Giallo a Venezia: “il Signore di notte” tra leggenda e realtà

“Il signore di Notte”: un coinvolgente e intrigante giallo ambientato nella Venezia del 1605, dalla penna dell’autore bergamasco Gustavo Vitali.

E’ giallo a Venezia. Tra le calle dei Sestieri, nel silenzio della notte, sotto la luce fioca dei lampioni che illuminano pallidamente le gondole che sonnecchiano parcheggiate lungo i muri umidi delle case, si aggira nel suo scuro mantello il Signore della notte. Forse non riesce a dormire per via di quell’omicidio che lo tiene sveglio da giorni.

Francesco Barbarigo vuole assolutamente far parte delle indagini che riguardano l’assassinio di un nobile sull’orlo della rovina. Francesco fa parte dei Signori di Notte al Criminal, la magistratura alla quale la Serenissima Repubblica ha affidato la tutela dell’ordine pubblico. Sei giudici e insieme capi della polizia, ma non l’unica a svolgere questo compito a Venezia. Infatti lo fanno anche i Signori di Notte al Civil, gli Esecutori contro la Bestemmia, abbreviazione di “Difensori in foro secolare delle leggi di Santa Chiesa e Correttori della negligenza delle medesime”, I Cinque alla Pace e via via a scendere fino ai capi contrada e altri ancora. 

Correva l’anno…

Il nuovo secolo è iniziato da poco e siamo al tramonto del glorioso periodo del Rinascimento. Nessuno sa ancora che sarà un secolo di crisi e trasformazioni per l’Europa, che porterà una guerra che durerà 30 anni, l’assolutismo francese e la Monarchia Costituzionale inglese.

Ma Venezia riposa tranquilla, rispettando appieno il suo appellativo di Serenissima. Confida nel suo glorioso passato e, nonostante gli sviluppi economici che l’allontanano sempre di più dal suo amato Oriente, regge il colpo. Venezia dorme cullata dall’eterno movimento del mare che la circonda.

E’ il 1605: cosa può capitare?

 la copertina giallo ocra con la scritta antica e una spada che l'attraversa

Giallo a Venezia

Tutto ha inizio il 16 aprile 1605. Nella sua misera casupola viene rinvenuto il cadavere di un nobile caduto in miseria, prima vittima di un racconto ricco di suspense. A farsi carico delle indagini è un magistrato goffo e pasticcione che irrompe sulla scena del delitto con una buona dose di spocchia. E’ Francesco Barbarigo, un personaggio contorto, incerto, che cambia umore da un momento all’altro, tormentato da dolori di un passato che non riesce a buttarsi alle spalle.

L’investigatore improvvisato non sa come muoversi e si lancia lungo piste inconcludenti. Man mano che si accanisce su queste tracce fasulle, emerge un uomo contraddittorio che sfoggia una sicurezza solo apparente. In realtà, dentro di lui cova grande incertezza, lo divorano le angosce, soprattutto lo attanaglia la paura del fiasco e della derisione.

Il Barbarigo è un uomo insicuro, instabile e perennemente indeciso che cambia idea e umore da un momento all’altro. Eppure è un uomo che vuole scovare l’assassino a ogni costo per appagare il proprio smisurato orgoglio, un successo che intende come dovuto quale risarcimento per la vita grama a cui si è votato da solo, un premio che tuttavia potrebbe arrivare anche dalla sorte, perché Francesco confida tanto nella fortuna quanto nelle sue presunte capacità.

Amore e presunzione, tra croce e delizia

Affiora anche una persona ingenua e pasticciona che si lascia invischiare in una relazione amorosa dai contorni indecifrabili, spinto dal pavoneggiarsi per la conquista di una bella donna e senza avvedersi della realtà che lo circonda. Un a stramba relazione che che gli procurerà solo nuovi tormenti, perché Francesco teme l’amore. Lo ritiene una perdita delle libertà, soprattutto quella di fare i propri comodi.

Nel frattempo affronta le indagini con una presunzione pari solo alla propria inadeguatezza, incappando in clamorose sconfitte. Per fortuna giunge in suo soccorso un capitano delle guardie che ha l’esperienza che a lui manca, un personaggio che via via assurgerà al ruolo di co-protagonista. Costui instraderà lo sprovveduto verso la soluzione dell’enigma in un finale niente affatto scontato e del tutto sorprendente, ma solo dopo incessanti colpi di scena, agguati, nuovi delitti e quelli che riemergono dal passato.

Un altro importante aiuto sarà quello del podestà di Murano, dove si trasferisce buona parte della narrazione senza tuttavia che l’isola dei vetrai scalzi mai Venezia dal suo ruolo di sfondo alla vicenda, un ruolo che alla fine assurgerà a protagonista globale del racconto.

Una storia inventata, con veri personaggi

L’opera è un giallo storico con personaggi realmente vissuti che l’autore ripropone in una trama di fantasia. Infatti, molti personaggi, a partire dal protagonista e dalla prima vittima, come avete letto pocanzi, sono realmente vissuti all’epoca del romanzo. Di conseguenza, la trama del giallo ha tenuto conto dei tempi e dei ruoli che avevano ricoperto nella loro vita reale. Un’impresa non facile che però è davvero ben riuscita all’autore.

Come storico e scrittore sarò pure un dilettante, ma nel complicarmi la vita un vero maestro.

Gustavo Vitali – autore

In più l’aggiunta di curiosità, aneddoti, fatti e fatterelli di vita reale dell’antica Serenissima costituisce un bagaglio di informazioni che calano il lettore nel clima di una Venezia appena uscita da un secolo di grande splendore per avviarsi verso un incerto futuro.

Così, oramai a loro insaputa, sulla scena del giallo insieme al protagonista si muovono magistrati, podestà, dame e cortigiane, banditi e bari, aristocratici e non. Sono descritti con tratti caratteriali e nel compiere azioni di assoluta fantasia, come pure di mia invenzione è tutta la storia. Altre figure, invece, me le sono dovute inventare di sana pianta.

Gustavo Vitali – autore
Gustavo Vitali con maglione nero incrocia le braccia e sorride. Ha capelli biondi ed è in un alibreria

Io, Gustavo Vitali

Milanese di nascita, Gustavo Vitali, vive a Bergamo da più di 40 anni. È un appassionato di storia in generale, oltre che di volo in parapendio. Questa sua prima opera denota un lungo lavoro di ricerca e documentazione. Inoltre, questo suo primo romanzo svela quelle che sono le sue altre passioni, pur tanto distanti dall’esplorazione del cielo: la storia e Venezia.

Dopo tagli e sforbiciate è rimasto un lavoro del quale sono soddisfatto, ma che non pretendo di far passare per professionale. Scriverlo è stato per me gratificante. Se i lettori lo troveranno anche interessante avrò raggiunto il mio scopo.

Buona lettura

Gustavo Vitali – autore

Una buona occasione per saperne di più e conoscere Gustavo Vitali

Il primo step per saperne di più su questo intrigante giallo ambientato a Venezia, è sicuramente visitare il sito ufficiale. Invece, per conoscere meglio l’autore e accedere alla possibilità di acquistare il libro, potete cliccare qui.

Se poi passate da Bergamo o volete incontrare Gustavo Vitali, La Sala degli Affreschi dell’Accademia di Belle Arti Tadini sul lungolago di Lovere (Bergamo) ospiterà la presentazione del libro “Il Signore di Notte”.

L’evento è fissato per giovedì 8 settembre 2022 alle 21. Ingresso da piazza Garibaldi 5. A dialogare con l’autore Gustavo Vitali sarà il giornalista Sergio Cotti.

Il Signore di Notte - la copertina giallo ocra con la scritta antica e una spada che l'attraversa
Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”