Superman: la leggenda (ri)vola al cinema

Le origini di un mito: Superman e il grande schermo

Nato nel 1938 dalla matita di Jerry Siegel e Joe Shuster, Superman è l’archetipo stesso del supereroe. Ma è con il cinema che l’Uomo d’Acciaio diventa mito planetario. Il primo vero impatto avviene nel 1978, quando Richard Donner dirige un visionario Superman con Christopher Reeve. Un film pionieristico che rivoluziona il genere e fissa lo standard per tutti i cinecomic a venire. Reeve, con la sua incarnazione tanto etica quanto vulnerabile dell’alieno di Krypton, entra nell’immaginario collettivo come “il vero Superman”. La sua tragica parabola personale, il grave incidente a cavallo del 1995 che lo rese tetraplegico, ha contribuito ad alimentare il mito: un uomo che nella realtà ha affrontato il dolore con la stessa dignità del suo alter ego cinematografico.

Il successo genera tre sequel, tra alti e bassi, fino al discutibile Superman IV: The Quest for Peace (1987), che segna la fine di un’era.

Le rinascite mancate: Superman negli anni 2000

Dopo un lungo silenzio, nel 2006 Bryan Singer tenta il rilancio con Superman Returns, un omaggio nostalgico alla saga di Donner. Brandon Routh veste i panni di Clark Kent, ma il film, nonostante ambizioni liriche e un taglio visivamente elegante, non convince il pubblico e si arena in bilico tra sequel e reboot.

Bisognerà attendere il 2013 per una nuova incarnazione: è Man of Steel, diretto da Zack Snyder. Henry Cavill diventa il nuovo volto di Superman in una versione più cupa, spettacolare e riflessiva. Il film avvia il DCEU (DC Extended Universe) e apre la strada ai crossover come Batman v Superman (2016) e Justice League (2017). Cavill divide critica e fan: apprezzato per il carisma fisico, criticato per un tono distante dalla “luce” tradizionale del personaggio.

Icone, volti e nemesi: i protagonisti della leggenda

Superman non è mai solo. Lois Lane, giornalista d’assalto e grande amore, ha avuto il volto di Margot Kidder, Kate Bosworth, Amy Adams e ora Rachel Brosnahan. Lex Luthor, arcinemico e genio del male, ha cambiato pelle con Gene Hackman, Kevin Spacey, Jesse Eisenberg e ora Nicholas Hoult.

Altri volti si sono succeduti: Marlon Brando e Russell Crowe come Jor-El, Michael Shannon nei panni del feroce Zod, e un piccolo esercito di Jimmy Olsen e Perry White. Ogni interprete ha lasciato una sfumatura, un’eco, contribuendo a costruire una mitologia viva, in continua evoluzione.

Il Superman del futuro: James Gunn firma la rinascita

L’11 luglio 2025 (9 luglio in Italia), Superman tornerà al cinema in una nuova forma con Superman, scritto e diretto da James Gunn. Il film inaugura ufficialmente il nuovo DC Universe e promette un ritorno alle radici del personaggio, senza però rinunciare a una visione fresca e audace. A vestire la tuta rossa e blu sarà David Corenswet, affiancato da Rachel Brosnahan (Lois), Nicholas Hoult (Lex Luthor) e perfino un Krypto volante.

Con un tono dichiaratamente più luminoso, temi di identità e gentilezza e una regia capace di equilibrare cuore e spettacolo, questo Superman potrebbe rappresentare la sintesi perfetta tra il mito classico e le esigenze del cinema contemporaneo.

La leggenda continua. E stavolta, guarda di nuovo verso il cielo.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.
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