Continua fino al 5 aprile la mostra Divisionismo La rivoluzione della luce nella cornice del Castello Visconteo Sforzesco di Novara. Una mostra che ha l’ambizione di essere la più importante dedicata al tema e realizzata negli ultimi anni. La rassegna è incentrata sul Divisionismo lombardo-piemontese.
Il Divisionismo la Rivoluzione della luce
Il Divisionismo è un fenomeno artistico Italiano, nato alla fine dell’800, caratterizzato dalla separazione dei colori in singoli punti o linee che interagiscono fra di loro in senso ottico. Può infatti essere definito come una variante specifica del puntinismo.
Il divisionismo non può essere definito un movimento pittorico perché gli artisti non ne scrissero mai un manifesto. Secondo alcuni studiosi trovò il suo esponente principale in Pellizza da Volpedo, secondo altri in Giovanni Segantini. I principi che ne codificarono le direttive furono delineati da Gaetano Previati:
«Compito dell’artista non è quello di copiare letteralmente tutto ciò che si vede, ma è una funzione intellettiva sulle forme e i colori del vero… L’artista deve anzitutto rinunciare alla speranza di ritrovare nel mondo esteriore il quadro già composto. La verità dell’arte è lontana dalla contraffazione del vero.»


La mostra in 8 sezioni
Ordinata in otto sezioni tematiche, l’esposizione consta di settanta opere tutte di grande qualità e bellezza, provenienti da importanti musei e istituzioni pubbliche e da collezioni private. Il Divisionismo la Rivoluzione della luce, è curata da Annie-Paule Quinsac, tra i primi storici dell’arte ad essersi dedicata al Divisionismo.
Sala 1. Il prologo
La mostra si apre con uno sguardo rivolto alla scuderia di artisti della galleria Grubicy.
Troviamo qui le opere di Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli, Gaetano
Previati, Emilio Longoni, Vittore Grubicy, Giovanni Segantini
Sala 2. La I Triennale di Brera. Uscita ufficiale del Divisionismo italiano
La seconda sezione della mostra Il Divisionismo la Rivoluzione della luce è dedicata alla I Triennale di Brera tenutasi a Milano nel 1891. Ricordata come “uscita ufficiale del Divisionismo in Italia” in cui furono presentati esempi emblematici di pittura divisa, realizzati dai principali esponenti del gruppo: Segantini, Morbelli, Pellizza, Previati, Longoni e Giovanni Sottocornola.


Sala 3. L’affermarsi del divisionismo
Nella terza sezione, incentrata sul trionfo del Divisionismo e i suoi principali interpreti, trovano spazio capolavori come All’ovile (1892) di Segantini, dipinto da tempo assente dalla scena espositiva.
All’ovile di Segantini fa parte di un ciclo di tre opere dedicate agli effetti della luce di una lanterna in un ambiente buio. Queste tele traspongono in un linguaggio sperimentale moderno la tradizione luminista seicentesca, da Caravaggio a Le Nain senza dimenticare i
Fiamminghi o gli effetti luministi delle acqueforti di Rembrandt, che Segantini ben conosceva.
Sala 4. Pellizza da Volpedo. Tecnica e simbolo
La quarta sala all’interno del Castello Visconteo Sforzesco, è interamente dedicata a Pellizza da Volpedo. Con cinque opere fondamentali nel percorso dell’artista. Tra cui Sul fienile (1893-1894). Il dipinto ritrae un operario agricolo senza dimora o famiglia, che si ritrova a finire i suoi giorni sul giaciglio di paglia del fienile. Si tratta di una delle opere più commoventi dell’artista.
Sala 5. Il colore della neve
La quinta sezione propone un focus sul tema della neve, con opere di Segantini, Cesare Maggi, Morbelli, Matteo Olivero, Pellizza e Tominetti.
Sala 6 – Previati Verso il sogno
Nel corridoio di accesso del Castello Visconteo Sforzesco di Novara,. il magnifico e grandioso Migrazione in Val Padana (1916-1917) di Previati introduce altre quattro splendide opere dell’artista


Sala 7 – Segantini. Il gioco dei grigi
Nella sesta sala protagonisti sono sette magnifici disegni di Segantini, dove la superba tecnica dell’artista emerge in tutta la sua potenza.
La loro presenza in mostra illustra la funzione che queste opere su carta, eseguite in casa, durante le lunghe serate o giornate rigide in cui non era possibile lavorare all’aperto, assumevano per Segantini. Declinate in infinite varietà di tecnica come carboncino, gessi, matite dure colorate, pastelli, inchiostro, acquerello, tempera, anche
sovrapposti.
Sala 8 – Il nuovo secolo. Gli sviluppi del divisionismo.
Chiude l’esposizione una sezione su l’evoluzione del Divisionismo nei primi decenni del Novecento con imponenti opere dei principali interpreti: Longoni, Morbelli, Nomellini, Fornara, cui si aggiungono tele di divisionisti meno noti e legati al territorio lombardo-piemontese quali Angelo Barabino, Carlo Cressini, Cesare Maggi, Filiberto Minozzi e Matteo Olivero.
Una mostra quella di il Divisionismo la Rivoluzione della luce di grande respiro. Un percorso ricco e affascinante tra le opere più significative dei maestri divisionisti italiani in un luogo, l’imponente Castello Visconteo Sforzesco, ricco di storia.


Info e orari
Promossa e organizzata dal Comune di Novara, dalla Fondazione Castello Visconteo e dall’Associazione METS Percorsi d’arte, in collaborazione con ATLdella provincia di Novara, con i patrocini di Commissione europea e Provincia diNovara, con il sostegno di Banco BPM (Main Sponsor), Regione Piemonte, Fondazione CRT e Esseco s.r.l.
Un catalogo scientifico accompagna l’esposizione. Ulteriori informazioni sul sito