Videosorveglianza in condominio: no senza delibera dell’assemblea

Nell’era digitale in cui viviamo, la sicurezza riveste un ruolo sempre più cruciale nella tutela delle nostre case e comunità e i sistemi di videosorveglianza si presentano come un mezzo efficace per monitorare gli spazi comuni e prevenire atti illeciti, soprattutto se si vive in condominio. Tuttavia, è fondamentale comprendere che l’installazione di tali sistemi in un condominio non può prescindere dalla volontà dell’intera comunità.

La sicurezza è una delle principali preoccupazioni per i residenti nei condomini. La crescente complessità delle sfide legate alla sicurezza urbana richiede l’adozione di soluzioni moderne e tecnologicamente avanzate. I sistemi di videosorveglianza rappresentano uno strumento efficace per monitorare gli accessi, prevenire furti e atti vandalici, nonché garantire la sicurezza generale degli abitanti.

Oltre a fornire una costante vigilanza, contribuiscono a dissuadere comportamenti criminali e a fornire prove cruciali in caso di incidenti. La presenza di telecamere visibili agisce come deterrente, scoraggiando potenziali intrusi o malintenzionati. Inoltre, la registrazione continua delle attività consente una risposta tempestiva a situazioni di emergenza.

Tuttavia, è essenziale garantire che l’implementazione di tali sistemi rispetti i principi fondamentali della privacy e dei diritti individuali. In particolare, la corretta installazione dei dispositivi di videosorveglianza in condominio, richiede un processo deliberato e la partecipazione attiva di tutti i condòmini.

Il ruolo dell’assemblea condominiale

Il cuore della questione risiede nella necessità di coinvolgere l’assemblea condominiale nella decisione di installare un sistema di videosorveglianza. La delibera condominiale rappresenta l’elemento chiave che legittima l’adozione di tali dispositivi all’interno del condominio. Questo processo democratico garantisce che la volontà della maggioranza prevalga e che ogni condomino abbia l’opportunità di esprimere le proprie opinioni.

Dal punto di vista giuridico, la delibera condominiale costituisce il fondamento necessario per l’installazione di un sistema di videosorveglianza. Secondo il codice civile, le decisioni riguardanti le parti comuni dell’edificio devono essere prese con una maggioranza stabilita dalla legge o dal regolamento condominiale. L’installazione di telecamere che sorvegliano gli spazi comuni rientra in queste decisioni cruciali.

La delibera condominiale non è solo una formalità burocratica, ma è uno strumento di tutela dei diritti individuali dei condomini. Includere tutti i residenti nel processo decisionale assicura che le preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza siano ascoltate e affrontate adeguatamente. Inoltre, stabilisce chiaramente i parametri del trattamento dei dati personali raccolti dai sistemi di videosorveglianza.

Il Ruolo Chiave dell’Amministratore

L’amministratore di condominio svolge un ruolo cruciale nel processo decisionale riguardante l’installazione dei sistemi di videosorveglianza. È suo compito convocare l’assemblea, presentare la proposta e garantire che tutti i condomini siano informati in modo completo e trasparente. La sua competenza nella gestione condominiale è fondamentale per guidare l’assemblea nella presa di decisioni informate e consapevoli.

Per evidenziare l’importanza di seguire il corretto procedimento, prendiamo in considerazione un caso in cui un amministratore ha installato un sistema di videosorveglianza senza la previa delibera dell’assemblea. L’esempio lo fornisce il Garante della Privacy.

Il caso

Il Garante Privacy ha inflitto una multa di 1.000 euro a un amministratore di condominio che aveva proceduto all’installazione di un sistema di videosorveglianza senza passare per l’approvazione dell’assemblea condominiale. La delibera condominiale costituisce il requisito fondamentale per la legittimità del trattamento dati effettuato tramite telecamere. Nel caso preso in esame, i condomini erano stati informati via mail dell’installazione delle telecamere ed erano tutti concordi, ma non c’era l’ufficialità prodotta da una regolare assemblea, oridnaria o straordinaria.

L’indagine condotta dal Garante, avviata a seguito di un reclamo di un condòmino, ha rivelato che nel condominio in questione era stato installato un sistema di videosorveglianza composto da due telecamere posizionate all’esterno dell’edificio, con un’ampia copertura visiva sull’area del parcheggio e sul cancello di accesso, includendo parzialmente anche la strada pubblica. Nonostante l’avviso della presenza delle telecamere tramite alcuni cartelli, l’informativa fornita era carente riguardo all’identificazione del responsabile del trattamento. Inoltre, il dispositivo consentiva all’amministratore di visualizzare le immagini mediante un telefono di sua proprietà.

L’amministratore si è difeso sostenendo che i condomini erano concordi sulla necessità di installare un sistema di videosorveglianza per contrastare danneggiamenti frequenti nell’area antistante il condominio, ed aveva proceduto con l’installazione in via d’urgenza, impegnandosi a ratificare la decisione tramite una delibera condominiale alla prima opportunità.

La decisione del Garante

Nella sua decisione di sanzione, l’Autorità ha ribadito che, quando i condomini concordano sulla tutela degli spazi comuni, la procedura di installazione delle telecamere richiede comunque una delibera condominiale che l’amministratore deve attuare.

In assenza della delibera condominiale, adottata come richiesto dal codice civile a maggioranza, il trattamento non può essere correttamente imputato al condominio, con conseguente attribuzione della qualifica di titolare all’Amministratore. Il trattamento effettuato dall’amministratore è quindi risultato illecito e ha determinato l’applicazione della sanzione” (estratto dalla newsletter Garante della Privacy).

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”