“Almanacco mafioso”: su RaiPlay Sound 160 anni di storia della mafia

C’è una parte della nostra storia che fa male, ma che non possiamo permetterci di ignorare. È una storia che attraversa 160 anni di vita italiana, lasciando ferite profonde e ancora aperte. È la storia della mafia, raccontata con cura e rigore nel nuovo podcast “Almanacco mafioso”, disponibile dal 16 giugno su RaiPlay Sound.

Dieci puntate, dieci date simboliche, un unico filo rosso: la lunga e drammatica presenza di Cosa Nostra nel tessuto sociale, politico ed economico del nostro Paese. A guidarci in questo percorso, due voci d’eccezione: Peter Freeman e Francesco La Licata, giornalisti che da anni si occupano di mafia con uno sguardo attento, documentato, mai scontato.

Un almanacco sonoro per capire da dove veniamo

Il format è semplice ma efficace: ogni episodio ruota attorno a una data precisa, un evento o una figura chiave nella storia della mafia. Non è una cronaca fredda, né una sequenza di omicidi e processi: è piuttosto un almanacco narrativo, dove ogni tassello ricostruisce pezzo dopo pezzo il puzzle del potere mafioso in Italia.

Il racconto è denso, coinvolgente, costruito con un linguaggio vivo e diretto. Si parla di mafia come blocco sociale, non solo come organizzazione criminale. Un sistema fluido, capace di infiltrarsi ovunque: nella politica, nelle istituzioni, nei gangli dell’economia. In Sicilia, certo, ma anche nel resto del Paese.

Quando il passato aiuta a leggere il presente

“Almanacco mafioso” non si limita a guardare indietro. Ogni storia raccontata parla anche dell’oggi, perché la mafia non è solo un fenomeno storico: è un problema ancora vivo, ancora potente, che continua a influenzare la nostra società. E comprenderlo — davvero — è il primo passo per contrastarlo.

Il lavoro di Freeman e La Licata parte da una base solida: ricostruzione storica rigorosa, attenzione ai dettagli, narrazione consapevole. Ma non è mai noioso, mai pesante. È un podcast pensato per far riflettere, per scuotere, per ricordare. Perché la memoria non è solo un dovere: è uno strumento di consapevolezza.

Dieci tappe per non dimenticare

Ogni episodio è un piccolo viaggio dentro un frammento di realtà: un attentato, un processo, una testimonianza. Ogni volta ci si confronta con le scelte – o le non-scelte – di uno Stato, con il coraggio di chi ha denunciato, con il silenzio di chi ha voltato lo sguardo. E alla fine di ogni puntata, resta una domanda: cosa abbiamo imparato?

“Almanacco mafioso” non cerca facili risposte, ma offre strumenti per farsi domande giuste. Per ricordare, per capire, per reagire. È questo che rende il podcast un lavoro necessario. E, soprattutto, profondamente civile.

LE PUNTATE:

1. Il nome della Cosa

Alle origini della mafia, mentre l’Italia è ancora da unificare: una “trista associazione” agisce nell’ombra tra riti, pugnali e protettori insospettabili.

2. Omicidio eccellente

Nel 1893 viene ucciso Emanuele Notarbartolo. Il primo omicidio mafioso “eccellente” si intreccia con scandali finanziari e con le prime vere indagini antimafia.

3. La viscida piovra

Durante il regime fascista la parola “mafia” scompare dai giornali. Ma la repressione si fa spietata, anche con un corpo speciale di polizia segreto.

4. Arrivano gli Americani

La liberazione alleata e il dopoguerra aprono nuovi spazi alla mafia. Separatismo, lotte contadine e stragi segnano la nuova stagione dell’isola.

5. Eroina e cemento

Tra scempi edilizi e traffico internazionale di droga, la mafia si rinnova e si arricchisce, protetta da complicità politiche e silenzi assordanti.

6. Da Ciaculli a Catanzaro via Corleone

Una strage scuote l’opinione pubblica. È la prima guerra di mafia: l’inizio di una nuova fase violenta e del potere emergente di Corleone.

7. Il golpe corleonese

La conquista della mafia da parte dei “viddani”: una campagna militare con tradimenti, omicidi e dominio totale sul crimine organizzato.

8. Il giorno di San Michele

L’arresto di Tommaso Buscetta e la nascita del pentitismo. La mafia entra in crisi e lo Stato, per la prima volta, reagisce con forza.

9. U’ Maxi

Il più grande processo della storia d’Italia. Palermo si ferma per quasi due anni. Buscetta conferma tutto. La verità entra nei verbali.

10. Dai veleni alle stragi

Quando combattere la mafia diventa pericoloso: critiche, depistaggi e violenze segnano gli ultimi anni del pool antimafia, fino a Falcone e Borsellino.

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Maury Maurix
Maury Maurix
Io Sorcino Nerazzurro, non sono un Uomo da Bruciare, ma Vivo la Favola Mia e Baratto L'evento. Tu Salvami, non posso Morire Qui su Marciapiedi o Spiagge. Arrendermi mai con le Spalle al Muro..., No Mamma No, Un Uomo No , Amico se vorrai. Ciao Ni , Vita (ti Amo Renato...un pò troppo? ...Naaa!) Tra Judo, Inter e Renato, vivo la vita e mi sento fortunato. Di cosa vi parlerò? Delle mie passioni, sperando di incontrare le vostre!
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