Antidiva Putiferio è il nuovo, strepitoso album di Rettore: un concentrato di adrenalina pura, tutto da ascoltare e da ballare
Donatella Rettore non è solo un nome, è un manifesto. Con il suo stile inconfondibile, la voce graffiante e un’attitudine rock che ha sfidato le convenzioni, Rettore è diventata una delle figure più emblematiche della musica italiana. Dalla fine degli anni ’70 ha ridefinito i confini tra pop, punk e new wave, conquistando generazioni di fan con il suo mix di ironia, provocazione e talento puro. Sempre fedele a se stessa, Rettore ha saputo reinventarsi senza mai tradire la sua essenza, diventando un modello di libertà creativa.
Il ritorno discografico: “Antidiva Putiferio”
Dopo 14 anni di silenzio discografico, Donatella Rettore torna con un album che già dal titolo promette scintille: Antidiva Putiferio. Un progetto che conferma, ancora una volta, la sua capacità di essere contemporanea senza perdere un grammo della sua identità. Oltre al singolo sanremese Chimica, cantata in coppia con Ditonellapiaga, l’album è ricco di featuring, a conferma di quanto Rettore sia vicina alle nuove generazioni e apprezzata anche dai nomi più gettonati della Generazione Z. Una dimostrazione di modernità che si combina con la sua lunga carriera, rendendola una bandiera del rock italiano che sventola da più di 40 anni. Ogni traccia è un concentrato di energia e stile, impreziosita dalla collaborazione con Claudio Rego, marito e storico partner artistico di Rettore, la cui mano si sente in ogni nota.
L’album non ti lascia un attimo di respiro, ritmo incalzante senza un attimo di pausa, tutto da ascoltare e da ballare: l’ennesima conferma che Rettore continua ad essere una forza viva e vibrante della musica italiana.


“Antidiva”: un manifesto contro la superficialità dei social
Il brano Antidiva, che dà il titolo all’album, è molto più di una canzone: è un manifesto ironico e tagliente contro l’ossessione per i social media. Con versi come “Io la foto non la faccio, e non la posto, e non vi taggo“, Rettore spara a zero sulla cultura dell’apparenza e dell’esibizionismo virtuale. Il ritornello incalzante e le strofe dal ritmo serrato mettono in evidenza un mix di satira e provocazione che è il marchio di fabbrica dell’artista.
“Social meh, social bleah, social figa” esprime il giusto disgusto per un mondo sempre più ossessionato dalla superficialità. Ma c’è spazio anche per l’autoironia: “Okay, la foto ve la faccio, mi metto in posa, ma non vi taggo” è la risposta alle dinamiche in cui, volenti o nolenti, siamo tutti immersi. Il brano, con il suo sound energico e il testo pungente, è destinato a diventare un inno per chi si ribella alle logiche tossiche dei social network.
Adrenalina e amicizia in musica
Come abbiamo detto, l’album è ricco di featuring, come Thelma e Louise, cantato in coppia con Beatrice Quinta, E’ una celebrazione dell’adrenalina pura e della complicità femminile: ispirato al celebre film cult, cattura l’essenza della fuga, della libertà e del coraggio di vivere fuori dagli schemi. Rettore costruisce un inno alla ribellione, alla voglia di evadere da una vita prevedibile e grigia, portando gli ascoltatori su una strada metaforica di emozioni forti.
E di Adrenalina, Rettore ne parlava già nel 1987 in duetto con l’indimenticabile Giuni Russo. Entrambi i pezzi, seppur distanti nel tempo, condividono un filo conduttore: la celebrazione di una forza interiore che spinge a superare i limiti e a vivere con intensità. In Thelma e Louise, tuttavia, l’adrenalina non è solo una pulsione individuale, ma diventa il simbolo di un legame potente, capace di sfidare qualsiasi ostacolo. Il sound moderno, arricchito da una produzione che mescola elementi elettronici e rock, conferma la capacità di Rettore di rinnovarsi senza tradire le sue radici.
E parlando di sound, se in Disco Prosecco (cantata con Big Mama) respiriamo funky e notti da bere, con Beepolare (feat Sead) torniamo alle origini (o quasi), quando lo ska di Lamette (Kamikaze Rock’n roll suicide – 1982) sbancava tutte le classifiche.
Odio tutti
Molto probabilmente, il brano più autobiografico dell’album e il più sincero, in un mondo di “politically correct”. Ma anche Zanzare a Malamocco (quartiere di Venezia situato nella zona dell’antico porto – ndr) potrebbe celare un doppio senso che pochi sicuramente coglieranno.
Con Odio tutti Rettore mette il dito nella piaga: oggi la gente non odia più, semplicemente se ne frega. E questa è una fotografia perfetta dei tempi che viviamo. L’individualismo regna sovrano, ognuno pensa al proprio orticello, al proprio benessere, e chi si è visto si è visto. E forse non ha neanche tutti i torti. Ma il problema arriva quando “fregarsene” diventa l’unica regola. Il confronto, quello vero, è andato a farsi benedire, in nome del politically correct. Non c’è più lo spazio per il dialogo, per il dissenso costruttivo, per lo scambio di idee che ti fa crescere. Siamo passati dall’odio viscerale al muro di gomma dell’indifferenza. In tutto questo, ci siamo persi il bello dello scontro costruttivo. Quello che ti fa salire l’adrenalina, che ti fa mettere in discussione le tue certezze, ma senza bisogno di annientare chi hai davanti.
Discutere non significa “fare la guerra”, significa far volare le idee, farle cozzare, farle suonare come una jam session di cervelli e parole. Invece siamo finiti in questa gabbia del “politicamente corretto a tutti i costi” dove bisogna stare attenti, altrimenti scatta l’offesa e le etichette ti arrivano addosso più veloci di un tweet. E allora, odio tutti.
Il rock non è mai stato così. Il rock è tutto il contrario: è sfrontato, è diretto, è confronto puro. È il coraggio di dire quello che pensi, anche se non piace a tutti. E la Rettore è rock puro.


“Ora o mai più”: Rettore coach e icona sul piccolo schermo
Non solo musica: Donatella Rettore è protagonista anche sul piccolo schermo, partecipando al programma di Rai 1 Ora o mai più, condotto da Marco Liorni. Già presente nella seconda edizione del 2019 (all’epoca la conduzione era affidata ad Amadeus), in questa trasmissione, Rettore veste i panni della coach, insieme ad altri sette illustri rappresentanti della musica italiana, portando tutta la sua energia e il suo carisma per guidare Carlotta, una cantante che molti ricorderanno per successi come Frena (2000) e la partecipazione al Festival di Sanremo con Promessa (2001).
Dalle prime due puntate di Ora o mai più, emerge una Rettore-giudice rigorosa, sincera e molto attenta, forse un pò più “buonista” rispetto all’edizione passata. Osservandola, invece, nella veste di coach, Carlotta, dalla sua, rende il compito più semplice, in quanto ha uno stile “frizzante” che ben si accompagna a quello della Rettore, ma più tendente al pop, mentre la Rettore riesce a tirare fuori l’anima rock che sopisce in Carlotta.
Se Ora o mai più rappresenta un’opportunità per i concorrenti, è altrettanto vero che è un’occasione per il pubblico di conoscere gli artisti-coach sotto una nuova veste che si estende oltre il palcoscenico su cui è abituato a vederli.
Quello che non sai
Ora, per onorare la struttura di un articolo, dovremmo ricordare la discografia e la carriera dell’artista e, nel caso di Rettore, dovremmo risalire ad almeno 40 anni fa. Non stiamo parlando del passato per riverberi lontani, onorando una carriera che fu ma, nel caso specifico preferiamo dire, soprattutto alle nuove generazioni, quanto fosse attuale la poesia e il pensiero di quei testi scritti trenta, quarant’anni fa e di quanto Rettore fosse avanti. Avanti anni luce.
Quindi, stiamo parlando di una carriera che è più che mai attuale, perchè Rettore è ancora qui, a discapito delle case discografiche alle quali non si è mai piegata, ai compromessi che non ha mai accettato e alle cose che ha cantato e che non si mai tenuta dentro. Ci provarono quelli della Ricordi, con l’unico risultato di perdere uno dei migliori cavalli in scuderia.
Perchè lei è cosi: fantasticamente autentica, genuina e vera.
Altro che “icona degli anni ’80”: ha ragione a non gradire questo appellativo. Rettore, una cavalla pazza che ha rotto lo steccato e che ancora scalpita e corre.
Donatella Rettore non smette di stupire. Che si tratti di un nuovo album o di una performance televisiva, ogni sua apparizione è un inno alla libertà artistica e personale. Antidiva Putiferio è l’ennesima conferma che, anche dopo decenni di carriera, Rettore ha ancora tanto da dire e da dare.
Info e credits
Il disco, prodotto e distribuito da Warner Music Italy, è disponibile in diverse versioni: la tradizionale digitale, il CD autografato e l’esclusivo vinile viola autografato, per offrire ai suoi fan un’esperienza unica e personale. Ogni formato del disco riflette l’anima della cantautrice e la sua voglia di rinnovarsi pur mantenendo intatto il suo stile provocatorio e innovativo.
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