Negli ultimi giorni, i telegiornali italiani, compresi quelli nazionali, e i giornali hanno riportato con grande enfasi la notizia che le botticelle a Roma sono state abolite. Peccato che questa informazione sia ben lontana dalla verità.
Eppure alcuni TG nazionali hanno mandato in onda servizi sensazionali, esaltando in modo molto emotivo la notizia, riuscendo a farci scappare pure una lacrimuccia sullo struggente addio da dare alle romantiche notti romane fatte di innamorati in carrozzella sul lungo Tevere al chiar di luna.
Balle.
L’ordinanza di Roma Capitale non decreta l’abolizione delle botticelle, bensì SOLO un impegno a trovare alternative valide alla trazione animale e a riconvertire le licenze dei vetturini, per evitare ricadute occupazionali.
Chissà quando, non è dato sapere.
Tra l’altro, ma è un dettaglio, è una mozione che non è neanche passata all’unanimità, ma c’è un consigliere che è anche riuscito a dare un voto contrario e uno che si è astenuto.
In ogni caso, nonostante l’ordinanza sia chiara in merito, l’interpretazione data è stata tutto uno svarione (concedetemi la licenza) e si è creato un clamore mediatico basato su informazioni inesatte.


La verità
La mozione approvata dall’Assemblea Capitolina lo scorso 11 luglio non cambia nulla per i cavalli che trainano le carrozze nella capitale. La delibera prevede infatti che il comune di Roma si impegni a trovare soluzioni alternative, ma non vieta in alcun modo l’uso delle botticelle. Nonostante questo, molti media hanno presentato la notizia come se l’abolizione fosse già in atto, generando false speranze e disinformazione.
Attualmente, i cavalli e le botticelle non possono circolare dalle 11 del mattino alle 18, quando le temperature superano i 35°C. Questa misura, tuttavia, Come cita l’ordinanza stessa, non rappresenta una novità, ma una precauzione già in vigore per proteggere gli animali dal caldo estremo. Non vi è alcuna menzione nell’ordinanza di un’abolizione definitiva delle botticelle a Roma, contrariamente a quanto riportato da diversi telegiornali.
La Reazione delle Associazioni Animaliste
Le associazioni animaliste, come l’OIPA, hanno espresso forte disappunto riguardo la disinformazione diffusa. Secondo l’OIPA, “la mozione approvata non toglie i cavalli dalle strade”. L’associazione sottolinea che, a livello nazionale, l’abolizione della trazione animale non è contemplata nel nuovo Codice della strada. Questa situazione ha lasciato le associazioni animaliste furiose e deluse, poiché la sofferenza dei cavalli non è stata realmente affrontata.
Una Promessa Vuota
La presentazione della mozione come un’abolizione delle botticelle è una vera e propria presa in giro. Si è dato l’illusione che la questione fosse stata risolta, mentre in realtà la situazione rimane invariata. I cavalli continueranno a trainare le carrozze, con tutte le problematiche connesse al loro benessere e alla loro salute. Questo tipo di disinformazione non fa altro che alimentare il malcontento e la frustrazione di chi lotta per i diritti degli animali.
La Vera Strada da Percorrere
Per risolvere realmente il problema delle botticelle, è necessario un impegno concreto da parte delle istituzioni. La riconversione delle licenze dei vetturini è un passo importante, ma deve essere accompagnato da azioni tangibili e immediate per garantire il benessere degli animali. È fondamentale che il comune di Roma, insieme al governo nazionale, adotti misure legislative che vietino definitivamente la trazione animale nelle città.
La verità più sconcertante è che la notizia dell’abolizione delle botticelle a Roma è stata presentata in maniera fuorviante. L’ordinanza di Roma Capitale non decreta la fine di questa pratica, ma prevede solo la ricerca di alternative. Le associazioni animaliste sono giustamente infuriate, poiché la sofferenza dei cavalli continua senza una vera soluzione all’orizzonte. È ora che le istituzioni si assumano la responsabilità di porre fine a questa pratica in modo definitivo e concreto. La disinformazione non fa che peggiorare la situazione e tradire le aspettative di chi lotta per i diritti degli animali.
I diritti del cavallo
L’articolo 46 in particolare prevede che i cavalli che svolgono attività di trazione di vetture pubbliche non possono lavorare per più di sei ore al giorno e hanno diritto a pause adeguate di riposo tra un tragitto e l’altro, in estate da svolgersi all’ombra. I conduttori devono provvedere ad abbeverarli regolarmente, è vietato trasportare un numero di persone superiore a quello dei posti per i quali la carrozza è omologata, non a cassetta, e la sola andatura consentita è il passo.
È altresì proibito percorrere strade in salita fuori dalla zona a traffico limitato. È vietato far lavorare i cavalli dal 1° giugno al 15 settembre dalle ore 13 alle ore 17. In questo stesso periodo il divieto di far lavorare i cavalli è esteso dalle ore 11 alle ore 18 nelle giornate caratterizzate dai livelli di rischio 2 e 3 del bollettino giornaliero del “Sistema di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute”, specifico dell’area urbana di Roma, emanato dal Ministero della Salute.
Per segnalare le eventuali violazioni è importante fornire il numero identificativo della botticella e, se possibile, foto o video geolocalizzati e con l’orario in evidenza, consiglia l’associazione, promotrice anche di una petizione online che chiede al ministro Salvini lo stop ai veicoli a trazione animale su tutto il territorio nazionale.


Firma anche tu la petizione
Considerando il rinnovato articolo 9 della Costituzione e la normativa che tutela il benessere degli animali, l’Oipa Italia continua la petizione chiede al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, di vietare la circolazione di veicoli a trazione animale a livello nazionale con una modifica al Codice della strada e di abolire l’art. 1 comma 2b della legge n. 21/1992, riconvertendo le carrozze trainate da cavalli in taxi o in veicoli elettrici.
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