Alberi caduti in città: chi paga i danni?

Raffiche di vento e maltempo sono la causa di alberi caduti in città: i tragici eventi accaduti in questi giorni a Roma e a Bologna, mettono in luce una problematica spesso sottovalutata. A Roma, una donna è deceduta e un’altra è rimasta gravemente ferita quando un albero, indebolito dalle raffiche di vento, è crollato in un parco cittadino. Sempre a Roma, un albero caduto su una palazzina ha tranciato una tubatura del gas, mettendo in pericolo la sicurezza degli abitanti e causando danni strutturali (fonte Il Messaggero).

A Bologna, la vigilia di Natale un albero è caduto in via Bonafede, zona Mazzini, travolgendo un auto parcheggiata ma, per fortuna, senza provocare feriti (fonte Il Resto del Carlino).

Se queste sono le notizie delle ultime ore, non mancano certo nel recente passato episodi simili, sempre dovuti a raffiche di vento forti o piogge intense che provocano la caduta di alberi per le vie delle città. Poco dopo il Ferragosto del 2024, anche la provincia di Torino ha visto episodi di caduta alberi su auto parcheggiate lungo i marciapiedi (fonte Torino Today).

Perchè cadono gli alberi nelle vie delle nostre città?

Alberi caduti in città: preservare senza compromettere la sicurezza

Questi fatti, benché estremi, sono il risultato di una gestione inadeguata degli alberi in ambiente urbano, spesso soggetti a tagli delle radici per facilitare lavori di manutenzione stradale o di cortili e parcheggi. Tale pratica non considera sufficientemente il pericolo derivante dall’indebolimento degli apparati radicali.

Gli alberi nelle città non sono semplicemente elementi decorativi, ma svolgono un ruolo cruciale nella mitigazione del cambiamento climatico, nel miglioramento della qualità dell’aria e nel benessere psicofisico dei cittadini. Tuttavia, interventi sconsiderati, come il taglio delle radici per facilitare lavori stradali, possono compromettere seriamente la loro stabilità.

L’assenza di una pianificazione integrata porta spesso a soluzioni che privilegiano l’immediata facilità di intervento rispetto alla sicurezza a lungo termine. Una gestione consapevole richiede il monitoraggio continuo dello stato di salute degli alberi, l’utilizzo di tecniche avanzate per i lavori pubblici e la sostituzione programmata di esemplari in condizioni critiche.

alberi in città - delle radici che fuoriescono dall'asfalto

Sostituzione programmata e piantumazione con specie autoctone

Gli alberi come pini e oleandri, sebbene abbiano segnato per decenni il paesaggio urbano italiano, non sempre sono adatti all’ambiente cittadino. Le loro radici invasive e chiome pesanti possono diventare pericolose, specialmente in presenza di eventi meteorologici estremi. La sostituzione programmata di questi alberi con specie autoctone rappresenta una soluzione sostenibile e sicura.

Le piante autoctone, infatti, sono più resistenti alle condizioni climatiche locali e richiedono meno manutenzione, riducendo i costi e i rischi a lungo termine. Inoltre, la sostituzione con specie adeguate favorisce la biodiversità e il ripristino di ecosistemi urbani equilibrati.

Le radici degli alberi giocano un ruolo fondamentale sia per la loro stabilità che per la sopravvivenza. Esse ancorano la pianta al terreno, assicurandone l’equilibrio, e allo stesso tempo captano acqua e nutrienti essenziali per la sua crescita. In ambienti fortemente urbanizzati, però, la cattiva progettazione del verde e l’eccessiva cementificazione compromettono questa funzione cruciale. La progressiva impermeabilizzazione dei suoli forza le radici a emergere in superficie per recuperare spazio vitale e cercare risorse idriche. Questa azione di sopravvivenza della pianta, se non adeguatamente gestito, provoca instabilità degli alberi e danni alle infrastrutture urbane.

alberi in città - delle radici che fuoriescono dall'asfalto

Chi paga i danni?

Le amministrazioni comunali hanno il compito di garantire la sicurezza e la manutenzione del verde pubblico. Il Codice Civile italiano prevede responsabilità precise in caso di danni causati da alberi. L’articolo 2051Ciascuno e’ responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito – impone la responsabilità oggettiva del custode della cosa, che deve garantire la sicurezza dell’albero. Parallelamente, l’articolo 2043qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che lo ha commesso a risarcire il danno – richiede che chiunque cagioni un danno ingiusto sia tenuto al risarcimento. Questo sottolinea l’obbligo legale di una manutenzione adeguata, che non è solo un dovere morale ma anche giuridico.

Tale dovere non riguarda solo le amministrazioni comunali, ma anche quelle condominiali e si estende al condominio stesso.

Per comprendere meglio, ci avvaliamo di un contenuto dell’avvocato Giuseppe Donato Nuzzo (clicca qui)

Riqualificazione di giardini pubblici e privati

Come dicevamo, non è solo lo spazio pubblico a necessitare di interventi consapevoli. Anche i giardini privati e condominiali sono spesso trascurati, con alberi mal potati o in cattive condizioni strutturali. Laddove gli alberi adornano un piazzale comune o un parcheggio è frequente vedere radici sporgenti dall’asfalto e troppo spesso anche i condomini adottano la drastica misura del taglio o la scarificazione delle radici per rifare l’asfalto.

La mancanza di educazione ecologica porta molti proprietari a ignorare l’importanza di una manutenzione regolare e professionale del verde.

Coinvolgere esperti agronomi per il monitoraggio e la gestione degli alberi è fondamentale per prevenire rischi e migliorare la qualità degli spazi verdi privati. Incentivare l’utilizzo di specie autoctone nei giardini privati può ulteriormente contribuire alla sicurezza e alla sostenibilità.

Il ruolo dell’educazione ecologica

Un elemento chiave della problematica è la carenza di educazione ecologica tra cittadini e amministrazioni. Per anni, il taglio delle radici è stato considerato il metodo più semplice per agevolare i lavori di ripristino di strade, cortili e parcheggi, senza valutare adeguatamente i pericoli a lungo termine.

Questa mancanza di consapevolezza si riflette nelle decisioni che trascurano la sicurezza e il valore degli alberi come patrimonio comune. Campagne di sensibilizzazione e programmi di educazione ecologica possono contribuire a cambiare questa mentalità, promuovendo pratiche di gestione più rispettose e sostenibili.

L’importanza di investire nel verde

Investire nella manutenzione e riqualificazione del verde urbano e privato è una priorità per ridurre i rischi, migliorare la qualità della vita e preservare l’ecosistema cittadino. Gli interventi devono essere pianificati con un approccio integrato, che concili la sicurezza con la sostenibilità ambientale. Questo include l’adozione di tecniche avanzate per la manutenzione, la sostituzione programmata di alberi a rischio e la promozione di specie autoctone. Solo così si potrà garantire un equilibrio tra la sicurezza delle persone e la tutela del patrimonio arboreo.

Gli alberi sono un patrimonio inestimabile per le nostre città, ma necessitano di cure costanti e di una gestione responsabile. Solo attraverso un approccio integrato, che coinvolga amministrazioni, cittadini e professionisti del settore, sarà possibile conciliare la sicurezza con la tutela del verde urbano. L’educazione ecologica e l’impegno congiunto rappresentano le chiavi per costruire città più verdi, sicure e sostenibili.

alberi caduti in città - un albero caduto sul viale di un parco
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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”
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