Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto dichiara che “dal 2017 a oggi sono stati bonificati o messi in sicurezza 69 siti. Una media di 14 discariche l’anno. Undici sono in attesa di comunicazione formale da parte della Commissione europea per la chiusura della procedura di infrazione”. Questa l’affermazione al convegno “Il modus operandi dell’Italia e dell’Arma dei Carabinieri per la bonifica delle discariche e la soluzione della crisi. Buone pratiche di attuazione per l’inquinamento zero”.
Il convegno sull’iter Italia per migliorare la qualità dell’ambiente
Il convegno si è tenuto il 7 febbraio scorso al Parlamento europeo, organizzato dal Commissario unico per la bonifica delle discariche, generale Giuseppe Vadalà, e dal parlamentare europeo Fabio Massimo Castaldo. Un incontro per porre l’attenzione sulla condivisione delle migliori pratiche, utilizzando il metodo operativo e i risultati ottenuti dalla task force dell’Arma dei Carabinieri, con l’obiettivo di innescare un processo di condivisione a livello europeo del valido iter attuato dall’Italia in termini di qualità dell’ambiente.
Tutto ciò nella più ampia prospettiva e considerazione che questo “agire bene e veloce” possa essere un pregevole contributo allo sviluppo di modelli “attutivi” in ambito continentale, anche al fine di incrementare e migliorare le delicate fasi di politiche per l’ambiente europee quali il Green Deal.


Diminuzione sanzione europea
“La sanzione europea – ha proseguito il ministro – è diminuita da 42.800.000 euro a semestre a 2.800.000 euro nel secondo semestre del 2022. In pratica, un risparmio complessivo di 80 milioni di euro all’anno a partire dal 2018”. Secondo il ministro la struttura commissariale “rappresenta un modello di efficienza e qualità amministrativa. Un impegno istituzionale forte, capace di governare procedimenti oggettivamente complessi in un contesto minacciato, tra l’altro, dalle infiltrazioni criminali”.
Il Ministro Pichetto ha concluso il suo intervento osservando che “le discariche ci separano dall’economia circolare, dalla sfida di rifiuti zero, dalla possibilità di un recupero energetico delle materie. Avanti quindi con la bonifica degli errori del passato con la ferma e tenace determinazione che questi errori non potranno ripetersi perché il futuro dell’Italia è quello di un paese senza discariche, dove i rifiuti sono una risorsa. Confido che il metodo di collaborazione possa davvero rappresentare un prototipo virtuoso di successo”.
La riconsegna delle terre alla popolazioni
“La riconsegna delle terre alle popolazioni è obiettivo primario della Comunità Europea così come lo è dell’Arma dei Carabinieri che rappresenta, in patria, baluardo della legalità per lo svolgimento della corretta vita sociale del Paese”. Afferma il generale Vadalà. “Siamo stati chiamati per risolvere un cospicuo problema ambientale ma abbiamo agito per ottenere l’obiettivo primario di sanare la terra, perché la stessa non cresce e va tutelata per le generazioni future, nel rispetto degli ecosistemi e del creato”.