Aiuti agli agricoltori: la modifica al regolamento de minimis UE, accolta con entusiasmo da Salvatore De Meo, rafforza il sostegno al settore agricolo.
Il settore agricolo rappresenta una delle colonne portanti dell’economia europea, garantendo non solo cibo per milioni di persone, ma anche la tutela del paesaggio e delle comunità rurali. Tuttavia, gli agricoltori affrontano sfide crescenti, tra cui i costi di produzione in aumento, la concorrenza globale e le pressioni legate alle politiche ambientali. In questo contesto, l’Unione Europea ha recentemente approvato una modifica al regolamento “de minimis”, una misura pensata per sostenere le imprese agricole. L’aggiornamento di questo strumento normativo segna un passo importante, destinato a influenzare direttamente il settore.
Cosa sono gli aiuti “de minimis” nell’agricoltura
Gli aiuti “de minimis” costituiscono uno strumento di sostegno finanziario diretto. Si tratta di aiuti agli agricoltori concessi dagli Stati membri dell’Unione Europea senza la necessità di notifica alla Commissione Europea, purché rispettino determinati limiti. Questi limiti servono a garantire che gli aiuti siano di entità tale da non distorcere la concorrenza nel mercato unico.
Nel contesto agricolo, gli aiuti “de minimis” sono stati introdotti per rispondere rapidamente alle difficoltà degli agricoltori, senza le lungaggini burocratiche associate ad altre forme di sostegno pubblico. Essi possono essere utilizzati per far fronte a emergenze, compensare perdite o incentivare innovazioni e pratiche sostenibili. Il regolamento prevede un massimale di aiuti per ciascuna impresa agricola in un arco temporale di tre anni e un limite complessivo a livello nazionale.
Prima della recente modifica, il massimale individuale era fissato a 25.000 euro per azienda, mentre il tetto settoriale impediva agli Stati membri di destinare più del 50% del limite nazionale a uno specifico settore produttivo.
La modifica al regolamento: cosa cambia concretamente
La Commissione Europea ha deciso di aggiornare il regolamento per rispondere alle mutate esigenze del settore. La modifica principale riguarda l’aumento del massimale per singola impresa, che passa da 25.000 a 50.000 euro in un periodo di tre anni. Questo raddoppio consente agli agricoltori di ottenere un sostegno più consistente in tempi difficili.
Un’altra novità significativa è l’eliminazione del tetto settoriale. In precedenza, gli Stati membri potevano destinare non più del 50% del loro limite nazionale degli aiuti “de minimis” a un singolo settore produttivo, come l’orticoltura o l’allevamento. Questo vincolo è stato rimosso, dando maggiore flessibilità ai governi nazionali nel distribuire gli aiuti laddove sono più necessari.
Questi cambiamenti rappresentano una semplificazione e un potenziamento dello strumento, con l’obiettivo di rendere più efficace il sostegno agli agricoltori e di garantire la competitività del settore agricolo europeo.
Un passo verso il sostegno agli agricoltori europei
L’aggiornamento del regolamento “de minimis” risponde a richieste avanzate da vari attori politici e istituzionali, tra cui Forza Italia. Già nel giugno 2022, la delegazione del partito a Bruxelles aveva sollevato il tema attraverso un’interrogazione parlamentare. L’Europarlamentare Salvatore De Meo ha accolto con soddisfazione la decisione della Commissione Europea.
“La Commissione – ha dichiarato l’onorevole De Meo – ha infatti approvato una modifica al Regolamento agricolo “de minimis”, aumentando il massimale per impresa da 25 mila a 50 mila euro in tre anni ed eliminando il tetto settoriale che impediva agli Stati membri di concedere aiuti de minimis superiori al 50% del limite nazionale allo stesso settore produttivo”.
“La modifica del regolamento UE per gli aiuti agli agricoltori è una buona notizia e va nella direzione giusta – prosegue De Meo – quella indicata già nel giugno 2022 dalla delegazione di Forza Italia a Bruxelles attraverso una interrogazione parlamentare”. Questo risultato rappresenta una vittoria per chi, come Forza Italia, si è impegnato a lungo per rafforzare il sostegno al settore agricolo.
Le reazioni politiche: il commento dell’onorevole Salvatore De Meo
L’Europarlamentare Salvatore De Meo ha sottolineato l’importanza strategica del settore agricolo per l’economia e la competitività europea. “Sono soddisfatto per la decisione della Commissione, sia perché corrispondente alla richiesta di Forza Italia sia perché, rispetto alla precedente legislatura, conferma un nuovo approccio verso un settore strategico cruciale per l’economia e la competitività europea e per garantire la nostra autonomia alimentare”, ha affermato.
Una dichiarazione che rispecchia non solo l’apprezzamento per la decisione della Commissione, ma anche una visione più ampia del ruolo dell’agricoltura nel garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità economica. La modifica al regolamento rappresenta un segnale di attenzione verso un comparto che troppo spesso si è sentito trascurato dalle politiche europee.
Gli aiuti “de minimis” e il contesto delle proteste agricole
La decisione di aumentare i massimali degli aiuti agli agricoltori di tutta Europa arriva in un momento in cui gli addetti del settore sono sempre più vocali nel manifestare il proprio disagio. Negli ultimi mesi, le proteste agricole in vari Paesi dell’UE hanno messo in evidenza problemi strutturali che vanno oltre la questione degli aiuti diretti.
Tra le principali preoccupazioni degli agricoltori figurano l’aumento dei costi di produzione, dovuto in gran parte alla crisi energetica e all’inflazione, e le pressioni derivanti dalle politiche ambientali dell’Unione Europea, come quelle legate al Green Deal. Sebbene la modifica al regolamento “de minimis” non affronti direttamente queste problematiche, rappresenta un segnale positivo di attenzione da parte delle istituzioni europee.
Il raddoppio del massimale può aiutare gli agricoltori a coprire spese impreviste o a investire in tecnologie più sostenibili. Tuttavia, è necessario un approccio più ampio per risolvere le sfide che minacciano la redditività e la sostenibilità a lungo termine del settore.
Foto copertina di PublicDomainImages da Pixabay
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