Lampedusa: scoperto un pipistrello che non dovrebbe essere li

Lampedusa sorprende ancora: su quest’isola al confine tra due continenti, un gruppo di ricercatori ha identificato per la prima volta in Europa un pipistrello finora considerato esclusivo del Nord Africa: il miniottero del Maghreb (Miniopterus maghrebensis). Una scoperta che non solo amplia la mappa della distribuzione di questa specie, ma apre nuovi interrogativi sulla biodiversità nelle isole del Mediterraneo.

A fare questa scoperta, un team di ricercatori composto da due istituti del Consiglio nazionale delle ricerche, il Cnr-Irsa di Verbania e il Cnr-Iret di Firenze, insieme al Centro Nazionale per la Biodiversità (NBFC) e lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Mammalian Biology (fonte AdnKronos).

Una piccola isola, un’enorme opportunità scientifica

Lampedusa, per la sua posizione geografica unica, rappresenta un ponte naturale tra Africa ed Europa. Questa posizione la rende un punto di passaggio cruciale per molte specie animali, soprattutto quelle che sfruttano le rotte migratorie o che si trovano a cavallo tra due ecosistemi molto diversi. Fino a oggi, però, Lampedusa resta un territorio ancora poco esplorato sotto il profilo ecologico e la fauna presente sull’isola (e in particolare i pipistrelli) è stata studiata in modo parziale e frammentario.

Proprio per questo, i ricercatori hanno deciso di condurre un’indagine sistematica sulla chirotterofauna dell’isola. Hanno utilizzato metodi non invasivi, come il monitoraggio acustico e l’ispezione di grotte e vecchi bunker della Seconda guerra mondiale, spesso scelti dai pipistrelli come rifugi. A tutto questo si è aggiunta l’analisi genetica di campioni di guano raccolti in vari punti strategici dell’isola. L’obiettivo era fare chiarezza su quali specie abitino effettivamente il territorio e se, tra queste, ce ne siano di rilevanti per la conservazione.

Le piccole isole, per loro natura, ospitano ecosistemi delicatissimi e vulnerabili a perturbazioni ambientali e climatiche anche minime. Inoltre, la crescente scarsità di risorse idriche legata ai cambiamenti climatici può rappresentare un fattore critico per la sopravvivenza dei chirotteri, che necessitano della presenza di fonti d’acqua per l’idratazione e la termoregolazione”, ha dichiarato Fabrizio Gili, ricercatore del Cnr-Irsa e parte del team.

Un passo avanti per la conservazione

Questa scoperta ha implicazioni ben più grandi del semplice aggiornamento di una lista di specie. L’ingresso ufficiale del miniottero del Maghreb nel territorio europeo comporta l’applicazione automatica di normative internazionali sulla sua tutela. In particolare, rientrerebbe tra le specie protette dal Bat Agreement, un accordo internazionale volto a salvaguardare i pipistrelli e i loro habitat, e con l’inclusione di questa specie, il numero totale di chirotteri protetti in Europa salirebbe a 56

Questo significa che la presenza del pipistrello africano su suolo europeo richiede ora un’attenzione particolare in termini di conservazione. E potrebbe anche stimolare nuove ricerche su come e quando questa specie abbia attraversato il mare per arrivare fino a Lampedusa.

Ma non è tutto: lo studio ha individuato sull’isola di Lampedusa anche altre sette specie di pipistrelli.

Sette altre specie e un patrimonio genetico unico

Il miniottero del Maghreb non è l’unico protagonista dello studio. I ricercatori hanno individuato almeno altre sette specie sull’isola, tra cui l’orecchione di Gaisler (Plecotus gaisleri) e il ferro di cavallo di Mehely (Rhinolophus mehelyi). Entrambe le specie sono rare e hanno una distribuzione frammentata. E c’è di più: in entrambi i casi, le analisi genetiche hanno rivelato aplotipi mitocondriali unici, mai osservati altrove, a dimostrazione dell’isolamento evolutivo della popolazione lampedusana.

Questi dati confermano un fatto spesso sottovalutato: le piccole isole, come Lampedusa, ospitano tesori di biodiversità, unici e irripetibili, che rischiano di sparire senza che ce ne accorgiamo.

La sfida delle isole minori: conservare prima di perdere

Le isole, per loro stessa natura, sono ecosistemi fragili. Basta poco, un cambiamento climatico, la pressione del turismo, l’urbanizzazione, per alterare gli equilibri che reggono queste comunità. Per i pipistrelli, ad esempio, la scarsità di acqua può rappresentare un limite serio alla sopravvivenza, vista la loro dipendenza da fonti idriche per l’idratazione e la regolazione della temperatura corporea.

Lo studio condotto a Lampedusa sui pipistrelli dimostra quanto ancora ci sia da scoprire sulle specie che abitano questi ambienti. Ma, soprattutto, ci ricorda che proteggere la biodiversità significa spesso agire prima ancora di capire tutto ciò che potremmo perdere.

Perchè è importante tutelare la presenza di pipistrelli

I pipistrelli sono di grandissima importanza per il nostro ecosistema, in quanto coprono un ruolo fondamentale nella riproduzione delle piante. Inoltre, contribuiscono anche a tenere sotto controllo il vastissimo numero di zanzare e di altre specie di insetti nutrendosi di essi, e limitano i danni arrecati a coltivazioni, boschi e, soprattutto, alla salute dell’essere umano.

Sono utilissimi per tenere lontane le zanzare dalle nostre case. Pensate che possono mangiare un grammo di insetti a notte e, in questo modo, sono ottimi “insetticidi” naturali non solo per le persone, ma anche per l’agricoltura.

Annullato il Sonik Park Festival per salvaguardare i pipistrelli

Un piccolo aneddoto, proprio di questa settimana: in provincia di Torino, nel Comune di Stupinigi, ogni anno si svolge un festival musicale molto conosciuto, il Sonik Park Festival. Ebbene, il 6 giugno 2025 l’Ente Parchi Reali ha imposto al Comune l’annullamento dei concerti previsti al fine di tutelare le colonie di pipistrelli presenti nell’area, considerate a rischio per via dell’impatto acustico e luminoso degli eventi musicali. Una scelta che, ovviamente, ha fatto arrabbiare sindaci e organizzatori, ma necessaria per la sopravvivenza dei e dell’ecosistema dei parchi.

Infatti, le emissioni acustiche e anche quelle luminose del Sonik Park Festival superano la soglia tollerata e ammessa per la salvaguardia del ciclo riproduttivo e delle attività notturne dei pipistrelli.

La tutela dei pipistrelli a Stupinigi è un segnale di responsabilità verso l’ambiente. Alcune specie, come il vespertilio smarginato e il rinolofo minore, stanno diventando sempre più rare, indicando un equilibrio ecologico in pericolo. Gli esperti della Stazione Teriologica Piemontese hanno sottolineato con fermezza l’importanza di proteggerli.

Il caso del Sonic Park Festival ha aperto una riflessione su come conciliare eventi culturali e salvaguardia della fauna selvatica. Si stanno già valutando soluzioni alternative, perché la priorità resta la protezione delle specie più vulnerabili. La vicenda mostra quanto sia fondamentale il monitoraggio scientifico e la collaborazione tra istituzioni e comunità per gestire in modo sostenibile le aree protette.

Disclaimer:

In mancanza di una foto del pipistrello africano, l’immagine di copertina è solo evocativa dell’argomento ed è una Foto di Andrea Bohl da Pixabay

Potrebbe interessarti anche:

Il pipistrello: amico, nemico, vampiro, demone o Batman?

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”
Logo Radio