potenti dinastie, protagonista di esaltanti incontri con i protagonisti del mondo culturale e artistico, delle seducenti incognite del gioco e delle sconfinate, poliedriche metamorfosi. Allo stesso tempo, il suo mito arriva intatto al mondo contemporaneo; complice un immaginario che si sviluppa mentre Casanova ancora in vita – anche grazie al suo racconto delle Mémoires – tenacemente alimentato nei secoli successivi.

La mostra ricostruisce così il personaggio tra storia, attraverso l’esposizione di parte dei documenti del fondo del casanovista Aldo Ravà, dalla Biblioteca Correr;  arte, con dipinti dell’epoca, tra cui il ritratto di Casanova attribuito a Pietro Longhi; il suo immaginario nel XX secolo attraverso la lente d’ingrandimento del cinema, con un focus sul capolavoro Casanova (1976) di Federico Fellini, bozzetti di scenografie cinematografiche e abiti della collezione della Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, disegnati da Danilo Donati, fino ai costumi di scena originali, custoditi dalla Sartoria Teatrale Farani.

Un racconto tra vicende storiche e immaginifiche, per restituire la grandezza di una figura affascinante, complessa, immortale.

Il percorso espositivo

L’approfondimento cinematografico apre con Un dipinto e una locandina. Due ritratti a confronto dove prende forma il parallelismo tra l’immagine storica di Casanova, nel presunto ritratto attribuito a Pietro Longhi, proveniente dalla collezione Beryl e Giovanni Cavallini, e la sua reinterpretazione cinematografica da parte di Fellini, che lo trasformò in simbolo del vuoto esistenziale.

Non può mancare un omaggio al grande regista con un approfondimento dedicato a Tra sogno e cinepresa Una biografia di Federico Fellini per raccontare il maestro del cinema e il suo stile visionario, sospeso tra sogno, memoria e satira, che rivoluzionò la narrazione cinematografica. Uno spazio che introduce Tessuti e mode eloquenti. I costumi del Casanova di Fellini con le creazioni di Danilo Donati. Per questo film, lo scenografo italiano ottenne l’Oscar 1977 per il Best Costume Design – il suo secondo, dopo quello per il Romeo e Giulietta di Zeffirelli nel 1969 – a cui si aggiunsero due Nastri d’argento 1977 per la miglior scenografia e per i migliori costumi.

Il mondo di Casanova, tra bozzetti, abiti storici e dipinti

I sei pezzi originali in mostra, confezionati dalla storica Sartoria Teatrale Farani e oggi parte del loro archivio, sottolineano la convivenza, nello stesso film, di mondi diversi, frutto delle fantasie oniriche e surreali di Fellini in cui Danilo Donati esaspera il gusto per l’esagerazione e il grottesco dello stile rococò. Enfatizzando, talvolta trasfigurando in funzione critica, le già eccessive mode del tempo. Le silhouette volumizzate, i merletti strabordanti e i tessuti sontuosi trasformano così i personaggi in maschere del desiderio, della decadenza e della solitudine.

In Fare di una pellicola un quadro. I bozzetti del Casanova di Fellini protagonisti sono i disegni preparatori. Una selezione che raccoglie e testimonia il lavoro di Donati attraverso una serie di bozzetti di scenografie cinematografiche e di costumi, importanti prestiti provenienti dalle collezioni della Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, con cui Donati ha prima immaginato e poi dato corpo alle fantasie oniriche e surreali di Fellini.

Il respiro di un’epoca apre l’indagine storico artistica: Un camerino del Settecento. Dipinti tra mitologia e licenziosità pone al centro le tre tele settecentesche raffiguranti Apollo, Venere e Diana, attribuite a al pittore settecentesco Giambattista Pittoni, provenienti dalla Steven V. Maksin Family Collection: espressione raffinata ed erotica del rococò veneziano, in cui le tre divinità dialogano in un coinvolgente intreccio di sguardi sensuali, un gioco d’amore nel quale si può scorgere l’atmosfera del tempo di Giacomo Casanova,  protagonista assoluto di una moltitudine di stagioni erotiche.

Una vita, una storia, un uomo

Giacomo Casanova, una biografia rocambolesca offre un approfondimento sulla vita avventurosa del celebre veneziano: dalle origini incerte, alla fuga dai Piombi, all’esilio e al ritorno, fino agli ultimi anni trascorsi a Dux, in Boemia, come bibliotecario al castello del conte di Waldstein dove scrisse le sue Memorie. 

Il percorso si conclude con Aldo Ravà e il Settecento. Un’apologia di Casanova. Un riconoscimento al collezionista e studioso veneziano Aldo Ravà (Venezia, 1879-1923). Tra i primi e più importanti studiosi impegnati alla riscoperta e diffusione degli aspetti meno noti di Giacomo Casanova, atti a riabilitarne la figura, fino ad allora associata alla fama, anche coeva, di impenitente libertino, truffatore, avventuriero e spia, per riproporre insieme, la dimensione di acuto interprete del suo tempo.

Il fondo Ravà, pervenuto negli anni Sessanta del Novecento al Museo Correr, contiene tra le molte testimonianze documentarie, anche una preziosissima raccolta di prime edizioni delle opere casanoviane. Tra queste, l’eccezionale Icosameron, del 1787, e dell’Histoire de ma fuite, del 1788, insieme a esemplari di successive edizioni, di varia natura e formato, e in più lingue europee, testimoni di un nuovo successo della figura di Giacomo Casanova.

Info utili

Casanova 1725 – 2025: L’eredità di un mito tra storia, arte e cinema. A cura di Gianni De Luigi Monica Viero Luigi Zanini

Venezia, Museo di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo 

Dal 29 agosto al 2 novembre 2025

Per saperne di più su Orari e biglietti potete consultare il sito ufficiale della Fondazione Musei Civici Venezia

Potrebbe interessarti anche:

Venezia ticket d’ingresso: come funziona

Vaporetti a Venezia con pagamento contactless a bordo

Bezos e il matrimonio del secolo: Venezia, the day after

Maury Maurix
Maury Maurix
Io Sorcino Nerazzurro, non sono un Uomo da Bruciare, ma Vivo la Favola Mia e Baratto L'evento. Tu Salvami, non posso Morire Qui su Marciapiedi o Spiagge. Arrendermi mai con le Spalle al Muro..., No Mamma No, Un Uomo No , Amico se vorrai. Ciao Ni , Vita (ti Amo Renato...un pò troppo? ...Naaa!) Tra Judo, Inter e Renato, vivo la vita e mi sento fortunato. Di cosa vi parlerò? Delle mie passioni, sperando di incontrare le vostre!
Logo Radio