16 giugno 2020, oggi è il Bloomsday, cioè la celebrazione dell ‘Ulisse di James Joyce. Per la prima volta dopo settant’anni, e cioè dalla prima commemorazione avvenuta nel 1950, il ricordo avverrà in modo virtuale. In tutto il mondo.
Ma perchè Bloomsday
Per capire perchè un giorno dedicato a Joyce si chiami Bloomsday e si celebri proprio il 16 giugno occorre partire dall’Ulisse. L’Ulisse (Ulysses) è un romanzo di James Joyce che vede la luce il 2 febbraio 1922. La storia si svolge in un solo giorno, il 16 giugno e racconta di Leopold Bloom, un agente pubblicitario irlandese che gira per le strade di Dublino.
L’Ulissse è una parodia parallela dell’Odissea di Omero, così come tutti i suoi personaggi. Leopold Bloom, invece di vagar per mari, procaccia pubblicità per un giornale e vive con la moglie Molly. Altra non piccola differenza è che, mentre Penelope attende Ulisse per vent’anni restandogli fedele, Molly, invece, ha una relazione extraconiugale. Di cui, tra l’altro, Leopold è a conoscenza.


16 giugno
Quindi Bloomsday prende spunto dal cognome del protagonista dell’Ulisse. E la data è la stessa in cui accadono i fatti del romanzo. Ma c’è una motivazione romantica che porta Joyce a scegliere proprio quel giorno. Il 16 giugno 1904 lo scrittore uscì per la prima volta con Nora Barnacle, la donna che lo accompagnerà poi per tutta la vita e diventò sua moglie.
Per rendere ancora più romantica la storia, un diario ritrovato di Joyce del 1924 alla data del 16 giugno riporta queste parole . “Today 16 of June 1924 twenty years after. Will anybody remember this date?” (Oggi 16 giugno 1924 venti anni dopo. Qualcuno ricorderà questa data?). A quanto pare sì! Ora questo anniversario è ricordato in tutto il mondo. Non si sa se Joyce stesso avrebbe mai ambito a tanto, ma è successo.
Ripercorrendo i luoghi di Leopold Bloom
Dunque abbiamo detto che la prima edizione del Bloomsday si svolge nel 1950. L ‘occasione il trentennale della pubblicazione dell’Ulisse. Alcuni scrittori irlandesi si ritrovano il 16 giugno per ripercorrere i passi e i luoghi di Leopold Bloom. A partire dal Davy Byrne’s pub passando per O’ Connell Street. Da allora Ulisse non si è più fermato e ogni anno conta celebrazioni in tutto il mondo.
Dublino, New York, Pola, Melbourne, Shanghai, Mosca, Parigi, Londra, Montreal, Sao Paulo, San Francisco sono solo alcuni dei luoghi che da decenni vedono le celebrazioni del Bloomsday. In Italia celebrazioni a Genova, Ravenna, Salerno ma soprattutto a Trieste. La città dove concepì e iniziò a scrivere L’Ulisse proprio durante un suo lungo soggiorno.


Le celebrazioni di Trieste
Quest’anno la “festa per Joyce” di Trieste lungi dal perdere il suo more been si svolge sui canali web e social del Museo Joyce Museum e sul canale Youtube del Comune di Trieste. Dalle 10 del mattino alla serata, una lunga serie di appuntamenti affrionteranno il tema di questa edizione dedicata – per caso ma non casualmente – al capitolo 14°, I buoi del sole, che è quasi interamente ambientato in un’ospedale. Clicca qui per accedere
Una nuova edizione
Ulisse, in tempo di Coronavirus, ritorna in libreria per la Nave di Teseo con una nuova traduzione di Mario Biondi. Che arriva dopo la prima di Giulio De Angelis del 1960, quella del suo allievo Enrico Terrinoni del 2012 e quella di Gianni Celati del 2013.
Una storia senza fine quella dell’Ulisse di James Joyce , nonostante Joyce stesso lo definisse un “maledettissimo romanzaccio”.

