Giorgetti: “Irpef e rottamazione un obiettivo”. Salvini: “Rivedere regole Isee, stop bonus sempre agli stessi”

(Adnkronos) – Governo verso la manovra 2026. Delle discussioni sulla prossima legge di bilancio hanno parlato oggi il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e il vicepremier leghista Matteo Salvini in video collegamento con la festa nazionale del partito centrista guidato da Antonio De Poli. 
Giorgetti ha utilizzato una metafora per spiegare le dinamiche che si muovo all'interno del governo: ''E' come in una macchina, c'è chi accelera sempre e chi frena e poi c'è la funzione che permette alla macchina di guidare sicura nel suo tragitto e il mio obiettivo è garantire che questa macchina arrivi a destinazione in piena efficienza. Quindi se ogni tanto freno lo faccio per il bene di tutti, soprattutto per il bene dell'Italia''.  Il ministro spiega che la rottamazione delle cartelle e il taglio dell'Irpef fanno parte di un elenco di interventi che il governo intende mettere in campo. "Nella nostra programmazione avevamo e abbiamo previsto il proseguimento del sollievo fiscale che abbiamo pensato e concepito per tutti''. Tuttavia bisogna considerare anche delle spese aggiuntive, come ''gli impegni internazionali connessi alle spese della Difesa, al sostegno all'Ucraina'' che, spiega il ministro, ''non sono gratis e che, quindi, sono un elemento nuovo che va considerato''. ''Ci sentiamo di confermare le previsioni macro per questi anni''. ''Tenuto conto il quadro d'insieme metteremo in fila le priorità'', assicura Giorgetti. ''Sappiamo e so perfettamente quelle che sono le priorità e lo faremo sempre in modo assolutamente serio, rispondendo a quelle che erano indicate sul nostro programma elettorale".   Chiede di "rivedere le regole del reddito Isee" Matteo Salvini, per il quale "tutti i bonus vanno troppo spesso sempre agli stessi". "C'è un confronto nella maggioranza, conto anche'' sul contributo dell'Udc. "I bonus scuola, il bonus affitti, il bonus bebè, vanno troppo spesso sempre agli stessi. Non è possibile che possedere una prima casa, magari un monolocale o un bilocale comprato dopo anni di sacrifici, ti tolga dalla possibilità di avere un contributo pubblico. Così si toglie la stragrande maggioranza delle famiglie italiane dalla possibilità di avere un contributo pubblico", ha detto.   Quanto all'uccisione di Charlie Kirk, Salvini parla di "atto di terrorismo e barbaro omicidio" e conferma che intende omaggiarlo nel suo raduno simbolo, quello di Pontida in programma il prossimo finesettimana. ''Per me non sono giornate come le altre, l'ho detto oggi a una intervista al Corsera. Stiamo preparando Pontida ma non sarà una Pontida come le altre, perché quello che mi ha impressionato la settimana scorsa non è solo l'atto di terrorismo ma il barbaro omicidio di un ragazzo che parlava agli altri ragazzi, di un padre che si confrontava con gli altri che non la pensavano come lui. E' stato ammazzato con un colpo di fucile. Si tratta di un barbaro omicidio, le immagini erano impressionanti''.  "Sono rimasto impressionato non solo dall'atto terroristico, dal barbaro omicidio di un padre di 31 anni che in un campus universitario parlava e si confrontava anche con tanti giovani che le pensavano diversamente'' ma quello che mi ha impressionato e colpito di più'' sono state le "reazioni dei giorni successivi", ha poi aggiunto. ''Il giorno e la notte abbiamo visto da una parte, tante università americane con ragazzi in preghiera, dall'altra parte, anche in Italia e -la cosa grave senza vergogna- abbiamo visto che si è aperta questa diga di volgarità e cattiveria'' nei confronti di Kirk. ''L'odio, la volgarità, il sorriso, la soddisfazione non solo sui social con i profili falsi ma con nome e cognome con persone in tv a dire che i morti non sono tutti uguali, se l'è cercata, era pro life.. Questo impone una riflessione su come andare avanti''.  Sulla questione, Salvini critica Roberto Saviano. "Qualcuno, non faccio nomi …Saviano, ha fatto un post in cui non condannava l'omicidio ma era preoccupato che potesse portare consenso a Trump. E' un versante pericoloso quello in cui non hai un avversario, ma un nemico e qualcuno festeggia" davanti a un "morto che è meno morto di altri…", ha sottolineato.  Parlando della riforma della giustizia, il vicepremier leghista spiega che "è una riforma fondamentale non per il mio processo ma per il bene del Paese, perché anche i giudici, come capita a tutti gli altri lavoratori come i magistrati, se sbagliano mettendo in galera le persone sbagliate, devono pagare''.  E sul processo Open Arms annuncia: "Tornerò al processo in Cassazione fra ottobre e novembre. I casi sono due: o confermano l'assoluzione e quindi tornerò -spero in presenza- da uomo libero alla festa dell'Udc l'anno prossimo, oppure, se annullano la sentenza e mi rimandano in appello con la richiesta di condanna, magari l'anno prossimo non sarò io ospite da voi, ma sarete voi a dovervi muovere per venire a trovarmi da qualche parte… Siamo pronti a tutto, rispettiamo tutti ma non abbiamo paura di nessuno''.      —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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