Forte esplosione sulle pendici dell’Etna, il cratere sud-est collassa durante l’eruzione. Nube alta oltre 5.000 metri e turisti in fuga
Stupendo e spaventando allo stesso tempo, l’Etna sta vivendo in queste ore una fase eruttiva intensa, con fontane di lava, esplosioni e una colonna di cenere che ha superato i 5.000 metri d’altezza. Registrando un crollo parziale del cratere di Sud-Est, il vulcano ha dato origine a un flusso piroclastico ripreso dalle telecamere di sorveglianza e diventato virale sui social. Secondo quanto riportato da AdnKronos, numerosi escursionisti e turisti si trovavano nei pressi della zona sommitale nel momento dell’esplosione e sono stati visti allontanarsi di corsa tra paura e stupore. Altri video mostrano il boato visibile da Catania e Acireale.
“Non c’è alcuna criticità” ha dichiarato Enrico Tarantino, sindaco di Catania (fonte AdnKronos). “E’ un fenomeno che si ripete e, tra l’altro, alla luce del monitoraggio del vulcano era già previsto ed era stato impedito l’accesso delle aree sommitali. È la nostra montagna, che ormai abbiamo iniziato a conoscere in ogni sua manifestazione”
Quando la natura da spettacolo
Proseguendo la sua attività con potenza e imprevedibilità, l’Etna continua a offrire uno degli spettacoli naturali più affascinanti al mondo. Ma se da un lato cattura l’attenzione di migliaia di visitatori, dall’altro solleva interrogativi sulla sicurezza e sulla necessità di affrontare il vulcano con rispetto. Non è raro che, presi dall’emozione, molti si avventurino in aree vietate o trascurino le indicazioni delle autorità. Un comportamento che, in situazioni come quella attuale, può diventare estremamente pericoloso.
Il vulcano più alto e attivo d’Europa continua a dare segnali forti, alternando esplosioni, fontane di lava e colate visibili anche a chilometri di distanza. Il tremore vulcanico – parametro che indica il movimento del magma nei condotti – si era già innalzato notevolmente nelle ore precedenti. L’accesso all’area sommitale era stato interdetto per precauzione, ma nonostante questo in molti si sono comunque avvicinati, ignorando divieti e raccomandazioni.
Un’emergenza che ricorda quanto l’Etna vada rispettato
L’Etna affascina, ma non perdona la leggerezza. Eventi come la forte esplosione di oggi, dimostrano quanto sia pericoloso improvvisare escursioni nei pressi del cratere, soprattutto in periodi di attività eruttiva. Le autorità e gli esperti – a partire dall’Osservatorio Etneo dell’Ingv – lo ripetono da tempo: il vulcano va vissuto con rispetto, affidandosi solo a guide qualificate e seguendo le indicazioni della Protezione Civile.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha dichiarato di seguire con attenzione l’evolversi della situazione, ricevendo rassicurazioni sul fatto che al momento non ci sono rischi diretti per la popolazione, e che il materiale piroclastico si è fermato all’interno della Valle del Leone. Tuttavia, la cautela resta massima.
Turismo sì, ma con coscienza
Inseguire lo scatto perfetto o il video da postare sui social può trasformarsi in un gesto irresponsabile. Il fascino del vulcano va vissuto, certo, ma con la consapevolezza che si tratta di un ambiente ostile, in continuo movimento. Un’escursione improvvisata, senza attrezzatura o senza guida, mette in pericolo non solo chi la compie, ma anche eventuali soccorritori.
Esistono molte attività per esplorare il territorio etneo in sicurezza: dai tour organizzati al Museo dell’Etna alle esperienze naturalistiche con guide certificate. Ma non è questo il momento di pubblicizzarle. Oggi il messaggio è un altro: rispettare i limiti, ascoltare gli esperti e non sottovalutare mai il potere del vulcano.
Ogni nuova eruzione è uno spettacolo, ma anche un promemoria. Il terreno sotto i nostri piedi è vivo, e ci chiede attenzione. L’Etna non è solo un’attrazione, è un simbolo. E merita di essere trattato con prudenza, conoscenza e rispetto.
Foto copertina di Marc Guggenberger da Pixabay
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