Franco Battiato, un album capolavoro: “La voce del padrone”

Per la rubrica “33 giri di ricordi”recensione retrospettiva di un album capolavoro: “La voce del padrone” di Franco Battiato.

La Storia non è solo quella che si studia sui libri di scuola. E’ storia tutto ciò che ha contribuito al nostro sviluppo sociologico e che ha segnato gli eventi culturali. Ogni contesto storico è stato accompagnato dalla musica, colonna sonora che ha “battuto il tempo” e raccontato in modo indelebile la storia, fissandola a colpi di note nella nostra memoria. Nasce così la rubrica “33 giri di ricordi”, la musica che ha fatto la storia.

Proseguono gli appuntamenti con i 33 giri di ricordi, meglio se in vinile, che hanno segnato un’epoca: oggi tocca al capolavoro assoluto “La voce del padrone”, del Sommo Maestro Franco Battiato.

1981

7 maggio: Giovanni Foggi e Carmela De Nuccio, due fidanzati di 30 e 21 anni, vengono uccisi a colpi di pistola, dopo essersi appartati in auto, in cerca di intimità, a Scandicci, nei pressi di Firenze.

22 ottobre, Stefano Baldi e Susanna Cambi, due fidanzati di 26 e 24 anni, vengono uccisi, sempre a colpi di pistola, a Calenzano, nella campagna fiorentina. I duplici omicidi verranno attribuiti al “mostro di Firenze”.

13 maggio, Città del Vaticano: mentre attraversa Piazza San Pietro a bordo della papamobile, Papa Giovanni Paolo II viene ferito gravemente da colpi d’arma da fuoco sparatigli dal terrorista turco Mehmet Ali Ağca.

10 giugno: Alfredo Rampi, un bimbo di appena sei anni, dace in un pozzo artesiano a Vermicino, nei pressi di Roma. Dopo quasi tre giorni di tentativi falliti di salvataggio seguiti con il fiato sospeso tutto il paese, Alfredino muore dentro il pozzo, ad una profondità di 60 metri.

Alice vince il Festival di Sanremo con “Per Elisa“.

Un anno maledetto, sotto parecchi punti di vista, soprattutto in Italia

In giro per il mondo: Ronald Reagan succede a Jimmy carter, come Presidente degli Stati Uniti d’America (comincia ufficialmente il periodo di “edonismo reganiano”), mentre in Polonia il Primo Ministro Józef Pińkowski si dimette e viene sostituito dal Generale Wojciech Jaruzelski.

La Juventus vince il 19° scudetto, in un campionato strano, post “totonero”, senza Lazio e Milan, retrocesse per illecito sportivo, e con Avellino, Bologna e Perugia, partite con un handicap di 5 punti.

Patriots: Moncalieri (TO), Stadio Comunale

Di quel concerto, tenutosi in un piccolo stadio che ormai non esiste più, ricordo, oltre alla musica, caldo, polvere e zanzare.

Era il tour promozionale di “Patriots”, album pubblicato l’anno precedente, e suonavano nella band, fra gli altri, Alfredo Golino, batteria, e il Maestro Giusto Pio, violino. Franco Battiato, per l’ultima volta in carriera, stava in piedi davanti al microfono, occhiali da sole (per avere più carisma e sintomatico mistero), e chitarra elettrica a tracolla.

Apriva lo show un giovane cantautore di belle speranze, Garbo, che presentava il primo album, intitolato “A Berlino…va bene”.

Ad un certo punto dello show, l’artista siciliano disse: “Adesso vi faccio ascoltare due canzoni dal nuovo album, che è quasi pronto, e che si intitola “La voce del padrone”. Partirono in rapida successione, con le basi, “Bandiera bianca” e “Cuccurucucù”.

Rimanemmo colpiti, e in un certo senso, sconvolti. Piacevolmente.

L’album uscì a settembre, e riscosse un successo strepitoso: la rivista Musica e Dischi, dichiarò il lavoro, come il secondo miglior album italiano di musica leggera degli anni ’80, secondo solamente a “Crêuza de mä” di Fabrizio De Andrè.

Ma non è tutto: Rolling Stone, lo ha classificato al secondo posto tra i 100 migliori album italiani, dietro a “Bollicine” di Vasco Rossi.

Franco Battiato: La voce del Padrone

Con questo album, il cui titolo è riferito alla mitica casa discografica, Franco Battiato si lascia definitivamente alle spalle il passato colto e progressive degli anni ’70, per intraprendere una personalissima “new-wave”, che lo porterà ad essere uno dei più importanti ed innovativi artisti italiani del secolo scorso, e non solo. Un punto di riferimento consolidato, per generazioni future di cantanti e compositori.

L’album è un raffinato connubio fra musica pop e poesia, dai suoni modernissimi, per l’epoca, caratterizzato da arrangiamenti di gran classe, che è stato una fucina inesauribile di hit-single, discografici e radiofonici. L’idea di coinvolgere nelle parti corali il coro dei Madrigalisti di Milano, semplicemente geniale.

la voce del padrone - franco battiato. la copertina del disco del 1981
Franco Battiato – La voce del padrone

Bandiera Bianca

Bandiera bianca”, tra i brani più noti dell’album, è una critica che prende di mira alcuni degli aspetti considerati da Franco Battiato tra i più immorali della società di quel tempo: terrorismo, politica e dipendenza dal Dio denaro (non che le cose, quasi quarant’anni dopo, siano poi cambiate così tanto), attraverso una serie di metafore e citazioni di colleghi musicisti. La bandiera bianca, diventa, come nei fumetti di Tex Willer, un segno di resa, di fronte ad un mondo nel quale si fa fatica a riconoscersi.

“…e sommersi soprattutto da immondizie musicali…”: profetico per gli anni a venire.

Cuccurucucù

E’ forse il brano più geniale in assoluto, a partire dal titolo che richiama la canzone “Cucurrucucú paloma” di Thomas Mendez. Il testo è un gioco, un puzzle di titoli di canzoni di altri artisti, incollati in modo davvero ingegnoso: “Il mondo è grigio, il mondo è blu” di Nicola Di Bari, “Il mare nel cassetto” di Milva, e “Le mille bolle blu” di Mina.

Ma è nel ritornello che l’artista siciliano dà il meglio di se: riuscire a mettere in sequenza e farne un testo vero e proprio “Lady Madonna” e “With a Little Help from My Friends” dei Beatles,”Ruby Tuesday” dei Rolling Stones,” Let’s twist again” di Chubby Checker, e, “Just Like a Woman” e “Like a Rolling Stone” di Bob Dylan, è qualcosa che va oltre l’immaginazione.

Centro di gravità permanente

Di “Centro di gravità permanente” abbiamo già parlato, in estate, grazie alla disgraziata cover di Biagio Antonacci, articolo che vi invito a rileggere. E’ un diamante di rara brillantezza. Una canzone che è un trattato di storia, cultura, arte, religione e filosofia. Un Bignami che, in 3 minuti e 53 secondi, riassume l’uomo e l’artista Franco Battiato, ma soprattutto una riflessione che si estende all’intero genere umano.

Anche le altre canzoni sono di altissimo livello, a partire proprio da “Sentimiento nuevo”, un inno all’amore fisico.

Segnali di vita

Seguono nella track list “Gli uccelli”, dalla gran vena poetica. Descrizioni minuziose del comportamenti degli uccelli, degne degli appunti dei quaderni di Leonardo.

Segnali di vita”, molto riflessiva, quasi un anticipo su quella che sarà non solo l’evoluzione personale ed artistica futura del Maestro, ma dell’intero genere umano e dell’Universo.

Infine, “Summer on a solitary beach”, una spiaggia metafisica, dove “il naufragar m’è dolce in questo mare”.

Poco più di mezz’ora di musica, suddivisa in sette tracce: un compendio armonico tra passato, presente, e futuro (per l’epoca), ancora quanto mai attuale.

Una vera pietra miliare, un vero capolavoro.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.