Federico Mecozzi omaggia Franco Battiato con “Voglio vederti danzare”

Voglio vederti danzare” è il nuovo singolo di Federico Mecozzi, compositore e polistrumentista considerato tra i talenti più brillanti e versatili della scena strumentale italiana che dal 2009 affianca stabilmente Ludovico Einaudi nei più prestigiosi teatri e arene del mondo.

“Voglio vederti danzare” è uno dei brani più iconici di Franco Battiato, pubblicato nel 1982 nell’album “L’arca di Noè”. Il testo e la musica uniscono la dimensione rituale della danza alle suggestioni culturali del Mediterraneo e dell’Europa orientale, in un equilibrio tra minimalismo, elettronica e sensibilità pop che ha reso il brano un classico della musica italiana. Nella reinterpretazione di Mecozzi, con la produzione artistica di Cristian Bonato, la traccia diventa un omaggio rispettoso ma al tempo stesso personale: una lettura che filtra la poetica di Battiato attraverso l’estetica del suo violino, l’uso evocativo delle dinamiche e una tessitura sonora che apre nuovi spazi espressivi.

Il singolo è il primo estratto da “Traiettorie impercettibili”, il prossimo disco di Federico Mecozzi in uscita in primavera, dedicato a Franco Battiato e apprezzato dalla Fondazione Battiato. Il singolo apre idealmente la strada a un percorso sonoro e artistico che rende omaggio a una delle figure più luminose della musica italiana, reinterpretandone lo spirito attraverso la sensibilità contemporanea di Mecozzi.

federico mecozzi - la copertina del singolo tributo a franco battiato

Federico Mecozzi

Nato a Rimini nel 1992, è violinista, compositore e polistrumentista. 

All’età di 5 anni inizia a suonare la chitarra e a scrivere le prime canzoni. A 12 anni intraprende il percorso accademico presso il conservatorio “G. Lettimi” di Rimini, dove studia e si diplomerà in violino col massimo dei voti. Al contempo si forma anche come direttore d’orchestra e arrangiatore.

A partire dal 2009 affianca stabilmente il celebre compositore e pianista Ludovico Einaudi, che accompagna tuttora dal vivo in lunghe tournée nei più prestigiosi teatri e arene del mondo, oltre che nella realizzazione dei dischi come musicista e assistente musicale. In studio di registrazione e sul palco ha lavorato anche con e per Pacifico, Angelo Branduardi, Morgan, Enrico Nigiotti, Blonde Redhead, Remo Anzovino, Filippo Graziani, Andrea Mingardi, I Ministri.

È stato inoltre il più giovane direttore d’orchestra del Festival di Sanremo nelle edizioni 2019 (per Enrico Nigiotti) e 2021 (per Dellai) e uno dei più giovani di tutti i tempi. 

Nel gennaio 2019 è uscito ‘Awakening’, album del suo debutto solista, con il quale Mecozzi ha intrapreso un tour italiano ed europeo che è stato poi interrotto dalla pandemia. Nell’ottobre 2022 è la volta di “Inwards”, secondo album, presentato in numerosi teatri italiani.

Nella musica di Federico Mecozzi, che vede prevalentemente il violino al centro, si intrecciano sonorità che transitano tra musica classica, folk, elettronica, world music.

Potete seguire Federico Mecozzi su Facebook, Instagram, Spotify, Apple Music, sul sito ufficiale e sul canale YouTube.

Video & Credits

Il singolo è accompagnato dal videoclip ufficiale, in uscita anch’esso il 12 dicembre, diretto da Francesco Gardini e interpretato dal celebre ballerino e coreografo Kledi Kadiu, presenza d’eccezione del progetto. Il video nasce da un profondo rapporto di stima e amicizia tra Mecozzi e Kledi, e traduce in movimento l’energia del brano, la sua tensione verso la luce e la sua evocazione poetica.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.
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