Federico Baroni tra busking e nuovo album

Dopo il successo del “Cosa ti aspetti da me street tour”, con cui ha portato la sua musica in giro per l’Italia, il cantautore Federico Baroni, tra i primi e tra i più seguiti busker italiani, pubblica “Blackout” il nuovo progetto discografico.

Il disco si compone di 10 tracce, di cui due inedite, e uscirà in formato fisico e digitale. 

BLACKOUT

È il secondo album di Federico Baroni, attraverso il quale il cantautore, tra i primi e più seguiti busker in Italia, vuole comunicare, proprio come suggerisce il titolo, un vero e proprio punto di svolta del proprio percorso artistico, la fine di un capitolo e l’inizio di uno nuovo. Un progetto ambizioso, più maturo e consapevole, sia dal punto di vista della scrittura che del sound, con il quale l’artista si distacca dalla sua dimensione acustica per mostrare nuove sfaccettature della propria musica.  

Nel disco, interamente prodotto dal producer multiplatino Riccardo Scirè e scritto insieme a grandi autori – tra cui AdelCaroneFederica CambaFolcast e Raige – emerge la versatilità di Federico Baroni, che passa con disinvoltura e credibilità da ballad molto intime e introspettive, in cui attinge al vissuto personale, a brani dal tiro più funky e R&B, che riprendono le sonorità anni Ottanta e danno al progetto un respiro internazionale.

Ad impreziosire Blackout sarà la dimensione live, da sempre punto di forza dell’artista romagnolo. I brani che compongono il disco saranno presentati in una chiave totalmente rivisitata grazie al sound unico del gruppo jazz/funk strumentale Planet Butter.

I live, le cui date saranno svelate nelle prossime settimane, includeranno anche un corpo di ballo che trasformerà la performance in un vero e proprio show sul modello delle grandi performance delle pop star americane.

federico baroni di spalle, nella copertina del nuovo album

Federico Baroni

Nato nel ’93, è un talentuoso artista originario della Romagna. Cresciuto a Rimini fino all’età di 18 anni, si trasferisce prima a Roma, dove inizia il suo viaggio musicale come busker, per poi stabilirsi a Milano, dove vive e lavora da 4 anni.

Il suo amore per la musica nasce nel 2013, durante un viaggio in Inghilterra, dove scopre il talento ancora poco conosciuto di Ed Sheeran. Attraverso di lui, si appassiona alla musica di strada e alla sua capacità di renderla unica, soprattutto grazie all’uso innovativo della loop station, che diventa un marchio distintivo di Federico insieme alla sua fedele chitarra.

Tornato in Italia nel 2016, comincia a esibirsi ogni fine settimana in Via del Corso, caricando i suoi primi video su YouTube. Attira subito l’attenzione della redazione di “X Factor”, dove partecipa e raggiunge la fase dei Bootcamp.

In pochi anni, diventa uno dei busker più seguiti in Italia, contribuendo a diffondere la figura dell’artista di strada nel paese. Questo status gli viene riconosciuto sia dalla stampa che da altri artisti, portandolo a entrare nella scuola di “Amici” nel 2018.

Uscito dal programma, avvia il suo vero percorso artistico, pubblicando il suo primo singolo “Spiegami“. Successivamente firma con Artist First, pubblicando vari singoli e il suo primo album “Non pensarci” nell’aprile 2019.

Negli anni successivi, Federico cresce come artista, esibendosi su importanti palchi e aprendo i concerti di artisti come James Morrison e Max Gazzè. Nel 2021 firma un importante contratto discografico con Warner Music Italia, pubblicando una serie di singoli che mostrano la sua estrema versatilità. Tra questi, “Chilometri”, dedicato all’amico Michele Merlo, diventa uno dei brani più significativi della sua carriera.

Blackout” sarà on line e nei negozi dal 24 maggio 2024, ed è già disponibile il preorder del CD autografato. 

Potete seguire Federico Baroni su Instagram, Twitter, Spotify e sul canale YouTube.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.