Le Orme: la ristampa dell’album “La via della seta”

“La via della seta” concept album de Le Orme, metafora sull’uomo alla ricerca della distensione culturale e religiosa, pubblicato originariamente nel 2011 da uno dei gruppi tra i più rappresentativi ed influenti della storia del rock progressive non solo italiano, è nuovamente disponibile nelle versioni vinile(in passato uscito in tiratura limitata, in sole 1000 copie) e CD.

La ripubblicazione dell’album fa parte di un progetto di Warner Music Italy volto a valorizzare gli artisti storici anche attraverso i loro album più recenti, contribuendo a donargli nuova vita.

La via della seta 

È ilprimo lavoro del “nuovo corso” della band, senza Aldo Tagliapietra. La formazione, guidata dall’inossidabile Michi Dei Rossi, dà alla luce nel 2011 questo entusiasmante concept album su Oriente e Occidente e l’incontro dei popoli che sin dall’antichità, ancor prima di Marco Polo, hanno trovato giusta dimensione sulla Via della Seta. 

Il gruppo, che nel 1971 con “Collage” ha impresso una svolta epocale al costume italiano, dando inizio alla musica progressive, rinasce con grande forza con “La via della seta”, concept album dal titolo chiaramente evocativo, come da decenni non se ne sentivano più. Questo nuovo lavoro è andato ad arricchire lo straordinario percorso creativo de Le Orme, che ha proseguito, inarrestabile, ancora oggi, il cammino lungo le strade del rock sinfonico, romantico e progressivo. Un percorso che in cinque decenni di attività, e dopo capolavori come “Collage”, “Uomo di Pezza”, “Felona e Sorona”, “Contrappunti”, “Florian”, dimostra che la band è ancora vitale e attualissima.  

L’album era stato presentato con tre concerti consecutivi alla Casa del Jazz a Roma, seguiti da un lungo tour teatrale (tra cui un concerto a Tokyo assieme ai Pooh) e poi con un tour assieme al Banco del Mutuo Soccorso.

Dopo “Le Orme & Friends”, uscito a luglio, e “La via della seta”, Warner Music Italy ripubblicherà “Felona e Sorona 2016” entro la fine dell’anno;a seguire “Classicorme” e “Live in Pennsylvania”.

la via della seta - la copertina dell'album de Le Orme

Le Orme

Protagonisti della grande era del rock made in Italy e autori del primo album di progressive italiano, rappresentano il punto di incontro tra la magniloquenza del nostro prog e le aspirazioni più pop del cantautorato italico.

La loro avventura ha trovato espressione e spazio nella produzione di entrambe. Il gruppo veneziano, prima di diventare un’icona del prog, è stato uno dei primi esempi di pop psichedelico. Le Orme sono anche la dimostrazione che il prog rock può sposarsi con la poesia e con le sonorità classiche.

Credits

La tracklist: L’alba di Eurasia; Il Romanzo di Alessandro; Verso Sud; Mondi che si Cercano; Verso Sud (ripresa); Una Donna; 29457, l’Asteroide di Marco Polo; Serinde; Incontro dei Popoli; La Prima Melodia; Xi’an – Venezia – Roma; La via della seta.

Testi di Maurizio Monti, arrangiamenti di Michi Dei Rossi e Michele Bon, direzione artistica Guido Bellachioma, produzione esecutiva Enrico Vesco.

Hanno suonato: Michi Dei Rossi (batteria); Jimmy Spitaleri (voce), Michele Bon (organo Hammond, synth, tastiere e cori); Fabio Trentini (basso, chitarra acustica e cori), William Dotto (chitarra elettrica e acustica) e Federico Gava (piano, synth e tastiere).

“La via della seta” (Hi_QU Music – distribuzione Warner Music), è fuori dal 27 settembre 2024, e in preorder al cliccando qui

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La foto di copertina è di Tina Rossi PH.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.