Il merletto protagonista di Fragile Stories

Continua Fragile Stories, la quarta edizione della Biennale del Merletto al Museo del Merletto di Burano, una rassegna internazionale con una mostra, un concorso, incontri e convegni per raccontare, trasmettere, vivere, celebrare l’arte dell’isola veneziana e la sua eredità.

Una mostra con due voci contemporanee Mandy Bonnell e Déirdre Kelly, e le loro interpretazioni sulla storia, il valore dialogico, estetico e storico dell’arte del merletto, tradotte in opere su carta. Una serie di incontri per scoprire da vicino la tradizione, le eredi, la trasmissione della conoscenza e dei saperi con i Venerdì del Merletto. Un convegno nazionale che riunisce i maggiori esperti del settore. Questi gli appuntamenti che animano la 5^ edizione della Biennale del Merletto, promossa da Fondazione Musei Civici al Museo di Burano, a cura di Chiara Squarcina.

Burano, Museo del Merletto14 giugno 2024 – 8 gennaio 2025 

Il Museo del Merletto di Burano ospita, già da qualche giorno, FRAGILE STORIES con opere di Mandy Bonnell e Déirdre Kelly. Una conversazione ideale con le merlettaie che, toccando questioni di fragilità e durabilità, si traduce in opere realizzate con preziosi trafori ritagliati su carte pregiate e mappe geografiche, evocando le forme, le trame, utilizzando il linguaggio estetico del merletto, abbracciando e partecipando alla ricca creatività delle donne eredi di questa tradizione.  

Due autrici unite dall’energia collettiva del lavoro femminile attraverso traduzioni, interpretazioni e reiterazioni della ricca collezione di imparaticci e disegni per merletti conservati nell’archivio del Museo di Palazzo Mocenigo e nella collezione del Museo del Merletto a Burano. Fragile Stories presenta una serie di opere scandite da una dettagliata complessità derivata da stampe, disegni e libri d’artista che evocano assenze e presenze, alludendo alla perfezione dei fili intrecciati.

La lavorazione del merletto veneziano come tradizionale attività artigianale ed economica femminile è diventata l’incarnazione del patrimonio sociale e culturale delle isole di Venezia. A ciò le artiste Mandy Bonnell e Déirdre Kelly rendono omaggio. Coon questa mostra mirano a dare una voce duratura a questa memoria culturale.Interagendo con le tradizioni delle merlettaie di Burano, Bonnell e Kelly hanno trovato il modo di raccontare storie intrecciate ed evocare viaggi, sovrapponendo nuove tecniche ad antichi mestieri. 

Fragile Stories

Un giorno, molto tempo fa, sua madre sedeva accanto alla finestra intenta a fare un merletto. La diffusa luce mattutina inondava entrambi. Lui vide che a essere importanti erano gli spazi, quelli tra i fili che formano il decoro, non i fili stessi. (Hilary Mantel: Un posto più sicuro)

Fragile Stories esplora la tradizionale pratica domestica del merletto. Inoltre, rende omaggio alla straordinaria abilità delle sue anonime esecutrici con opere contemporanee ispirate alla straordinaria collezione di manufatti del Museo del Merletto di Burano.

La mostra esprime il desiderio di partecipare alla ricca creatività della mano femminile, in sintonia con i ritmi delicati della natura. Una conversazione con le merlettaie del passato che fa cenno alla fragilità e alla durabilità, qui rivelate in delicati oggetti e splendidi decori praticati su carte pregiate e mappe geografiche.

L’opera di Bonnell trae origine delle pagine dei campionari di disegni per merletti tramandati di generazione in generazione. I suoi disegni forati fanno riferimento a decori floreali e veneziani come il Punto Rosa e a ritmi ripetitivi di punti espressi in griglie di minuti segni a matita.

Déirdre Kelly gioca con il linguaggio della cartografia per creare intricati lavori in carta ritagliata dalla quale emergono paesaggi, percorsi e direzioni impossibili, oscillanti tra terra e acqua, come guardando, dal suo studio veneziano, verso il Canal Grande.

il merletto - un palazzo di Burano ospitante la mostra

Premiazione Un Merletto per Venezia – 10^ edizioneBurano, Museo del Merletto14 giugno 2024

La giornata del 14 giugno è stata l’occasione, inoltre, per la premiazione del 10° Concorso nazionale di merletto ad ago e di merletto a fuselli. Il concorso è dedicato quest’anno al tema La favola intesa non solo come rimando ai racconti di Esopo, Fedro, Jean de La Fontaine, i fratelli Grimm, Charles Perrault e Gianni Rodari, ma anche e soprattutto come narrazione dall’importante valore educativo. 

Un concorso nato per promuovere a livello nazionale un’attività di alto artigianato che, oggi più che mai, rischia di scomparire. 

L’iniziativa rientra nel novero di attività che hanno lo scopo di mantenere vivo l’interesse, esecutivo e artistico nei confronti di una realtà che si declina in modo originale anche sul versante contemporaneo. Emerge così un nuovo ruolo del merletto che, come opera autonoma, abbandona la funzione di abbigliamento e arredo a favore di un’inedita espressività.

Il concorso ha accolto due categorie di lavoro, merletto ad ago e a fuselli, e due stili, antico e moderno. Tipica del merletto dell’isola veneziana di Burano è la lavorazione rigorosamente ad ago. I merletti originali di Burano si distinguono per l’estrema complessità del disegno e della tecnica. Sono infatti noti per l’utilizzo di fili molto sottili (di cotone, lino, seta, dorati o argentati) e per una lavorazione estremamente lunga, per la quale sono d’obbligo studio e applicazione pluridecennali. La lavorazione a fuselli, più veloce e tecnicamente meno impegnativa, è divenuta invece tipica, nell’ambito della laguna di Venezia, dei merletti di Pellestrina. 

L’edizione 2024 ha visto l’inserimento di un ulteriore riconoscimento: il Premio Doretta Davanzo Poli, assegnato al miglior saggio inviato dedicato al tema Il futuro del Merletto.