Nel suo primo romanzo, Il cercatore di tenebre, Femi Kayode raccontava la pervasività del tribalismo ancora presente nel mondo africano contemporaneo ispirandosi a episodi realmente accaduti di isteria di massa. Con La terra delle ombre (Longanesi) racconta una Nigeria costantemente in sfidacon la modernità e cerca di far luce su uno degli aspetti più oscuri di quella società: la diffusione e la corruzione delle mega chiese e dei loro leader.


La Terra delle Ombre analizza in un thriller su uno dei fenomeni di massa nigeriani più sconvolgenti
Molte di queste mega chiese, molto diffuse in Nigeria, seguono un regime di assoluta verità. Sia da un punto di vista teologico e spirituale, sia con una dramma-liturgia del corpo a corpo tra la forza trasfiguratice dello Spirito e il principe di tutti i mali, Satana. Organizzano eventi di massa in grandi auditorium. Si assiste a vere e proprie performance di grandi “vescovi” e anche di quanti, entusiasti, si sono muovono liberamente posseduti da spiriti in attesa di essere liberati, partecipando attivamente al rito della liberazione.
Una visione teologica di un Dio che può tutto e dello Spirito che soffia trionfante e sconfigge ogni male. Un nemico invisibile e invadente, ma fisicamente dominabile, dal leader carismatico che è in grado di liberare i fedeli. Questo l’ambiente della Mega Chiese in Nigeria. Una domanda sorge in modo spontaneo: potrà il thriller di Femi Kayode accendere il riflettore del mondo su questo sconcertante fenomeno?


Sul loro vescovo si sarà abbattuta la mano empia del sospetto
«Fa’ in modo che arrivino durante la funzione domenicale. Lui salirà sull’altare e subito controllerà che le telecamere siano posizionate secondo le istruzioni che ha impartito durante le prove. Poi comincerà a recitare le sue insensate litanie. A quel punto alcuni tra i fedeli sverranno e gli uscieri si precipiteranno a soccorrerli. Non è questo il momento giusto per agire. Quando vedrà arrivare gli agenti in divisa, cercherà di mascherare l’indignazione. Le guardie del corpo si faranno avanti, pronte a difendere il loro uomo di Dio. Gli Anziani protesteranno e qualcuno di loro magari tenterà di corrompere i poliziotti con una mazzetta. Nessun problema. Lo scopo sarà comunque raggiunto: sul loro vescovo si sarà abbattuta la mano empia del sospetto. Spero che lo portino via ammanettato. Questo gli farà abbassare la cresta. Non potrà sollevare le mani al cielo con falsa imperturbabilità, invitando i fedeli a pregare per lui, e nemmeno potrà agitare il pugno recriminando contro il diavolo mentitore. Se non riesci a fare in modo che lo ammanettino, non importa. Da quel punto in poi tante cose non dipenderanno più da te. Le prossime settimane saranno difficili, ma non ti preoccupare: io seguirò da vicino ogni fase. Fidati di me. È tutto pronto. Il momento sta per arrivare. Mettiamoci al lavoro.» da: La Terra delle ombre di Femi Kayode
per chi vuole continuare a leggere le prime quaranta pagine del libro può cliccare qui


La terra della Ombre, la Trama
“Sappiamo che sai. Parla e il prossimo sarai tu“.Il traffico di Lagos scorre lento come sabbia in una clessidra e il caldo non fa che aumentare il senso di disagio. Nel caos di auto ferme incolonnate c’è quella dello psicologo forense Philip Taiwo, destinazione Grace Church. Il consiglio degli Anziani della chiesa vuole affidargli un incarico molto delicato: Folasade Dawodu, la moglie del vescovo Jeremiah Dawodu, meglio nota come la «First Lady», è scomparsa. Ma non è su di lei che a Taiwo viene chiesto di investigare. Il vescovo è accusato di averla uccisa e l’arresto è avvenuto nel modo più spettacolare e umiliante possibile: in diretta televisiva, mentre dal pulpito declamava i suoi sermoni.
Uomo molto potente e carismatico, Dawodu si professa innocente e del tutto estraneo alle accuse, mentre la comunità si stringe attorno a lui e minimizza la scomparsa della moglie. Non è la prima volta, infatti, che Folasade si allontana da casa per ritrovare un po’ di serenità. Tutti sono convinti che tornerà presto dal marito e che qualcuno voglia incastrare Dawodu. Spetta quindi a Taiwo il compito di scagionare il pastore, ma lo psicologo si renderà conto ben presto di aver soltanto iniziato a scavare tra gli inquietanti segreti che gettano un’ombra sulla congregazione religiosa nigeriana.
Femi Kayode
(Lagos, 1960) ha studiato psicologia clinica al Kelly College, ma si è sempre dedicato alla scrittura. Ha lavorato a lungo nella pubblicità e nella tv: è autore di programmi televisivi di grande successo e di sceneggiatur
e pluripremiate. Recentemente ha conseguito un Master in Crime Fiction presso
l’Università dell’East Anglia, dove il suo primo thriller, Il cercatore di tenebre (Longanesi, 2022), ha vinto il Little, Brown /UEA Crime Fiction Award. Vive a Windhoek, Namibia, con la moglie e due figli.
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