Papa Francesco sarà dimesso: in che senso? Esiste da tempo una rinuncia in caso di impedimento medico: Papa Francesco darà le dimissioni? Editoriale di Tina Rossi
Il Papa sarà dimesso oggi dal policlinico Gemelli e tornerà a Santa Marta. Siamo tutti ovviamente contenti del miglioramento delle sue condizioni di salute, ma il suo ufficio stampa ha già annunciato che la convalescenza sarà lunga. Almeno due mesi sotto osservazione e, soprattutto, di riposo.
Quello che preoccupa, ora, non è solo il suo stato di salute, ma anche la sua capacità di ripresa, in un anno importante come questo del Giubileo. Per questo l’attenzione verso la sua condizione è molto alta.
Riuscirà il Sommo Pontefice a riprendere le sue normali attività? Sarà ancora in grado di gestire l’importante ruolo ecclesiastico o sta pensando alle dimissioni?
Malgrado il suo innato entusiasmo e la sua straordinaria resistenza alla sofferenza, è comunque un uomo di 88 anni, provato da ripetuti periodi di malattia, l’ultima, la polmonite bilaterale che lo ha costretto a 38 giorni di ricovero. L’unica foto diffusa dal Vaticano non era così rassicurante e, malgrado l’affaccio in finestra promesso per la benedizione dell’Angelus di oggi, sarà ben difficile vederlo assistere o presenziare al ricco calendario del Giubileo. Almeno per i prossimi due mesi.
Parrebbe, da quanto comunicato dall’agenzia Ansa, che abbia seri problemi di fonazione. La prolungata terapia all’ossigeno se, da un lato, gli ha permesso di respirare, dall’altra ha come effetti collaterali quelli di asciugare le mucose e causare secchezza, compromettendo la capacità di parlare.
E’ ancora vivo nella memoria collettiva l’immagine di Papa Wojtyla che impossibilitato a parlare, sposta con rabbia il microfono mentre cerca di leggere il suo discorso ai fedeli.
La rinuncia al Papato firmata da Papa Francesco
“Io ho già firmato la mia rinuncia. Era quando Tarcisio Bertone era segretario di Stato. Ho firmato la rinuncia e gli ho detto: ‘In caso di impedimento medico o che so io, ecco la mia rinuncia. Ce l’hai’. Non so a chi l’abbia data Bertone, ma io l’ho data a lui quando era segretario di Stato”. Questa è una dichiarazione fatta da Papa Francesco durante un’intervista e pubblicata dal Vatican news nel dicembre 2022.
Se il Pontefice dovesse superare questa lunga degenza, si aprirebbe un’altra questione cruciale: sarà ancora in grado di svolgere il suo ruolo con la stessa energia? Papa Francesco ha sempre sostenuto che un Pontefice non è obbligato a restare in carica fino alla morte e che le dimissioni possono essere una scelta legittima, come dimostrato dal suo predecessore, Benedetto XVI. All’inizio del suo pontificato, lui stesso aveva affermato chiaramente che la guida della Chiesa non deve essere necessariamente “fino alla morte”, ma che un Papa può rinunciare se non si sente più in grado di portare avanti la sua missione.
Quindi le dimissioni di Papa Francesco non sono un’ipotesi così remota ma avallata da uno scritto ufficiale.
La Chiesa sta preparandosi per un nuovo Conclave?
Alla luce delle sue condizioni di salute, questa ipotesi potrebbe diventare sempre più concreta.
Se Papa Francesco dovesse rimanere fisicamente debilitato, la gestione della Chiesa e dei suoi impegni pastorali risulterebbe enormemente complicata. I fedeli e la Curia si troverebbero di fronte a una Chiesa guidata da un Papa limitato nelle sue attività, e ciò potrebbe riaccendere il dibattito sulla possibilità di un’altra storica abdicazione. Una decisione di questo tipo segnerebbe un nuovo precedente nella storia della Chiesa moderna, rafforzando il concetto che il Pontificato non è un incarico vitalizio, ma un servizio che può essere interrotto quando le condizioni non lo permettono più.
Già da giorni, il Cardinale Pietro Parolin è stato chiamato a fare le veci del Pontefice in diverse occasioni ed eventi. Si sta già esprimendo pubblicamente su diverse tematiche sociali, sostituendo Papa Francesco anche nella guida spirituale e non solo nelle funzioni celebrative.
Visto il documento che attesta la rinuncia al Pontificato in caso di impedimento medico, visto che Il Vaticano ha già messo le mani avanti sulla sua capacità di parola e sulla necessità di una lunga degenza per una ripresa completa, si sta già organizzando un Conclave?
I casting per il successore di Papa Francesco si sono già chiusi o sono ancora in corso, visto il Giubileo e vista la mole di eventi calendarizzati fino a dicembre? In questo caso, l’ipotetico Conclave dovrebbe svolgersi rapidamente.
Quale futuro per il Giubileo?
Il Giubileo, che avrebbe dovuto rappresentare un momento di rinascita spirituale, sta vivendo una fase di difficoltà, mentre il Vaticano potrebbe essere messo in condizione di affrontare la delicata gestione di un possibile passaggio di testimone.
In questo caso, la Chiesa si troverebbe a un bivio e il futuro appare incerto. Ciò che è certo è che milioni di fedeli attendono risposte: quale sarà il destino del Pontefice e, con lui, quello della Chiesa cattolica?
Un nuovo Papa è di traino per il Giubileo? Come reagirebbero i fedeli che hanno organizzato i pellegrinaggi per incontrare Papa Francesco e la sua missione pastorale, se si trovassero di fronte all’attesa di una fumata bianca e a un nuovo Papa?
Foto copertina da Wikimedia commons: file rilasciato con licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 2.0 Generica .
Potrebbe interessarti anche:
Come sta Papa Francesco? Una foto tra dubbi, silenzi e Giubileo