“Rosso Relativo”: Tiziano Ferro e l’evoluzione del pop italiano

Per la rubrica “33 giri di ricordi”: recensione e retrospettiva dell’album “Rosso Relativo” di Tiziano Ferro del 2001.

2001

Iniziano ufficialmente il XXI Secolo e il III Millennio.

Viene messa on-line Wikipedia, l’enciclopedia libera e viene rilasciata la prima versione di VLC media player.

George W. Bush presta giuramento come 43º presidente degli Stati Uniti d’America.  

I Paesi Bassi diventano il primo paese al mondo a legalizzare il matrimonio fra persone dello stesso sesso. 

Sempre nei Paesi Bassi il Senato approva la legge che legalizza l’eutanasia. I Paesi Bassi sono dunque il primo paese al mondo a permettere l’eutanasia ed il suicidio assistito, sia pure subordinati ad una serie di condizioni.

Il 20 luglio si apre a Genova il G8. Decise iniziative per la riduzione del debito dei paesi più poveri e nella lotta contro l’AIDS. Negli scontri del 20 luglio un manifestante di 23 anni Carlo Giuliani viene ucciso dal carabiniere Mario Placanica.  

USA, 11 settembre: 4 gruppi di terroristi islamici dirottano 4 aerei di linea e si dirigono verso 4 obiettivi, colpendone tre: il Pentagoni, Washington ed entrambe le torri Gemelle di New York; mentre il quarto aeroplano, inizialmente diretto a Washington, alla fine cade in Pennsylvania. Entrambe le due torri crollano in meno di due ore per gli incendi devastanti. Complessivamente in questi quattro attacchi muoiono circa 3.000 persone e più di 6000 rimangono ferite. La data dell’11 settembre 2001 verrà ricordata in seguito come quella del più grande attentato terroristico di tutti i tempi.

La Roma vince il terzo scudetto, capocannoniere del torneo Hernan Crespo (Lazio) con 26 reti.

Elisa con “Luce (tramonti a nord est) vince il cinquantunesimo Festival di Sanremo.

Il debutto di Tiziano Ferro e il cambiamento della musica Pop italiana

Nel 2001, l’industria musicale italiana vive un momento di transizione. Gli anni ’90, dominati da sonorità dance, rock alternativo e pop melodico, sono ormai alle spalle, e il nuovo millennio porta con sé l’urgenza di un rinnovamento musicale.

È in questo contesto che Tiziano Ferro, un giovane artista di Latina, si impone con il suo album di debutto, “Rosso relativo”, pubblicato il 26 ottobre 2001.

All’inizio degli anni 2000, l’Italia è alla ricerca di una nuova identità musicale. La scena pop è caratterizzata da artisti che hanno consolidato la loro fama negli anni precedenti, come Laura Pausini, Eros Ramazzotti e Jovanotti, ed artisti più “datati”, i “cantautori” tanto in voga dieci-quindici anni prima, che cominciano a dare segni di aridità creativa.

C’è quindi ampio spazio per nuove voci e nuove proposte.

Allo stesso tempo, il mondo della musica internazionale è in gran fermento: i suoni urban, l’R&B e l’hip hop stanno cominciando ad influenzare profondamente il pop tradizionale, portando alla nascita di ibridi musicali che mescolano generi diversi.

In questo scenario, Tiziano Ferro emerge come un artista capace di intercettare le tendenze internazionali e reinterpretarle in chiave italiana. Con l’album d’esordio Tiziano porta una ventata di freschezza nel panorama musicale, combinando melodie accattivanti con testi profondi e riflessivi, in un mix di pop, R&B e influenze elettroniche.

“Rosso Relativo”

L’album non è solo un successo commerciale: è un album che segna l’inizio di una nuova era per la musica pop italiana.

Trainato dal singolo di debutto “Xdono“, il disco scala rapidamente le classifiche, portando Tiziano Ferro all’attenzione del grande pubblico. “Xdono“, con il suo ritmo incalzante e il testo che esplora il tema del pentimento e del perdono, diviene una hit non solo in Italia, ma anche in altri paesi europei, dimostrando la capacità del cantautore di Latina di parlare a un pubblico internazionale.

La title-track, “Rosso relativo”, evoca la passione e l’intensità delle emozioni, un tema ricorrente nelle canzoni di Tiziano Ferro.

Ogni traccia dell’album, da “Imbranato” a “L’olimpiade“, mostra una maturità artistica sorprendente per un debutto, con testi che esplorano le complessità delle relazioni umane, l’amore e la crescita personale.

L’originalità di Tiziano Ferro e l’influenza sull’industria discografica

Uno degli aspetti più sorprendenti di “Rosso relativo” è l’originalità con cui Tiziano Ferro affronta temi personali in modo universale. Le sue canzoni, pur partendo da esperienze intime, riescono a toccare corde emotive comuni, rendendo l’album un prodotto pop, ma con una profondità rara nel panorama musicale dell’epoca.

Questo approccio, unito a una voce calda e distintiva, “personale” ed inimitabile all’ennesima potenza, permette, quindi, al musicista latinense di emergere come un artista completo, capace non solo di scrivere e interpretare, ma anche di produrre musica che rispecchi le tendenze contemporanee senza rinunciare alla propria autenticità.

Un altro elemento che ha reso “Rosso relativo” un album iconico è il suo impatto sull’industria discografica italiana. La capacità di Tiziano Ferro di unire melodie orecchiabili a testi di qualità aprirà la strada a un’ondata di nuovi artisti che, negli anni successivi, cercheranno di replicare il suo successo, contribuendo a una rinascita del pop italiano in un periodo di crisi per il settore.

L’impatto di Tiziano Ferro sulla musica italiana

Con il suo stile unico e la sua capacità di fondere diverse influenze musicali, Tiziano Ferro ha ridefinito il concetto di pop in Italia. “Rosso relativo” non è stato solo un album di successo, ma il manifesto di una nuova generazione di artisti italiani che cercavano di superare i confini nazionali e di affermarsi su un palcoscenico globale.

Il 2001 ha segnato l’inizio della carriera di un artista che sarebbe poi diventato una delle figure più influenti della musica italiana del XXI secolo.

Tiziano Ferro non solo ha portato freschezza e innovazione, ma è riuscito anche a stabilire un legame profondo con i suoi ascoltatori, affrontando temi universali con una sensibilità davvero unica.

La sua straordinaria trasparenza nell’offrirsi al pubblico come professionista e come uomo, ha poi fatto il resto, dandogli il giusto posto nell’olimpo dei grandi cantautori della musica italiana.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.