Notti agitate, insonnia e stanchezza mattutina? Colpa del cambio di stagione! Scopri come rimediare
Arriva l’autunno e, come un orologio, la nostra energia sembra sparire. Con le prime foglie cadenti, sentiamo il bisogno di andare a letto presto e di concederci un riposo ristoratore. Ma ecco il paradosso: proprio quando ci sdraiamo sperando in una notte di sonno profondo, ci ritroviamo svegli a contare le ore. È come se il nostro corpo fosse ingannato dalla stagione, costringendoci a fare i conti con un sonno disturbato e spesso insufficiente. Cerchiamo di capire il mistero e di scoprire qualche trucco per non soccombere al “torpore autunnale”.
Perchè il cambio di stagione influisce sul sonno?
La luce che scompare e il cervello che si confonde. Vi potrà sembrare bizzarro, ma la diminuzione delle ore di luce è uno dei principali colpevoli. Durante l’estate, l’abbondanza di luce stimola il nostro cervello, che si mantiene vigile e attivo. Con l’arrivo dell’autunno, le giornate più corte interferiscono con la produzione di melatonina, quell’ormone che ci aiuta a dormire profondamente. Il risultato? Il nostro “orologio interno” non sa più bene quando è ora di spegnersi o di restare attivo. Questo disallineamento può portarci a sentirci stanchi durante il giorno e paradossalmente più svegli di notte e creare episodi di insonnia.
La sindrome della stanchezza di fine anno. Ci sono evidenze secondo cui la fine dell’anno ci porta, inconsciamente, a fare una sorta di bilancio di tutto ciò che è successo nei mesi precedenti. Si tratta di un processo mentale che può sembrare insignificante, ma in realtà incide sul nostro livello di energia e persino sul nostro umore. Di conseguenza, sentiamo il bisogno di rallentare, ma questo desiderio di “tirare il fiato” spesso sfocia in una sensazione di stanchezza mentale, che inevitabilmente si riflette anche sulla qualità del nostro sonno.
False credenze da sfatare
“Se fa freddo, dormo male”. Molti pensano che le notti fredde siano il peggior nemico del sonno. In realtà, il freddo, se ben gestito, è un alleato per un sonno rigenerante! Quando la temperatura è fresca, il corpo può rilassarsi più facilmente, facilitando il sonno profondo. Perciò, niente riscaldamenti a palla: una stanza ben areata e a una temperatura confortevole è l’ideale.
“Se faccio un pisolino, addio sonno notturno”. Se ci sentiamo davvero stanchi, non dobbiamo demonizzare un pisolino pomeridiano, purché sia breve. Un riposino di massimo 20 minuti non rovinerà il sonno notturno, ma anzi, può aiutare a ricaricare le batterie in vista della seconda metà della giornata.
“Più dormo, più mi riposo”. Questo è un mito che porta molte persone a “inseguire” il sonno, pensando che più ore di riposo equivalgano a più energia. La realtà è che dormire troppo può persino aumentare la sensazione di stanchezza. La qualità del riposo è più importante della quantità: è preferibile un sonno regolare e profondo piuttosto che ore extra di sonno leggero.
Strategie per un riposo rigenerante (senza regole rigide)
Svegliarsi con la luce – anche artificiale se serve. Se le mattine autunnali ti trovano incapace di alzarti, prova con una lampada che simuli la luce naturale. La cosiddetta “lampada del risveglio” può aiutare il corpo a mantenere il ritmo circadiano, facilitando un risveglio più energico.
Muoviti, anche solo un po’. L’autunno spesso porta con sé la voglia di restare a casa al caldo, ma fare movimento aiuta non solo il corpo, ma anche la mente a rilassarsi meglio la sera. Non è necessario fare sport intenso: anche una passeggiata serale o un po’ di stretching possono fare miracoli per ridurre la tensione accumulata durante il giorno.
Inventati un rituale della buonanotte. Se i soliti consigli per dormire ti sembrano troppo rigidi, crea il tuo rituale serale. Una tisana, un libro o persino qualche minuto di meditazione: trova l’attività che ti aiuta a disconnetterti dai pensieri e che crea un’atmosfera rilassante, avvicinandoti al sonno.
Novembre: il mese per “resettare” le nostre abitudini di riposo
Cogli l’occasione per dedicarti al benessere. L’autunno può essere la stagione perfetta per sperimentare nuove abitudini che migliorino la qualità del sonno. Non occorre fare cambiamenti drastici: basta provare qualche nuova abitudine, magari solo per un mese, per vedere se funziona. Novembre è un mese tranquillo, privo di festività importanti, quindi l’occasione perfetta per fare qualche tentativo e riscoprire il piacere di un sonno rigenerante.
Concludi la giornata senza stress. Lasciare andare le preoccupazioni quotidiane è fondamentale per raggiungere uno stato di rilassamento. Qualunque attività che aiuti a liberare la mente a fine giornata, come una doccia calda o ascoltare musica tranquilla, può migliorare il sonno ed evitare ore di insonnia con gli occhi sbarrati. Prova a evitare le notizie o lo schermo del telefono prima di dormire: dedicare qualche minuto solo al relax è una delle chiavi per un buon riposo.
Riprendersi il sonno in autunno
Quindi, l’autunno non deve essere sinonimo di insonnia, notti agitate e sonno disturbato. Con qualche piccolo accorgimento, possiamo adattarci meglio ai cambiamenti di stagione e fare del riposo una priorità anche durante i mesi freddi. La chiave è mantenere il corpo attivo, trovare abitudini serali che favoriscano il relax e sfruttare la luce – anche quella artificiale se necessario – per mantenere il nostro orologio biologico in equilibrio.
Questo autunno, prova a trasformare le notti insonni in un’occasione per conoscere meglio il tuo corpo e migliorare la qualità del riposo. Ritrova il piacere di dormire bene, e fai sì che novembre diventi il tuo mese del benessere.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un corretto stato di benessere e salute, è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante.
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