Il concerto di Thom Yorke ha chiuso la XI edizione di Collisioni – oltre 100.000 presenze complessive stimate per il festival Agrirock –
Thom Yorke ha deciso di aprire il suo tour italiano da Barolo. Con il suo concerto, lo storico frontman dei Radiohead ha sancito il gran finale di Collisioni 2019, a corollario di una XI edizione costellata dai grandi concerti.
Eddie Vedder, Liam Gallagher, Max Gazzè e Carl Brave con Daniele Silvestri e Rkomi, Salmo e Maneskin, 30 Seconds to Mars, Macklemore e Calcutta oltre ai live di Al Bano e Mahmood nel weekend di incontri in paese.
Anche quest’anno, infatti, la due-giorni di incontri nelle piazze di Barolo per Collisioni si è confermata un successo e una vetrina per tutto il Piemonte.
Il pubblico arrivato in paese da ogni angolo di Italia e d’Europa, ha potuto assistere a oltre 50 eventi e una ventina di live sui 5 palchi allestiti in altrettante piazze.
Una commistione di generi (letteratura, musica, enogastronomia, giornalismo, televisione, cinema) e di visitatori (con eventi per ogni fascia di età, dagli spettacoli di Collisioni Kids per i bambini, alle degustazioni del palco Wine&Food).
Del resto Collisioni è sempre stato questo: da Eddie Vedder a Thom Yorke, una compilation di generi artistici differenti. Un mix tape (non a caso titolo di questa edizione) culturale, fasce di pubblico diverse che si ritrovano insieme in un piccolo – bellissimo – paese di collina, patrimonio Unesco.
Con il live di Yorke, quindi, Collisioni ha superato le 100.000 presenze complessive a Barolo.
I visitatori sono arrivati da tutte le regioni italiane, ma anche con una forte presenza internazionale, tant’è che le navette hanno dovuto prevedere un servizio anche in lingua inglese per orientare il numeroso pubblico.
Il commento del Direttore Artistico Filippo Taricco
“Un successo per tutto il territorio, frutto di un lavoro collettivo che ha visto in prima linea istituzioni, consorzi, aziende, Fondazioni.”
Dichiara il direttore artistico del festival Filippo Taricco – “Un ringraziamento particolare va al comune di Barolo che ci ospita da 8 anni e alle centinaia di volontari che arrivano da tutta Italia e rendono possibile questo miracolo piemontese.
Lo scorso anno Collisioni, nel suodecennale, sembrava arrivato al capolinea, ma abbiamo tenuto duro, convinti che questo festival fosse ormai diventato una vetrina turistica irrinunciabile per tutta la Regione.
Quest’anno l’Associazione Collisioni, malgrado le capienze così ridotte, ha fatto enormi investimenti e sacrifici, per dare al pubblico che ogni anno arriva a Barolo un grande evento internazionale, un festival europeo di primo piano all’altezza delle aspettative.
Stiamo dialogando molto bene con la nuova giunta regionale. Ci auguriamo di poterci mettere subito al lavoro al termine del festival, per dare finalmente a questo grande evento che ci invidiano in tutta Italia e non solo la sostenibilità che merita“.
Non solo musica
Ogni anno il Festival – in collaborazione con le istituzioni, le forze dell’ordine e le società che curano sicurezza, produzione e logistica – si impegna a migliorare i servizi e l’assetto logistico. Tutto questo permettere al pubblico di raggiungere Barolo e approfittare al meglio, e in sicurezza, dell’esperienza Collisioni.
Anche nella sua undicesima edizione, inoltre, il festival ha scelto di rendere omaggio alle eccellenze enogastronomiche del Piemonte.
Un intenso programma di tasting aperti al pubblico (come la giornata dedicata all’Asti Docg), degustazioni per professionisti e progetti speciali (come la serata dedicata a Bread Religion), con la partecipazione dei maggiori consorzi piemontesi, ma anche importanti gemellaggi con altri territori a vocazione enogastronomica, come Marche, Friuli, Sardegna, Basilicata, Liguria e tanti altri ancora.
Il Palco Wine&Food ha registrato il sold out in tutti gli incontri proposti, da maratone di assaggi e degustazioni a veri e propri momenti didattici e di confronto. Numerosissima la partecipazione di esperti internazionali al Progetto Vino e al Progetto Food organizzato da Assopiemonte.