Il capodanno Cinese o capodanno lunare è la festa più importante della tradizione cinese tanto da durare 15 giorni. E’ difficile comprendere per noi occidentali il vero significato che consiste, essenzialmente, in un momento di riunione e rinnovamento dello spirito. Chiamato anche Festa di Primavera, è la celebrazione della rinnovata fertilità della terra.
In passato il Capodanno contrassegnava una svolta decisiva per gli affari. Infatti dovevano essere pagati tutti i debiti e, solo così, si poteva sperare in un maggiore successo nell’anno nuovo. Il Capodanno cinese, data a grande presenza della comunità asiatica in tutto i mondo, è diventato un momento di festa conosciuto e celebrato in tutti i continenti.


Indice
Capodanno Cinese, una data sempre variabile
La data del Capodanno cinese non è mai fissa, ma può variare di circa 29 giorni, venendo a coincidere con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno. Un evento che può capitare tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. Quest’anno (2024), inizierà il 10 febbraio e andrà ad inaugurare, secondo l’oroscopo cinese, l’anno del drago di legno. A partire da questa data, le festività dureranno per altri quindici giorni, e si concluderanno, come tradizione, con la Festa delle lanterne.


La leggenda del Nian
L’origine della festa di primavera viene fatta risalire a un’antica leggenda, secondo la quale viveva in Cina un mostro chiamato Nian (年). Nian era solito uscire dalla sua tana una volta ogni 12 mesi per mangiare esseri umani. L’unico modo per sfuggirgli, dato che era molto sensibile ai rumori forti e terrorizzato dal colore rosso, era spaventarlo con canti, urla, fuochi d’artificio e con un uso incredibile su ogni casa del colore rosso. Un’eco di questa leggenda potrebbe essere rimasto nella rituale danza del leone in cui le persone sfilano e danzano intorno a questa maschera che rappresenterebbe, appunto, il Nian.


I riti dei festeggiamenti del Capodanno Cinese
Il giorno dei tre inizi
Il primo giorno dell’anno si chiama “yuan dan”. Yuan significa “l’inizio” e dan “l’alba”. Quindi lo yuan dan indica non solo il primo giorno dell’anno, il primo giorno del primo mese ma anche l’inizio di un anno intero. Ecco perché questo primo giorno è chiamato anche i “tre inizi” ed è dedicato all’omaggio ai propri antenati.
Dolci di Capodanno, frutta, cibi dolci e salati e vino vengono offerti davanti alle tavolette ancestrali che sono tavole di legno su cui sono incisi i nomi dei defunti, poste sull’altare ancestrale e davanti a cui sono accesi incensi e candele rosse.


Il rito dello “zuo ke” “fare l’ospite”
Nel pomeriggio del Capodanno Cinese e nei due giorni successivi la famiglia “fa l’ospite”. Ossia visita parenti, amici, a volte anche i propri superiori, ai quali si presentano i propri desideri. Alcuni membri della famiglia, invece, restano a casa per ricevere i propri ospiti, ai quali vengono offerti dolci, torte, tè e tabacco.


Offrire dolci è un modo per esprimere agli ospiti l’augurio di una vita dolce e di un anno spensierato. I bambini che vengono a presentare i loro desideri ricevono un’arancia in reciprocità dei loro auguri di felicità. L’arancione simboleggia la felicità e la longevità. Regalare questo frutto ai bambini significa “Molti anni dopo questo”. L’intera giornata è accompagnata da scoppi di petardi.


Questo primo giorno dell’anno è tradizionalmente un giorno esclusivamente vegetariano, poiché segna un nuovo inizio, quindi l’organismo deve depurarsi. La tradizione deriva da influenze buddiste, secondo le quali il consumo di carne è considerato impuro. Il piatto preparato il giorno prima può essere bollito o saltato in padella mentre gli alimenti che lo compongono rimangono gli stessi: funghi, pollici di bambù e semi di loto.
Secondo giorno del Capodanno Cinese; Il benvenuto al genero
Il secondo giorno è riservato al “benvenuto al genero”. Si fa visita ai genitori della moglie per rafforzare i legami sociali tra le famiglie. Qui davanti alle candele accese e all’incenso, tutta la famiglia prega il dio della fortuna affinché conceda loro fortuna e successo per l’anno che inizia. Il pasto è lo stesso consumato al banchetto di Capodanno.


Terzo giorno: nessuno disturbi i topi
In questo terzo giorno della festa di primavera, la tradizione vuole che non si disturbino a nessun costo i topi e si lasci loro addirittura sgranocchiare le gustose provviste della famiglia. Al mattino presto la famiglia cerca di alzarsi senza fare rumore e lascia loro addirittura del cibo ai quattro angoli della casa.
Secondo la leggenda, un carbonaio ricevette un giorno la visita di una giovane ragazza che si offrì di preparargli il pranzo. Mentre era intenta ai fornelli il carbonaio notò le impronte degli artigli sulla pasta dei ravioli e si accorse con orrore che le mani della giovane erano simili a zampe di topi. Credendo di avere a che fare con una strega, volle tagliarle le mani ma nello stesso istante la giovane scomparve come per magia. Convinto che si trattasse di un immortale e pieno di rimorso, decise con i suoi amici di offrire del cibo ai topi per placarne l’ira.
Da quel giorno i topi poterono sgranocchiare impunemente le riserve degli uomini, un giorno all’anno.
Una curiosità, durante questi primi tre giorni dell’anno, la credenza è che se mangi riso cotto con troppa acqua, pioverà ogni volta che esci durante l’anno.


Quarto giorno del Capodanno Cinese: il ritorno degli dei domestici
In questo giorno è previsto il ritorno degli dei tutelari, che vengono accolti con un rinfresco lasciato come offerta. Durante la giornata tutti riprendono le attività quotidiane interrotte dai riti organizzati durante la festa di primavera.
Il quinto giorno del primo mese
Il quinto giorno segna la fine dei festeggiamenti del Capodanno, senza che si chiuda del tutto il periodo della Festa di Primavera. Gli emblemi decorativi della casa vengono rimossi e le attività quotidiane tornano davvero alla normalità.


Capodanno Cinese settimo giorno: la festa dell’uomo (ren ri)
Il settimo giorno del primo mese è quello dell’uomo. Secondo gli antichi scritti di Tung Fang So, censore dell’imperatore Wudi sotto gli Han (206 a.C. – 220 d.C.), i primi otto giorni dell’anno sono attribuiti rispettivamente a gallo, cane, maiale, pecora, bue, cavallo, uomo e grano. Se una pecora partorisce piccoli nel suo giorno (il quarto), la sua prole sarà perfetta e feconda, purché ci sia il sole.
È quindi in questa data dell’anno, cioè nel settimo giorno dal Capodanno cinese che tutti festeggiano il compleanno e non nel giorno della nascita. In Cina un bambino che viene al mondo ha già un anno e se nasce durante il dodicesimo mese, compirà due anni il settimo giorno del primo mese quando in realtà avrà solo un mese di esistenza questa terra.


Il piatto della longevità della festa di Primavera
Per celebrare l’evento, la famiglia si riunisce attorno ad un banchetto chiamato “bai shou” che significa “prega per la longevità”. Il piatto tradizionale è costituito da noodles, spaghetti di riso saltati in padella con carne e bambù che. Gli spaghetti per la loro lunghezza, rappresentano un augurio di lunga vita. Il bambù significa “preghiera, desiderio” e, poiché sempre verde e inalterabile, il bambù è anche segno di giovinezza e longevità.


La Festa delle Lanterne (15° giorno del primo mese lunare)
La festa della lanterne è il simbolo della chiusura dei festeggiamenti di Capodanno e cade il quindicesimo giorno del primo mese lunare. I cinesi celebrano questa serata di luna piena appendendo lanterne multicolori al crepuscolo.
Originariamente la festa si svolgeva in onore delle stelle. “La cerimonia di offerta all’unità suprema” (tai yi), o al signore del cielo Tian Gong, con lanterne sospese nei templi e si svolgeva dal tramonto fino all’alba.


Una tradizione imperiale
Nel I secolo d.C., l’imperatore Ming di Han, promotore della diffusione del buddismo in Cina, ordinò l’accensione delle lanterne in onore del Buddha. Si dice che ne fece esporre così tante che il Buddha stesso scese dal cielo per ammirarle.
Successivamente, sotto la dinastia dei Tang (618-906), si racconta che un altro imperatore fece erigere lanterne e ornamenti nell’antica capitale Chang An, per l’intrattenimento della corte e la gioia degli ospiti stranieri, associando l’uso delle lanterne al simbolo dello splendore imperiale.


Le lanterne della fine del Capodanno cinese
Dal pomeriggio del 15° giorno una moltitudine di lanterne, sulle insegne dei negozi, porte delle case e lungo le strade, si contende colori e immagini. Le lanterne hanno, generalmente, una forma rotonda, realizzate con carta sottile, stoffa e altri materiali. Recano l’immagine degli animali dell’oroscopo cinese, le più numerose però sono quelle con l’animale protettore dell’anno.


Le leggende degli innamorati durante la festa delle lanterne
La festa delle lanterne è anche un momento di forte incontro sociale. Antiche usanze consentivano ai giovani solo due uscite all’anno. Una nel giorno della festa della pura luce (qing ming jie), cioè nel giorno dedicato ai defunti. L’altra nella sera della festa delle lanterne, durante la quale la ragazza poteva aver la fortuna di trovare il suo futuro fidanzato. In molti romanzi antichi gli incontri, infatti, avvengono la sera della festa delle lanterne.
La credenza popolare vuole inoltre che il giorno della Festa delle Lanterne e quello della Festa della Luna Piena in autunno siano gli unici giorni in cui una donna incinta, grazie ad un preciso rituale, possa conoscere il sesso del suo futuro bambino.


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