Joan Pedrero ha ottenuto l’ottavo posto assoluto e conquistato il primo posto nella categoria +1000 cc all’Africa Eco Race 2025 a bordo della sua Harley-Davidson Pan America 1250.
L’Africa Eco Race è rinomata come uno dei rally raid più duri al mondo. Copre oltre 5.900 chilometri di tragitto impegnativo in Africa prima di culminare all’iconico LacRose a Dakar.
L’Africa Eco Race, erede spirituale della leggendaria Parigi-Dakar, è un rally raid nato nel 2009 grazie all’intuizione e alla passione del veterano Hubert Auriol, icona assoluta del mondo dei rally. Questa competizione, che si snoda ogni anno lungo le storiche piste africane. E rappresenta un richiamo alle origini per auto, moto e camion, rimettendo in scena le emozioni autentiche di un’avventura nel deserto.
Dopo l’addio del Rally Dakar ai deserti africani nel 2007, e il trasferimento prima in Sudamerica (2009-2019) e poi in Arabia Saudita, l’Africa Eco Race ha saputo raccogliere il testimone. Con il miglioramento delle condizioni geopolitiche in Mauritania e nei paesi limitrofi, questa gara ha riportato il rombo dei motori nei luoghi che hanno fatto la storia del rally raid.
Africa Eco Race
La prima edizione del 2009 ha preso il via quasi in punta di piedi. Sulla linea di partenza solo 8 moto, 8 auto e 4 camion. Ma il tempo ha consolidato il prestigio della competizione. Nel 2011, ad esempio, si è registrata un’eccezionale percentuale di arrivi al traguardo, con 4 moto su 4, 3 camion su 4 e ben 21 auto su 22 a completare il percorso.
Un tratto distintivo dell’Africa Eco Race è il prologo europeo, che apre tradizionalmente ogni edizione. Tra le tappe iniziali più iconiche spiccano quelle del 2012 e 2013, partite da Saint-Cyprien, ai piedi dei Pirenei, con un clima di grande entusiasmo e competizione.
A confermare il prestigio di questa gara, c’è la presenza di nomi illustri come Jean-Louis Schlesser. Uno dei piloti più titolati e rispettati nella storia dei rally raid. Schlesser, contrariamente a molti suoi colleghi passati al Rally Dakar, ha scelto di restare fedele alle sabbie africane, rendendo l’Africa Eco Race il suo palcoscenico ideale. Una scelta che parla di passione, tradizione e amore per l’autenticità di questo sport.


Joan Pedrero
Pedrero è rimasto tra i primi dieci durante tutta la gara. Questo risultato si basa sul debutto storico di Harley-Davidson nell’Africa Eco Race 2024. La Pan America 1250 era praticamente nella sua configurazione originale. Ha gareggiato per la seconda volta con modifiche minime, tra cui una piccola regolazione del radiatore per un migliore raffreddamento.
Alimentata dal motore Revolution Max 1250, un V-Twin da 1250 cc raffreddato a liquido, la moto ha dimostrato potenza, resistenza e affidabilità. Ha gestito ambienti estremi con la stessa configurazione disponibile per i motociclisti di tutto il mondo.
Dichiara Kolja Rebstock, vicepresidente regionale di Harley-Davidson per Europa, Medio Oriente e Africa: “In Harley-Davidson, siamo orgogliosi di offrire motociclette costruite per l’avventura. La Pan America 1250 è l’espressione massima di questo spirito. Ancora una volta, l’incredibile risultato di Joan Pedrero, ottenuto su una moto quasi di serie e come una delle moto più grandi della gara, è un momento rivoluzionario che dimostra le capacità e la versatilità della H-D Pan America in una classe a sé stante“.