L’Italia si sposterà dal suo quartier generale tedesco di Iserlohn a Lipsia: la partenza degli azzurri è prevista alle 16:35 con un volo charter da Dortmund con arrivo nella città nell’est della Germania alle 17.45 (fonte Ansa)
La notizia è di ieri, domenica 23 giugno 2024 e francamente non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che l’anima ambientalista (e scorpionica) che è in me, mi picchietta in testa (dalla parte destra) una domanda: ma quanto dista Iserlohn da Lipsia?
Mi rivolgo al mio esperto preferito (google maps) e scopro che ci sono 418 chilometri e che, con le efficentissime autostrade tedesche, che per asfalto e manutenzione non assomigliano certo alla Torino-Savona de’ noantri, sono percorribili in 4 ore e 11 minuti.


Ed ecco la seconda domanda che picchietta (ora dalla parte sinistra) del cervello: ma non siamo in piena crisi energetica, economica, climatica, preciclo e postpartum?
Volo charter per gli Azzurri
Il volo charter è un volo noleggiato da qualcuno per suo uso proprio esclusivo, non aperto alle vendite
In un periodo dove fino all’anno scorso avevamo addirittura le ordinanze sparse qua e là che vietavano l’uso dei condizionatori per non inquinare, in un contesto storico dove l’obiettivo mondiale è quello delle macchine elettriche entro il 2035, in un momento così alto di crisi climatica dovuta all’inquinamento da carburanti, mi chiedo: quanto carburante serve per fare mezz’ora scarsa di volo?
E, soprattutto, quanto inquina un volo charter, e quindi privato, per trasportare una trentina di persone, metti cinquanta con le mogli (o amanti qual si voglia) a carico?
E allora la terza domanda (questa rimbalza da sinistra a destra come una pallina da flipper): ma era proprio necessario?
Ora, non dico di metterli su un flixbus, ma un autobus privato, magari di quelli ad idrogeno (che tanto piacciono ai tedeschi) poteva essere un buon spot della nostra Nazionale, che ne avrebbe pure ricavato una buona pubblicità, visto che di Azzurri trattasi (troppo sottile la battuta o siete riusciti a capirla?)
Per amor di verità
L’aeroporto di Amsterdam Schiphol, uno dei più grandi d’Europa, diversi mesi fa ha annunciato che abolirà i voli notturni e vieterà i jet privati entro il 2025, per limitare le emissioni di gas serra e l’inquinamento acustico intorno all’aeroporto.
Un recente rapporto di Greenpeace ha svelato che nel 2022 i voli dei jet privati in Europa sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente, con emissioni di CO2 pari a quelle di 555 mila residenti in Europa. Si stima che circa un volo privato su 10 in Europa sia partito dall’Italia.
I voli dei jet privati raggiungono livelli record in Europa: nel solo 2022 si sono registrati più di 572 mila voli, con un aumento del 64% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge da un’analisi commissionata da Greenpeace Europa centro-orientale (CEE), secondo cui le emissioni dei jet privati in Europa sono più che raddoppiate nel giro di un anno, arrivando a superare quelle prodotte annualmente da 550 mila cittadini europei.
L’analisi è stata condotta dalla società olandese di consulenza ambientale CE Delft per conto di Greenpeace CEE. I risultati mostrano che il 55% dei voli di jet privati effettuati in Europa nel 2022 ha percorso una distanza inferiore a 750 km, in molti casi percorribile con alternative più sostenibili come il treno. Le tre destinazioni più comuni sono state Nizza, Parigi e Ginevra, mentre i Paesi europei con il maggior numero di voli effettuati con jet privati sono stati rispettivamente Regno Unito, Francia e Germania.
Infine, sempre per amor di verità, I jet privati causano in media emissioni fra le 5 e le 14 volte superiori a quelle dei voli commerciali e 50 volte superiori a un viaggio in treno. Sono l’emblema di un settore inquinante e iniquo.
Comunque sia, sempre Forza Azzurri.


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