Il caso Tony Effe a Sanremo: chi ha ragione? La polemica. La partecipazione del rapper al prossimo Festival di Sanremo non piace al Codacons
Carlo Conti ha appena annunciato i nomi dei cantanti Big in gara al Festival di Sanremo 2025, e già uno di questi fa parlare: Tony Effe. La sua partecipazione al festival non è certo una sorpresa, ma lo è il colpo di scena che ha acceso una polemica non da poco.
Il motivo?
Pochi giorni prima, il Codacons, l’associazione che difende i diritti dei consumatori, aveva inviato una diffida alla Rai e a Carlo Conti, chiedendo di escludere alcuni artisti, tra cui proprio Tony Effe, accusato di incitare alla violenza e di denigrare le donne nei suoi testi.
La diffida del Codacons: “ecco perché non vogliamo Tony Effe a Sanremo”
Pochi giorni prima che venissero svelati i nomi dei cantanti di Sanremo, il Codacons ha lanciato un attacco diretto alla Rai e a Carlo Conti. L’associazione ha accusato alcuni rapper, in particolare Tony Effe, di usare i loro testi per promuovere messaggi violenti e sessisti. Il Codacons ha chiesto di escludere questi artisti dal Festival, arrivando a parlare di “daspo” per chi incita alla violenza o offende le donne. Insomma, un’accusa pesante che ha sollevato un bel polverone (per saperne di più, clicca qui)
Non è certo la prima volta che Sanremo affronta la necessità di scegliere tra audience e responsabilità mediatica. E’ stato proprio il festival che ha portato a battesimo Amadeus, ad avere i primi “imbarazzi” sulla scelta dei rapper da portare sul palco. Nel 2020 toccò a Junior Kelly (ricordate?), difeso nell’Arena di Giletti da Skioffi, che si schiantò contro il muro di Red Ronnie.
Chi è Tony Effe?
Rapper acclamato da milioni di fan e il cui feat è tra i più richiesti della scena, negli anni, Tony Effe, si è conquistato un posto di rilievo nel panorama urban italiano.
Nell’estate 2023, la collaborazione con Emma lo ha portato al vertice delle classifiche italiane, con la hit “Taxi sulla luna”.
“Taxi sulla luna” arrivava per Tony Effe dopo il successo di “BOSS” (prodotto da Drillionaire e certificato oro), tributo a “In Da Club”, pezzo immortale di 50 Cent. Il brano è subito entrato alla #4 della Top 50 Italia di Spotify e il suo video ufficiale è rimasto stabile per una settimana alla #1 in tendenze e in tendenze musica su Youtube.
Ma è l’estate 2024 a portarlo in tutte le discoteche italiane con il brano “Sesso e Samba”, interpretato in coppia con Gaia, anch’essa in gara a Sanremo.
Da non dimenticare, il dissing con Fedez (anche lui in gara a Sanremo) e le recenti vicende che lo legano ad un presunto coinvolgimento in affari non ancora del tutto chiariti, riguardanti l’organizzazione di alcuni suoi concerti.
Perché Carlo Conti e la Rai hanno ignorato la diffida?
Eppure, nonostante il monito del Codacons, la Rai e Carlo Conti non hanno fatto marcia indietro e non sembrano aver preso in considerazione le preoccupazioni espresse dal Codacons. Tony Effe è ufficialmente inserito tra i Big di Sanremo 2025.
Con la sua musica, Tony Effe è stato spesso accusato di promuovere comportamenti violenti e denigratori verso le donne. È proprio per questi motivi che il Codacons lo ha citato come esempio di artista che potrebbe fare danni alla cultura giovanile.
Probabilmente, Carlo Conti e la Rai hanno voluto puntare su un’artista che rappresenta una fetta importante del panorama musicale attuale, soprattutto tra i più giovani. Tony Effe, infatti, è un volto noto nel mondo della musica rap e trap italiana, con un seguito considerevole tra i giovanissimi. La sua partecipazione al Festival potrebbe essere vista come una mossa strategica per continuare quello che Amadeus ha iniziato: mantenere un’immagine del programma più attuale e attrarre un pubblico diverso, magari meno incline alle tradizioni storiche del festival, ma più incline a seguire le nuove tendenze musicali.
Essere o non essere? Questo è il problema
Nonostante ciò, il suo inserimento nella lista dei big in gara solleva una domanda importante: la scelta della Rai e di Carlo Conti è una lecita mossa strategica o le motivazioni del Codacons non trovano radici nella legislatura italiana?
Può il passato influire sul futuro in questo modo?
Intendo dire, il “patrimonio” artistico del curriculum di un autore, può rientrare nei criteri di valutazione di una gara, o è giusto valutare solo ed esclusivamente l’opera prodotta per quel contesto, poichè trattasi (e questo è sempre bene ricordarlo) di festival della canzone, e non del cantante?
Siamo di fronte, di nuovo, a una questione morale che, di fatto però, diventa soggettivamente discriminatoria?
Il fatto che la partecipazione di Tony Effe a Sanremo possa mettere in difficoltà l’immagine stessa del Festival, per via dei suoi testi che spesso hanno lanciato messaggi contro la violenza di genere, può rappresentare una contraddizione per il Festival, facendo sorgere dubbi sulla coerenza della Rai rispetto ai valori che promuove?
Certamente il Codacons ha accusato male il colpo.
Codacons: Rai e Carlo Conti premiano rapper violenti portandoli al Festival 2025
Intanto il Codacons ha dichiarato: “Con la decisione di portare al Festival di Sanremo 2025 rapper e trapper che in passato si sono contraddistinti per testi violenti, sessisti e omofobi, la Rai e Carlo Conti vanificano anni di battaglie contro la violenza di genere. Lo afferma il Codacons, durissimo contro la scelta del cast che farà parte della kermesse canora. Avevamo esplicitamente diffidato l’azienda a non portare a Sanremo artisti i cui brani sono stati caratterizzati in passato da violenza, insulti verso le donne e contenuti sessisti“, spiega il Codacons.
“Tuttavia la Rai e Carlo Conti hanno deciso di premiare rapper e trapper violenti e dai testi pericolosi, inserendoli nel cast del prossimo festival di Sanremo. Una decisione gravissima che vanifica anni e anni di battaglie e attività di sensibilizzazione contro violenza di genere, omofobia, bullismo, e che offende milioni di donne italiane – prosegue il Codacons – per tale motivo stiamo valutando le possibili iniziative legali da intraprendere per bloccare la partecipazione dei rapper scelti da Carlo Conti per il prossimo festival di Sanremo”.
A quanto pare il motto adottato è “non ti curar ma passa” e vediamo cosa succederà.
La foto copertina di Tony Effe è di ph. Daniel Escobar
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